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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
di Renzo Moschini
Cosa fare alla Leopolda; meglio i libri delle salcicce

13/2/2019 - 12:04

Cosa fare alla Leopolda; meglio i libri delle salcicce


Che si torni a discutere della Leopolda può essere utile.

Che lo si faccia cercando modelli di riferimento fiorentini come già avvenne con la Leopolda renziana lo è molto meno.
Credo possa aiutarci invece rifarci ad una esperienza di alcuni anni fa quando per iniziativa dell’associazione dei parchi, della Casa Editrice ETS che gestiva già una interessante Collana editoriale sull’ambiente decidemmo d’intesa con il Presidente della Regione Toscana Claudio Martini di promuovere PARCOLIBRI.

Un appuntamento annuale che coinvolse oltre a diverse Case editrici, parchi, regioni, enti locali, il ministero dell’ambiente, tanto è vero che la prima edizione fu inaugurata dal ministro Pecoraro Scanio. Poi sul problema dell’ambiente calò una tela che perdura unitamente ad una crescente e irrisolta crisi istituzionale che ha messo in forte crisi il governo del territorio. Qui basta affidarsi alle cronache per averne chiara conferma.
Ecco, non varrebbe la pena di prendere in considerazione di  rilanciare proprio alla Leopolda una iniziativa che facendo leva sul ruolo dell’ambiente e delle istituzioni a partire dalla nostra Università, scuola Sant’Anna, Normale  con  i libri e la ricerca Pisa con la Leopolda possa svolgere un ruolo non più solo locale? Per questo non c’è bisogno di trasferirci a Firenze.
Renzo Moschini

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13/2/2019 - 13:13

AUTORE:
Bruno Baglini, Migliarino

1° Cosa c'incastrano i 3 (tre) giorni all'anno, che si fanno ormai da 9 anni alla Leopolda fiorentina (cosiddetta renziana: perché), con la nostra Leopolda pisana?

Antonio Tabucchi ci diceva che molta gente è convinta che mettendo un piede in terra, poi quella terra rimarrà sua per sempre...ma un giorno voleremo tutti via e...

2° Le grandi città hanno cinema teatri in pianta stabile (anche come strutture non possono variar più di tanto).
Quindi una mescita di vini/birre al Teatro Verdi di Pisa o all'Olimpia di Vecchiano sarebbe un'offesa al luogo ed alle nostre aspettative; nei ridotti, come usa ultimamente ci potrei trovare altre cose: non vendita di stoccafisso &baccalà ma, mescita di aperitivi ed altre cosette varie si!

La "nostra" Leopolda pisana è un punto di richiamo-politico-sociale-culturale e ludico; comprendente "anche" vendita di "sarcicce" ma, un ma c'è sempre.
Salciccia fissa tutto l'anno o libri tutto l'anno: eh no eh!
Ci sono luoghi deputati e ben attrezzati per quei bisogni.
Quindi carissimi nuovo sindaco (anche) della Mia Città; e commercianti "didunniosa" e/o librai vari; non vi allargate tanto; 'nsennò ci sdegnate.
La polivalenza di quel luogo ormai senza treni è bene per tutti noi se riman cosi!
A "esposizione" di tutti.
grazie.