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In questo nuovo articolo di Franco Gabbani le vicende storiche, incentrate tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, travalicano i confini della Valdiserchio, come già accaduto in diverse occasioni, e d'Italia, espandendosi in Europa.E' la storia di un giovane costretto a seguire la carriera militare per problemi e ripicche amorose, con l'inevitabile nefasta conclusione, raccontata utilizzando le stesse parole dell'ussero, che ci danno uno spaccato di un'esistenza iniziata negli agi della famiglia gentilizia e terminata sui campi di battaglia 

Comune di Vecchiano
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Massimiliano Angori sindaco
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La ricerca è attiva in tutta Italia
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Migliarino Nodica Pisa e Vecchiano.
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. . . dalla parte della Palestina ? Perché il governo .....
Com’è noto il generoso 110% e i suoi fratelli, .....
Bravo Bruno da o di ovunque tu sia, sono con te. .....
. . . prima che siano passati almeno 30/ 40 anni chiederà .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Vivrò con la faccia che tu amavi
Coi miei giochi sempre nuovi
Col difetto di sognare
Lo so che ho imparato a dirti amore
Quando ormai ci era di andare
Dove .....
Se i limiti di velocità servono a tutelare la sicurezza, non capisco perchè le auto della Polizia Municipale si debbano nascondere per poi rilevare .....
Migliarino, 20 dicembre ore 18.00 (ASBUC)
Incontro con Renzo Castelli e le sue opere più recenti

6/12/2019 - 18:38

In occasione dell'ultimo appuntamento per il 2019 di Progetto Libri l'Associazione "La Voce del Serchio" e i Soci della Sezione Valdiserchio-Versilia di Unicoop Firenze

incontrano il giornalista e autore Renzo Castelli

Venerdì 20 dicembre alle ore 18.00, presso la Sala Asbuc, Via S. D'Acquisto 1 , Migliarino
verranno presentati i volumi delle Edizioni ETS

"Bada lì" Parole, modi di dire, soprannomi e proverbi pisani"PISA 1937.XV  Correva l'anno.."

"PISA, il romanzo della città"



Introduce Sandro Petri, presidente ass. La Voce del Serchio

Letture a cura di Daniela Bertini, ass. Teatro Il Gabbiano

Al termine della presentazione ci sarà un brindisi augurale per i soci Coop e della Voce del Serchio 


L'AUTORE

Alternando alla sua lunga attività di giornalista quella di scrittore, Renzo Castelli (Pisa, 1937) ha pubblicato numerosi libri su argomenti diversi: sport, costume, storia, narrativa.
Con questo singolare reportage torna a posare lo sguardo sulla sua città, uno sguardo attento, curioso, commosso – talvolta anche ironico – per raccontarne i luoghi, le vicende, gli aneddoti, le esperienze vissute e mai dimenticate.

I LIBRI

"Bada lì"
439 modi di dire, 106 proverbi, 331 soprannomi: è il modo di rappresentare la città scelto questa volta da Renzo Castelli, già autore di numerosi libri su Pisa, la sua storia, il suo costume.

I motti qua ricordati rappresentano un'occasione per far rivivere al lettore emozioni mai dimenticate, un tentativo di ricostruire il passato facendone assaporare umori che molti hanno vissuto e spesso condiviso.

Come scrive il poeta, "non vorrei più pensare al passato ma lui non fa altro che pensarmi e volermi indietro".

Ma anche il presente ha il suo volto.

Ed ecco allora che, come "appendice" a questa mappa di parole pisane, figurano alcune frasi legate all'attualità colte al volo in città dal maggio all'agosto 2018, un sintetico campionario di espressioni che sottolineano la vis polemica e quel tratto umoristico che non ha mai fatto difetto ai pisani.

Cosicché, alla fine, la lettura di queste pagine non sembrerà così superficiale come l'autore stesso, forse, ci vorrebbe far credere.

"PISA 1937.XV  Correva l'anno.."
La scelta di raccontare un tempo tanto diverso dai nostri giorni è motivata dalla curiosità - che l'autore ha coltivato da tempo - di conoscere più da vicino come fossero la città, l'Italia e il mondo in un anno che fu quello della sua nascita.

Non è il racconto di vicende personali o familiari ma il tentativo di "decifrare" quei giorni e cercare di scoprire qualcosa di più della politica, del costume, dei fatti, degli umori di quel tempo che fu così particolare nella storia d'Italia.

L'autore è andato a frugare nella memoria dell'ormai esigua pattuglia dei superstiti, ha consultato documenti, libri, riviste, quotidiani fino a realizzare un mosaico dei 365 giorni che formarono il 1937.

Che era anche il XV di quella che fu definita «Era fascista».

Una ricerca che ci offre, oltre ai fatti della cronaca, anche il clima degli anni Trenta che, da soli, rappresentano un'intera epoca.

"PISA, il romanzo della città"
La vecchiaia - sosteneva Simone de Beauvoir - ti afferra all'improvviso. Cerchi allora di superare lo smarrimento pensando che tanto doveva accadere, che finalmente potrai leggere i libri che non hai mai potuto leggere, visitare le chiese e i musei che non hai mai potuto visitare.

Ma alla fine né l'una né l'altra cosa avvengono.

E quindi, cosa ti resta da fare?

Renzo Castelli risponde alla domanda raccontando Pisa attraverso trenta 'luoghi della memoria' nei quali, alla storia segnata da architetture e monumenti, si sovrappongono il costume, i personaggi, l'aneddotica popolare, le emozioni.

Da questa singolare ricerca scaturisce il racconto di una memoria collettiva e personale da leggersi come un romanzo: il romanzo della città.

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