In questo nuovo articolo di Franco Gabbani le vicende storiche, incentrate tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, travalicano i confini della Valdiserchio, come già accaduto in diverse occasioni, e d'Italia, espandendosi in Europa.E' la storia di un giovane costretto a seguire la carriera militare per problemi e ripicche amorose, con l'inevitabile nefasta conclusione, raccontata utilizzando le stesse parole dell'ussero, che ci danno uno spaccato di un'esistenza iniziata negli agi della famiglia gentilizia e terminata sui campi di battaglia
Ci avete fatto caso?
Da un po’ Salvini non parla più di migranti.
Anzi, l’argomento lo evita.
A settembre citava dati, numeri. Attaccava con ferocia la nuova gestione. Ma ora, a tre mesi, ha smesso. Il motivo? Non è causale. Per niente. E ci arriva oggi.
Quel motivo è la paura. Motivata da un accadimento: si dà infatti il caso che il Viminale abbia pubblicato un bell'insieme di dati. Dati seri, professionali sul lavoro fatto in questi ultimi mesi. Il risultato? Il quadro che emerge mette in chiaro a chiunque lo legga il lavoraccio di Salvini a confronto con quello della Lamorgese. Numericamente. Ad esempio, salta fuori che con Salvini i migranti redistribuiti erano 16 migranti al mese. Mentre con la Lamorgese 57.
Di più: secondo il Corriere di oggi i migranti redistribuiti sono l’80%. L’80%. E il merito va all’Accordo di Malta. Quindi allo stesso Ministro.Ecco dunque perché Salvini ha rallentato. Dallo staff deve essere arrivato il monito: attento. Perché adesso ci sono i dati ufficiali che mostrano alla gente la differenza tra te ed un vero ministro. Sull’immigrazione ti fai male.
Cambia argomento. Parla del MES. Perché così funziona “la Bestia”: se puoi vincere facile, con retorica e propaganda, attacca. Ma se saltano fuori le bugie e l’incompetenza, scappa. E anche di corsa.