In questo nuovo articolo di Franco Gabbani le vicende storiche, incentrate tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, travalicano i confini della Valdiserchio, come già accaduto in diverse occasioni, e d'Italia, espandendosi in Europa.E' la storia di un giovane costretto a seguire la carriera militare per problemi e ripicche amorose, con l'inevitabile nefasta conclusione, raccontata utilizzando le stesse parole dell'ussero, che ci danno uno spaccato di un'esistenza iniziata negli agi della famiglia gentilizia e terminata sui campi di battaglia
Il 25 aprile: diciamo no alla xenofobia ed al razzismo
All'insurrezione di Milano e di Torino del 25 aprile 1945 seguì, nei giorni successivi, la liberazionedel nord.
Ebbero fine la dittatura fascista e l'occupazione tedesca. L'Italia ritrovò l'unità perduta dopo l'8settembre del '43. Iniziò il percorso verso la Repubblica, verso la Costituzione, verso la democrazia.
Dal 1946, il 25 aprile è la "Festa della Liberazione". La più importante delle festività civili.
A Pisa, quest'anno, la dedichiamo al ricordo di Italo Bargagna, protagonista della Resistenza, Sindaco della Liberazione e della ricostruzione di una città devastata dalla guerra, membro dell'AssembleaCostituente, fondatore e Presidente provinciale dell'ANPI per 25 anni. Il 25 aprile dovrebbe essere la data in cui tutti ci riconosciamo. Il giorno sacro per tutti gli italiani.
Purtroppo dobbiamo assistere a manifestazioni che si caratterizzano con linguaggi, gesti, esposizioni disimboli esplicitamente fascisti. Ad una preoccupante intensificazione di atteggiamenti di xenofobia e di razzismo alimentati per miserevoli interessi elettorali. Dobbiamo assistere al tentativo di svilire il significato della Festa della Liberazione da parte di chi ha giurato sulla Costituzione ed avrebbe il dovere di tutelare i valori ed i principi su cui si fonda. Occorre l'impegno sinergico delle Istituzioni della Repubblica, delle forze associative, sindacali, politiche, di tutti coloro che hanno a cuore le sorti della democrazia per arginare questa deriva.
Prima chesia troppo tardi.
Bruno Possenti
19 aprile 2019