L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
È la settimana del fallimento della giunta leghista.
Un fallimento che gli amministratori cercano di nascondere alzando i toni dello scontro e allontanando l’attenzione dalla realtà dei fatti.
Spesso cadendo nel ridicolo.
Il vicesindaco Dario Rollo attacca la testata giornalistica "Punto Radio" mettendo insieme i contributi ricevuti dall'emittente nel corso di un quarto di secolo.
È stato costretto anche a far riconvertire le cifre da lire ad euro.
Una somma indifferenziata, che mette insieme servizi disparati che la testata ha fatto per il Comune.
Servizi che l’attuale giunta non ha cancellato, ma semplicemente riassegnato.
Servizi che continuano quindi a costare.
L’unico abbattimento di spesa è rappresentato dal passaggio dalla diretta radiofonica alla diretta Facebook dei consigli comunali.
Un passaggio che riduce di molto la qualità del servizio e che si è reso possibile solo a fine 2016, quando il social network ha dato possibilità di trasmettere video in diretta.
Punto Radio prosegue la sua attività senza problemi e l'unica conclusione che si può trarre dalla vicenda è che l'amministrazione comunale attacca la libertà di stampa.
Per onestà intellettuale il vicesindaco avrebbe dovuto forse menzionare anche gli aumenti di spesa decisi dall’amministrazione, come per esempio i contributi assegnati al teatro all’esterno del contributo ordinario o la crescita di spesa del compenso del capo di gabinetto. D'altronde si tratta dello stesso vicesindaco che da tre anni presenta e promette denunce ed esposti verso le passate amministrazioni che, al momento, non hanno prodotto alcun risultato.
I toni li ha alzati anche l’assessora e deputata Donatella Legnaioli.
Un autogol, dato che la polemica innescata ha reso evidente che la sua permanenza a Cascina è così ridotta da renderle impossibile anche conoscere gli orari di apertura degli uffici comunali.
Figuriamoci se può portare avanti il confronto con la polizia municipale.
Non si è tirata indietro neppure Elena Meini.
La presidente del consiglio comunale ha dimenticato il proprio ruolo istituzionale e ha attaccato il Pd perché è andato sul mercato a incontrare i cittadini.
Visto lo spessore dell’accusa avrebbe fatto bene a rinunciare a intervenire, evitando di immiserire il suo ruolo super partes