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Nei giorni 26-27-28 aprile verranno presentati manufatti in seta dipinta: Kimoni, stole e opere pittoriche tutte legate a temi pucciniani , alcune già esposte alla Fondazione Puccini Festival.Lo storico Caffè di Simo, un luogo  iconico nel cuore  di Lucca  in via Fillungo riapre, per tre mesi, dopo una decennale  chiusura, nel fine settimana per ospitare eventi, conferenze, incontri per il Centenario  di Puccini. 

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Pisa, 17 marzo
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Comune di Vecchiano
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. . . quello che si crede sempre il migliore, ora .....
. . . la merxa più la giri, più puzza e te lo stai .....
. . . camminerebbe meglio se prima di fare il tetto .....
Ad un grosso trattore acquistato magari con l'aiuto .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
di Umberto Minopoli
Giachetti l'ha indovinata. E ora, credetemi, puo' anche vincere

4/2/2019 - 8:52

Giachetti l'ha indovinata. E ora, credetemi, puo' anche vincere.


Ero alla Convenzione del Pd. Giachetti e' stato efficace, Martina e Zingaretti, imbarazzati e sulla difensiva. Poco convincenti.

L'entusiamo e' tutto e solo dalla parte di Giachetti ed Ascani.

E si capisce il perche'.

Zingaretti (e Martina) hanno compiuto errori strategici gravi. Che hanno smobilitato e disorientato la base del Pd. Come si fa a impostare un congresso insultando e liquidando l'esperienza e i risultati del governo del Pd?

E al cospetto, oggi, della tragica prova e dei numeri del governo gialloverde? E' ovvio che questa pretesa suicida deprime e sconcerta la base e gli elettori del Pd. Ha avuto buon gioco Giachetti a farlo rilevare. Come e' parsa convincente, ragionevole e incalzante la polemica di Giachetti sul secondo errore di Zingaretti (da cui Martina non e' stato capace di distinguersi): la pretesa di cancellare, insieme a Renzi e al governo del Pd, anche il riformismo del nuovo corso del Pd dal 2013. Giachetti, anche qui, ha avuto buon gioco nel far rilevare l'incongruenza, l'inconsistenza e la velleita' di questa posizione.

Al cospetto delle controriforme del governo populista e' vero il contrario: la piattaforma riformista del Pd del 2013 va ripresa, continuata, riproposta, rilanciata. Altro che cancellata "senza appello" come, cretinamente, blaterano i sostenitori di Zingaretti.

Era ovvio che questa sciocchezza, liquidare il riformismo degli anni tra il 2013 e il 2017, risultasse incomprensibile e suicida all'elettorato e alla base del Pd. A cominciare da quel 18,7% (comunque il secondo partito italiano) che ha confermato la fiducia al Pd. E che si sente raggirato e sbeffeggiato da questa pretesa liquidatoria di Zingaretti.

Tanto piu', terzo errore strategico di Zingaretti (da cui Martina non si e' distinto) che avete detto, a questo 18,7% di elettori, che il suo giudizio e il suo mandato non e' di interesse. Perche' per otto mesi ci avete ammansito con la litania che a voi (Zingaretti e Martina) interessa, piuttosto, recuperare i voti di "sinistra" andati ai 5 Stelle (perche' non anche quelli del Nord andati alla Lega o all'astensione? Boh! ).

 

Da recuperare poi come? Non con la nettezza dell'offerta politica. Ma inseguendo i 5 Stelle e sognando alleanze con loro. Ora si sfilano. Zingaretti, incalzato da Giachetti, e' apparso patetico, con la coda di paglia nel negare (oggi) ipotesi di alleanze con i grillini. Nessuno gli crede. E sapete perche'? Perche' i dirigenti del Pd non hanno una strategia di riserva. Hanno puntato tutto e solo sull'illusione dei 5 Stelle. Illusione franata. I grillini sono inutilizzabili e pericolosi. Ma i capi del Pd non hanno in tasca (o in testa) un'alternativa.

Per tutto questo, alla Convenzione del Pd Zingaretti e' apparso sulla difensiva e Giachetti all'attacco.

Martina non e' ne' carne e ne' pesce. La vera competizione e' a due. Zingaretti e' la restaurazione e Giachetti il progetto di un Pd che riprende le riforme ed e' alternativo ai populisti. Tutti.

La candidatura di Giachetti ha cambiato carattere: sembrava una testimonianza . E' diventata la novita' del congresso. E puo' essere ancora piu' forte tra gli elettori che tra gli iscritti. L'apparato lo sa e comincia a temere Giachetti. Come nel 2013 per Renzi, anche oggi il voto di opinione puo' essere solo dalla parte di Giachetti.

E se l'opinione va a votare, Giachetti puo' essere la sorpresa delle Primarie. E puo' vincere. Per questo crediamoci: vincere si puo'. Tutti a votare, il 3 marzo, Giachetti/Ascani.

