In questo nuovo articolo di Franco Gabbani le vicende storiche, incentrate tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, travalicano i confini della Valdiserchio, come già accaduto in diverse occasioni, e d'Italia, espandendosi in Europa.E' la storia di un giovane costretto a seguire la carriera militare per problemi e ripicche amorose, con l'inevitabile nefasta conclusione, raccontata utilizzando le stesse parole dell'ussero, che ci danno uno spaccato di un'esistenza iniziata negli agi della famiglia gentilizia e terminata sui campi di battaglia
Travaglio si accorge improvvisamente che il voto su Rousseau non è regolare
Non è da oggi che i voti organizzati dal MoVimento 5 Stelle quando chiede un parere agli iscritti non sono regolari. E per molti motivi: la mancanza di una certificazione da parte di un ente terzo sul risultato, l’impossibilità di verificare il voto in sicurezza, ma soprattutto il metodo che viene utilizzato.
Ovvero, si pubblica un post in cui si invita a votare in un certo modo spiegando solo le ragioni dell’invito e via. Il M5S l’ha fatto sempre, gli esempi più eclatanti sono il caso Cassimatis, in cui Beppe diceva “Fidatevi di me” sostenendo che l’attivista non potesse essere la candidata sindaca ma senza spiegarne i motivi, o quello con cui cercarono di benedire l’alleanza sfumata con l’ALDE. Ciò premesso, oggi Marco Travaglio sul Fatto se ne accorge improvvisamente in occasione del prossimo voto su Salvini:
Ora, siccome il voto dei 7 senatori M5S sarà decisivo per il sì o per il no, e che a deciderlo saranno gli iscritti, è importante che il referendum di lunedì su Rousseau sia regolare. E la sua regolarità dipende dal quesito, che non dev’essere suggestivo, ma neutro. Tipo questo: “In base all’art. 96 della Costituzione, i membri del governo ‘sono sottoposti, per i reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni, alla giurisdizione ordinaria, previa autorizzazione del Senato della Repubblica o della Camera dei deputati, secondo le norme stabilite con legge costituzionale’.
E la legge costituzionale stabilisce che l’autorizzazione può essere negata solo se il ministro indagato ha ‘agito per la tutela di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante o per il perseguimento di un preminente interesse pubblico’. Alla luce di queste norme, i senatori del M5S devono concedere o negare ai magistrati l’autorizzazione a processare Salvini?”.