L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
Enrico Rossi rientra nel Pd: "Abbiamo sbagliato a uscire"
Il governatore toscano pronto a dare il suo contributo a Zingaretti. Replica Arturo Scotto: "Rispetto, ma noi andiamo avanti"
“Dopo le elezioni chiederò l’iscrizione al Pd. Non mi sono consultato con Zingaretti prima di decidere questo passo. Penso semplicemente che ci siano le condizioni per rientrare dopo le elezioni. E lo dico prima, perché non si pensi che dipenda dal risultato delle urne. Ritengo di poter dare il mio contributo all’opera di Zingaretti, che, lo ha detto anche Renzi, ha avuto il grande merito di riaprire, tenere insieme”. Lo annuncia Enrico Rossi, governatore della Toscana e tra i fondatori di Articolo Uno-Mdp, in un’intervista a Repubblica.
“Rispetto la scelta di Enrico Rossi di rientrare nel Pd. Da tempo l’aveva maturata” commenta Arturo Scotto, “ma Articolo Uno continua il suo lavoro. In autonomia e con spirito unitario. La sfida è quella di costruire una sinistra ecosocialista e popolare, senza tornare indietro a formule passate”.
Enrico Rossi spiega che “in quel momento uscire dal Pd mi sembrò la cosa giusta da fare. Poi i risultati elettorali hanno dimostrato che invece io e gli altri abbiamo sbagliato”, ammette Rossi. “L’uscita dal Pd è stata un tentativo generoso, ma è fallito. L’idea che con la scissione si potesse recuperare coloro che protestavano per le politiche del Pd votando Cinque Stelle o addirittura Lega non ha funzionato”.
Sull’accoglienza che riceverà, “l’importante è che non ci siano aggressioni. Da parte mia non ce ne saranno. È meglio subire un’aggressione pur di riunire la sinistra piuttosto che rispondere con aggressività”, dichiara Rossi. “Se vogliamo vincere dobbiamo riunire una forza che vada dai liberali alla sinistra. E mettere in campo elementi civici, che non si riconoscono nell’incompetenza dei 5S e nel populismo della Lega che liscia il pelo al neofascismo”.