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4/2/2019 - 12:11

AUTORE:
BdB

Caro "Barbaro prevenuto". Le urla non sono "urla tutte uguali"!
clicca Perché#sempreAvanti? su Google e poi fai una Tua considerazione e senza paraocchi, poi mi sai dire (senza infingimenti) se questo urlo di Roberto Giachetti è fatto da un portatore d'acqua dei padroncini della Ditta.


Perché #sempreAvanti?

4/2/2019 - 11:40

AUTORE:
BARBARO

Ieri guardando il breve, ma esaustivo, servizio alla TV sulla Convenzione del PD ho avuto la netta sensazione di vedere tre personaggi lividi in viso che urlavano e strillavano da un palco, uno contro l'altro, per la conquista di un fiasco di vino rosso.
Tre personaggi, che definirli insignificanti è far loro un grande complimento, solo portatori d'acqua per D'Alema, Renzi e Orfini, ai quali i leader ombra sembrano dire :”Vai avanti te..... che poi arrivo io a gestire il partito”.
Ah, dimenticavo e Carlo Calenda dove lo mettete?.

4/2/2019 - 10:03

AUTORE:
Bruno Baglini

...non volevo sbagliare per la seconda volta.
Ieri a Roma alla convenzione nazionale del mio partito e in ordine di sorteggio delle presentazione delle mozioni, Roberto Giachetti ha parlato per primo ed avendo già deciso da tempo di non votare più per nessuna primaria (del cavolo) dove assistiamo a cene divise, comizi divisivi e non potrebbero essere altrimenti.
Tutti quei discorsi a cavolo che ho sentito nelle registrazioni romane fatte da Zingaretti e Martina sulla ricerca di UNITA' prima del tre marzo è roba da conigliolate nel groppone, ma sode!
Se volevamo l'unità dovevamo votare per un solo candidato come prima di questo cavolo di primarie inventate da Massimo D'Alema.

L'invenzione "americana" di D'Alema fu fatta strumentalmente per far conoscere Romano Prodi senza partito anche se come ex democristiano sarebbe stato mal digerito dagli ex comunisti ed il secondo scopo del "Massimo" era: presento Prodi perchè io direttamente perderei perchè son cosciente di rimanere 'ntepatio anco a mimà!

Grande partecipazione alle prime primarie; quattro milioni e mezzo di voti a Prodi e...un milione e mezzo al secondo piazzatosi Bertinotti e subito da li il perdente non fece come la scuola americana insegna; il perdente o si ritira o collabora come fece Hillary Clinton segretaria di stato di Obama.
Bertinotti fece cascare il primo grande ed efficiente governo delle sinistre; ritornò Berlusconi e il Bertinotti dette la sua seconda seggiola dello Stato a Gianfranco Fini.
Poi tutti i perdenti escluso Renzi e Puppato si son messi di traverso, vedi: Fabio Mussi che cambiò partito dopo la perdita al congresso, poi, Bindi, Orlando, Cuperlo, Emiliano che son rimasti per mettersi sempre di traverso nel loro partito e Civati come Bersani perdenti e "cambianti" il partito per niente.

Quindi, questa volta ho ascoltato con spirito laico e meno fideista i mie rappresentati PD alle primarie per non sbagliare come feci da otodosso la volta scorsa ascoltando solo Bersani et Cuperlo e non sentendo mai le ragioni dell'ostico (per me a quel tempo) Matteo Renzi.
Mi ero fermato alle apparenze e se ero di quell'opinione ci cascavo anche questa volta.
Dove lo trovi uno più "bellino" di Fra Martina?
Eh si! non dico di essere "rinfurbito" perchè ho inteso bene le ultime parole di Giachetti ieri con quella affermazione riportata da un Grande dell'Umanità: Io non perdo mai, o vinco o imparo!

Martina si doveva dimettere essendo in tandem con Renzi e non riuscendo ad impedire la scissione del loro partito si sono avuti voti pari a dopo la scissione con Rifondazione che anche a quel tempo costò "la testa" del segretario nazionale.
Martina ci disse: se tocca a me tocca a me e...menomale che Renzi c'era ancora, 'nzennò....con l'alleanza di governo del Grilo mi toccava dire che la Taverna era una "sinniora" e Di Maio mio PDC? oioa oimmena, non mi ci fate pensare giù...era la fine della storia del PD e di tutta la sinistra Italiana. L'altra parte minoritaria ci pensa da se a finirsi, vedi Ingroia la volta scorsa ed i LeU stavolta svaniti dopo otto mesi.

Quindi in conclusione di questo racconto che metto qui e rimarrà negli anni agli atti su questo giornale....per vedere se stavolta "c'infilo" a votare gli unici in campo: Giachetti-Ascani per la guida PD non essendoci naturalmente l'unica guida e capo riconosciuto per due volte con il 70% e sempre sopra il milione di voti e la mia modesta partecipazione alla vita politica continuerà con la vittoria di Roberto Giachetti....ammenochè, se vincerà uno dei due che ieri a chiacchiere non mi han convinto, ma se..."doventano bagliniani come fenno Renzi et Angori" allora si puo farre!


.....nessuno è obbligato a leggermi...e a me va bene cosi, poi se asciuga la "tera" lascio in ozio la tastiera perumpopò.
bona
BdB