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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
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Bardi (c. d) 56% e rotti
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Se oltre a combattere
quotidianamente
Con mille problematiche
legate alla salute
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al ladrocinio
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Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
Marattin smonta la bufala della moneta francese
La cialtronata della settimana è la bufala della “moneta francese in Africa”.

21/1/2019 - 13:41

Marattin smonta la bufala della moneta francese in Africa
Luigi Marattin sbufala la notizia riguardante la presenza della presunta moneta francese in Africa. 

La cialtronata della settimana è la bufala della “moneta francese in Africa”. In altri paesi, se dici sciocchezze del genere vieni cacciato a forza di risate dal dibattito pubblico. Da noi, vai in prima serata su RaiUno sommerso dagli applausi.
Proviamo a fare chiarezza?
È VERO CHE CI SONO PAESI AFRICANI CHE USANO LA MONETA FRANCESE?
No. Ci sono 14 paesi africani (tra l’altro non tutte ex-colonie francesi, ma anche spagnole e portoghesi) che, a loro volta divisi in due zone diverse, usano due monete diverse. Entrambe sono emesse da banche centrali africani.
E QUINDI CHE C’ENTRA LA MONETA FRANCESE?
Nulla, anche perché una “moneta francese” non esiste più da 20 anni. Le due monete di cui sopra sono semplicemente legate all’euro da un rapporto di cambio fisso con l’euro (come ne esistono vari, ad esempio quello che ha la Bosnia).
CHI BENEFICIA DALL’AVERE UN CAMBIO FISSO CON L’EURO?
La scelta tra cambio fisso e flessibile non è mai univoca e permanente: dipende dalle circostanze e dal contesto economico. Se sei un paese in via di sviluppo (e se sei legato ad una moneta forte e stabile) è probabile che tu ne tragga parecchio beneficio, perlomeno finché non hai rafforzato la tua economia.
PERCHÉ?
Perché non sei esposto alle fluttuazioni della tua moneta debole che impattano sia sull’economia reale (tramite esportazioni e importazioni) sia sulla stabilità finanziaria (tramite il cambiamento del valore dei debiti in valuta estera). O meglio, sei molto più protetto (perché ora “importi” la stabilità della moneta a cui sei legato). E poiché nei paesi in via di sviluppo sia l’economia reale che quella finanziaria sono fragili, ogni cosa che ne limiti la debolezza è benvenuta (fatti salvi i rischi che ha il sistema dei cambi fissi quando c’è troppa divaricazione tra cicli economici di economie mature, come sappiamo fin dalla caduta di Bretton Woods nel 1971; ecco perché nel lungo periodo è certamente auspicabile un ritorno ai cambi flessibili, cosa che del resto ognuno di quegli stati può fare subito, se lo vuole).
E QUALI SAREBBERO I BENEFICI CHE LA FRANCIA OTTIENE DA QUESTO SISTEMA?
Nessuno di rilevante.
MA COME? E QUESTI “10 MILIARDI” DEPOSITATI PRESSO Il MINISTERO DEL TESORO FRANCESE..?
Quando c’è un sistema di cambi fissi, significa che ci deve essere qualcuno che si fa garante di quel cambio; perché se il libero commercio di quella valuta fa sì che il suo valore esterno salga o scenda oltre il rapporto di cambio fisso, qualcuno deve intervenire sul mercato dei cambi (acquistando o vendendo quella valuta) per ripristinare il valore concordato.
E con quali soldi si interviene sul mercato dei cambi? Con le riserve detenute presso le banche centrali.
Nel sistema di cambi fissi di cui stiamo parlando, è la Francia che si fa garante del mantenimento del cambio fisso (sollevando così i paesi africani da questo pesante onere, che storicamente – vedi Sud America – ha provocato il crollo di quelle economie). L’unica cosa è che chiede – giustamente! – a quei paesi di compartecipare a questo costo, versando parte delle riserve delle loro banche centrali al ministero del Tesoro francese, in modo che quelle somme possano essere utilizzate per difendere il cambio fisso.
Sono appunto i famosi 10 miliardi. Che non sono un furto, bensì la compartecipazione ad un onere di cui si fa carico la Francia (invece dei paesi stessi).
MA CON QUEI 10 MILIARDI QUEI PAESI AFRICANI POTREBBERO INVESTIRE IN STRADE, PONTI, INFRASTRUTTURE?
No. Le riserve delle banche centrali non fanno parte della spesa pubblica; servono, appunto, a intervenire sul mercato dei cambi, e non possono essere usate nell’economia reali. A meno di non voler monetizzare il debito pubblico (cioè stampare moneta a go-go), che non a caso è la folle posizione che ogni tanto il M5S ripete.

Fonte: MASSIMO MINNETTI
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22/1/2019 - 18:56

AUTORE:
Altro amico di Piero

...prima dell'interessamento di Putin, Xi Jinping, Tramp a sfasciare l'EU per meglio fare i loro affari...la Francia era ed è sempre li fra la Spagna e l'Italia e per più di mezzo secolo ha fatto il suo come altri, poi, poi ci sono ora i canetti da riporto per contestare la TAP che non vien dal Cremlino ed altri interessi non troppo nascosti; anzi vorrebbero nascondersi dietro alle Fake neuwwe...ma dura minga, è una guerra simil a quella definita fredda che anche la corsa nello spazio fra Gagarin ed i primi uomini americani sulla luna: dice che il bel gioco è quello che dura poco e quello delle false notizie purtroppo è appena incominciato; quindi per i boccaloni ora è Pasqua.

22/1/2019 - 16:46

AUTORE:
Amico di Piero

Vergognoso che il PD, per bocca di un suo autorevole esponente, voglia difendere la politica neocolonialista della Francia in Africa. La Francia non ha mai fatto niente per gli altri ma ha sempre curato i propri interessi, a partire dall'intervento in Libia per bloccare Gheddafi.
Avevo una certa stima per Marattin ma si vede che sta rimanendo coinvolto nel disastro del suo partito che per prendere le distanze dai 5stelle se ne esce con questa difesa...ridicola!!

22/1/2019 - 10:06

AUTORE:
Lettore di fake ("falso, contraffatto, alterato"

...sono 500 biliardi, non miglardi.

22/1/2019 - 8:33

AUTORE:
Pasquino

Come sono buoni questi francesi! Mi chiedo se l'estensore dell'articolo e' informato in merito alla storia del flusso di denaro (stimato nel 2014 in circa 500 miliardi di dollari), iniziato come "pagamento di debiti coloniali" che le ex colonie francesi pagano alla Francia e di cui non hanno praticamente il controllo. Inviterei in ogni caso i lettori ad informarsi...