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In questo nuovo articolo di Franco Gabbani le vicende storiche, incentrate tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, travalicano i confini della Valdiserchio, come già accaduto in diverse occasioni, e d'Italia, espandendosi in Europa.E' la storia di un giovane costretto a seguire la carriera militare per problemi e ripicche amorose, con l'inevitabile nefasta conclusione, raccontata utilizzando le stesse parole dell'ussero, che ci danno uno spaccato di un'esistenza iniziata negli agi della famiglia gentilizia e terminata sui campi di battaglia 

Comune di Vecchiano
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Massimiliano Angori sindaco
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La ricerca è attiva in tutta Italia
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Migliarino Nodica Pisa e Vecchiano.
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. . . dalla parte della Palestina ? Perché il governo .....
Com’è noto il generoso 110% e i suoi fratelli, .....
Bravo Bruno da o di ovunque tu sia, sono con te. .....
. . . prima che siano passati almeno 30/ 40 anni chiederà .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Vivrò con la faccia che tu amavi
Coi miei giochi sempre nuovi
Col difetto di sognare
Lo so che ho imparato a dirti amore
Quando ormai ci era di andare
Dove .....
Se i limiti di velocità servono a tutelare la sicurezza, non capisco perchè le auto della Polizia Municipale si debbano nascondere per poi rilevare .....
San Giuliano Terme
Primo Consiglio Comunale, il discorso del Sindaco Sergio Di Maio

14/6/2019 - 23:29


Cari consiglieri comunali, cari colleghi di Giunta, cari cittadini, presenti in gran numero in questa bellissima sala. 

Sono sempre molto emozionato quando incontro l’inizio di qualcosa.

E amo le novità, perché ci danno l’opportunità di imparare e di migliorare.

Ma soprattutto di crescere.

Quella che inizia oggi è la mia seconda legislatura da sindaco, ma il sentimento più forte dentro di me è l’entusiasmo misto a passione e tensione positiva che ricollego al primo giorno di scuola, che ognuno di noi sono sicuro conservi fra i ricordi più cari.

Se lo è per me, immagino lo sia anche per chi siede davvero per la prima volta qui in Consiglio comunale: auguro a tutti i consiglieri, di qualunque gruppo facciate parte, di farvi guidare sempre dall’emozione tipica del primo giorno di scuola.  

Dicevo di questa sala.

Abbiamo lavorato talmente tanto negli scorsi cinque anni che a volte mettiamo in secondo piano, almeno nei pensieri, che cosa rappresenta essere qui, nella sala di un Consiglio comunale, luogo democratico per eccellenza.

E non dobbiamo dimenticare mai che ogni decisione che possiamo prendere, ogni discussione che avremo, ogni scontro, ogni dibattito, ogni voto espresso, non è scontato.

C’è un motivo per cui siamo qui.

E non c’è giorno migliore come l’inizio di una nuova legislatura per onorare la memoria di chi, più di settant’anni fa, ha liberato questo Paese.

La Resistenza e l’antifascismo hanno rappresentato un momento straordinario della nostra storia, nazionale e locale, che ha lasciato tracce indelebili dentro di noi.  

Il nostro Comune è stato premiato con la medaglia d’argento al merito civile proprio per la solidarietà e l’umanità mostrate durante quei durissimi anni: medaglia che ho fatto cucire su questa fascia con cui intendo onorare al massimo la nostra comunità per il suo passato.

Un passato che non dobbiamo dimenticare. Mai. 

Mi piacciono le cose nuove, come ho detto. 

Ebbene, la maggioranza che mi sostiene è nata grazie a un programma nuovo, rivolto al futuro ma che pone le basi sulle cose buone che abbiamo fatto nella scorsa legislatura.

Ringrazio chi mi è stato vicino negli ultimi cinque anni e ringrazio ancora una volta chi è qui, accanto a me.  

Lucia, Lara, Roberta, Daniela, Gabriele, Francesco e Carlo: avete una grande responsabilità.

Il bilancio solido e in sicurezza ci consentirà di entrare nel dettaglio del programma, realizzarlo e raccontarlo ai cittadini.

Penso al tema del sociale, che sarà curato da più assessori, al diritto all’abitare, ai beni comuni, alla scuola, all’ambiente. 

E alla sicurezza, che per noi non è solo personale, ma anche sociale, lavorativa, ambientale, scolastica, stradale, infrastrutturale e abitativa. 

Abbiamo tanto da fare e da dare per la nostra comunità.

A cominciare dalle cose che, purtroppo, non siamo riusciti a completare. Ce lo impone il senso di responsabilità. 

Vedete, negli ultimi anni, in politica, si sente parlare male.

E io sono convinto che chi parla male, pensa anche male.  

Ho sentito celebrare vittorie elettorali come fossero vittorie in guerra, così come ho sentito violenza nelle parole di chi è risultato sconfitto.

Non importa di quale partito, è un linguaggio entrato ormai ovunque. 

Ebbene, a San Giuliano Terme ha vinto il senso di comunità.

Ha vinto la cultura di governo, ha vinto il senso delle istituzioni.

Che vanno onorate.

Le istituzioni non si occupano, le comunità non si possiedono.

Siamo tutti di passaggio e credo che servire una comunità attraverso le istituzioni, rappresentate da questa fascia, sia un privilegio che non possiamo dare per scontato.

Cerchiamo di ricordarcelo, ogni giorno. 

Così come non dobbiamo dimenticare, tutti noi, nessuno escluso, che al centro della nostra azione c’è il bene di San Giuliano Terme e dei sangiulianesi.

Ai gruppi di minoranza auguro un buon lavoro e un’opposizione costruttiva.

Collaboreremo e ci divideremo, com’è normale che sia.

Con alcuni di voi abbiamo visioni del mondo completamente diverse, ma sono certo che prima di ogni altra cosa metteremo San Giuliano Terme. 

Penso alla politica nazionale, che di qui passa, a volte si ferma, a volte promette, a volte illude, si alternano i governi, le maggioranze, le scelte. 

Ma chi parla con i cittadini siamo noi.

Siamo noi che li ascoltiamo e risolviamo i loro problemi. 

Siamo noi sindaci. 

Siete voi assessori. 

Siete voi consiglieri comunali, tutti. 

E i cittadini lo sanno.

Sanno che qui dentro si discute e si sceglie del loro futuro.

La considero una responsabilità massima.

Una responsabilità che può farti tremare, ma che ti dà anche la più grande soddisfazione che ci possa essere per chi siede qui: un grazie, detto con il sorriso, da chi si è sentito ascoltato e aiutato.  

Il mio grazie, oggi, è per voi.  

E buon primo giorno di scuola a tutti.

    
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