In questo nuovo articolo di Franco Gabbani le vicende storiche, incentrate tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, travalicano i confini della Valdiserchio, come già accaduto in diverse occasioni, e d'Italia, espandendosi in Europa.E' la storia di un giovane costretto a seguire la carriera militare per problemi e ripicche amorose, con l'inevitabile nefasta conclusione, raccontata utilizzando le stesse parole dell'ussero, che ci danno uno spaccato di un'esistenza iniziata negli agi della famiglia gentilizia e terminata sui campi di battaglia
il Pd e' paralizzato da una narrazione ingannevole, che La Ditta inizio' per prima: si perde a destra, si frana nel centro-nord delle aree rosse ( ma che sono anche quelle del Pil italiano) ma si sostiene l'opposto. Prima l'astensionismo ( letto al contrario) e poi l'effimera bolla dei 5 Stelle hanno convinto, ormai sono quasi 10 anni, che il Pd perde a sinistra. Renzi nel 2014 riusci' a invertire il trend. Ma che e' tornato, inesorabile: si perde a destra ma, come uno strabico senza occhiali, si continua a guardare a sinistra.
E' illusione, droga, autoconsolazione ingannevole.
Zingaretti e Gentiloni sono patetici: la Lega vola, il Pd ristagna intorno al minimo e loro affermano suonati : "l'alternativa c'e' ". No , non c'e', continua a non esserci.
E questa e' la tragedia. Sono due anni e mezzo che hanno rimosso, nei fatti, Renzi e il renzismo ( descritto come la ragione dei mali e delle sconfitte) ma il Pd non si stacca dal minimo e, soprattutto, non si mostra in grado di espandersi oltre il minimo. Frana nei luoghi storici, perde di continuo elettori verso il centrodestra, non riconquista astenuti, resistesolo ( in Toscana e in aree della Lombardia) dove ancora prevale un Pd riformista e di governo. I commentatori, che hanno la coda di paglia ( hanno sponsorizzato la liquidazione del renzismo), illudono il Pd trattandolo da da minus habens. Stamane un giornalone lo descrive come "convalescente".
Non muore e questo dovrebbe consolarlo. Ma basta.
Nel Pd ( non ci sono piu' elezioni alle porte) e' il momento di dirsi la verita': questo Pd non e' affatto l'alternativa. Cosi' com'e' non lo e' e non lo sara'. Per molto tempo. Tantomeno se, invece, dovessimo andare ad elezioni anticipate. Che il centrodestra vincerebbe in carrozza.
Servirebbe una svolta: di immagine, di linea ( basta con la propaganda e la nenia di un centrosistra fantasma che nei voti non c'e', nemmeno in potenza), di contenuti. Targhettando i voti veri che mancano al Pd: quelli dei moderati, del partito del Pil, di chi si astiene.
Invece ci si adagia nelle autoconsolazioni trionfalistiche di Zingaretti: " ci siamo, esistiamo, oltre la Lega ci siamo solo noi". Magra e ipocrita consolazione.
Che importa se l'alternativa, al contrario, di cio' che proclama il gruppo dirigente del Pd, in realta', si allontana?