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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . non discuto. Voi riformisti fate il vostro cammino .....
. . . l'area di centro. Vero!
Succede quando alla .....
. . . ipotetica, assurda e illogica. L'unica cosa .....
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Bardi (c. d) 56% e rotti
Marrese ( c. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Se oltre a combattere
quotidianamente
Con mille problematiche
legate alla salute
al reddito
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al ladrocinio
alla frode
alla .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
Elezioni comunali 2019
La turbotrombata elettorale di Diego Fusaro a Gioia Tauro

29/5/2019 - 9:29

    La turbotrombata elettorale di Diego Fusaro a Gioia Tauro

 Anche la storia, diceva lo Hegel, ha la sua ironia. E così Diego Fusaro, alfiere del turbosovranismo antielitario nonché candidato sindaco a Gioia Tauro con Risorgimento meridionale per l’Italia, non è riuscito a fare il risultato che tutti speravano per dare un segnale ai pecoroni fucsia del circo mediatico e del clero intellettuale.
«Il voto è come un bacio, non si chiede ma si dà spontaneamente»
A dirla tutta il turbofilosofo non è riuscito a fare nessuno risultato visto che è arrivato ultimo raccogliendo la bellezza di 281 preferenze, pari al 2,84%. Forse il libero pensatore torinese, famoso per aver sdoganato nel dibattito politico televisivo lo stesso stile lessicale di Paolo Bonolis quando conduce Ciao Darwin, non è riuscito a far breccia nei cittadini di Gioia Tauro con le sue proposte. Idee che – come è stato detto in un comizio due settimane fa – hanno fatto breccia nelle strutture partitiche della nostra Nazione ma anche nell’Est europeo e per fino in Sud America (forse anche in Polinesia).
Il palco da dove Fusaro si rivolgeva alle folle oceaniche a Gioia Tauro
Del resto un candidato che si presenta ai cittadini di un comune calabrese parlando di “capitalismo integrale” e filosofeggiando sull’Amleto di Shakespeare e sui bei tempi andati della società greca (quella di Platone che non era certo un democratico) probabilmente non è stato in grado di rispondere alle domande e alle esigenze degli abitanti di Gioia Tauro. Di fatto quello che ha detto Fusaro nei suoi comizi, dove ha parlato dei problemi dei lavoratori dell’Expo a Milano o del perenne Erasmus cui sono costretti i giovani, poteva andare bene in qualsiasi comune del mondo cosmopolitico.

Paradossalmente proprio colui che ci spiega che i giovani sono condannati all’erranza dediti al godimento nelle sue forme più grette è l’esempio di questo sradicamento. Lui, che ha la residenza a Spotorno (Savona) è costretto ad andare ramingo all’estremo opposto della Penisola per trovare qualcuno disposto a votarlo. Il filosofo errante, perennemente giovane e in movimento. Ma quando Fusaro si rivolgeva ai cittadini di Gioia Tauro da quel palchetto 2 per 2 e parlava di giovani, di società totalmente mercificata in realtà diceva cose che avrebbe potuto dire (e di fatto ha detto) ovunque.

Un gesto rivoluzionario sarebbe potuto essere quello di parlare hic et nunc dei problemi della città che si candidava a guidare da primo cittadino. Ma Fusaro non ha soluzioni particolari, vittima egli stesso dello sradicamento dei giovani è vero cittadino del Mondo globalizzato e può allo stesso tempo essere candidato sindaco a Gioia Tauro, titillare l’idea di una candidatura (ahi-noi sfumata) a Firenze e accettare di essere nominato assessore in pectore per il M5S a Foligno.

Ma siccome, come diceva Carlo Marx, la Storia si ripete due volte, la prima come tragedia e la seconda come farsa dopo la tragica trombata a Gioia Tauro Fusaro non potrà nemmeno consolarsi in terra umbra, perché a Foligno il M5S di Fantauzzi ha preso appena l’11%. Ma ora che Fusaro è sceso in politica è giusto che venga trattato come tale.

Nella fattispecie come colui che rappresenta 281 cittadini di Gioia Tauro e quindi quando andrà nei salotti televisivi gli si dovrà concedere un corrispondente tempo di parola.

Fonte: @Giovanni Drogo | 28 Maggio 2019
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