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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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I democristiani veri e finti che si vorrebbero definire .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
di Stefano Ghilardi
SERVE UNO STUDIO DI FATTIBILITA' SUL COMUNE UNICO DELL'AREA PISANA.

24/1/2020 - 8:41

SERVE UNO STUDIO DI FATTIBILITA' SUL COMUNE UNICO DELL'AREA PISANA.
 
 
Gli Amici di Pisa intervengono sul nuovo Piano Intercomunale Pisa-Cascina recentemente presentato in varie occasioni pubbliche al fine di garantire il necessario percorso partecipativo previsto.
 
Non possiamo qui che confermare e ribadire le ragioni di critica all'abbandono del precedente piano strategico dell'Area Pisana finalizzato alla programmazione e allo sviluppo sinergico dei sei comuni interessati (oltre a Pisa, Cascina, San Giuliano Terme, Vecchiano, Vicopisano e Calci), un territorio di quasi 200mila abitanti.
 
Pur apprezzando il prezioso lavoro dell’Assessore Dringoli e qualsiasi tentativo e procedimento volto ad una programmazione sovracomunale, riteniamo questa limitata visione dei soli due comuni di Pisa e Cascina, depotenziata e parziale rispetto alle potenzialità che tutti i dati e tutte le analisi sin qui svolte comprese quelle utilizzate a sostegno dell'attuale Piano intercomunale ci dicono, ovvero che questi sei comuni dell'Area Pisana sono tutti strettamente connessi, che formano un territorio con caratteristiche omogenee i cui comportamenti quotidiani delle comunità li vedono già come una grande unica realtà.
 
Anche gli altri Comuni, sbagliando e ignorando tutti i dati a loro disposizione si sono mossi in ordine sparso, frammentandosi in ulteriori gruppi, elaborando e inventando nuovi piani intercomunali, proseguendo a nostro avviso in un clamoroso errore di valutazione sulle reali necessità dei territori.
 
Più volte abbiamo invece ribadito e fatto appello a una maggiore unità, ipotizzando la realizzazione di un nuovo soggetto istituzionale derivante dalla fusione dei sei comuni. Tale visione per noi resta l'unica o comunque la più valida opzione per garantire una visione futura di sviluppo in grado di attrarre investimenti e di delinearsi come valido contrappeso all'Area Fiorentina, in ultimo a garantire la sostenibilità e sopravvivenza delle tante eccellenze presenti sul territorio certamente non proporzionate per qualità e quantità al bacino demografico rappresentato dal solo capoluogo provinciale.
 
Siamo consapevoli che i ritardi e i limiti del precedente piano sono in larga misura derivanti dalla responsabilità dei comuni limitrofi, che di fatto con continui rallentamenti hanno bloccato illogicamente questa visione più ampia. E' una responsabilità che è giusto rimarcare e denunciare.
 
Al tempo stesso ci chiediamo perchè abbandonare del tutto quella che comunque resta una visione giusta e valida. Invitiamo perciò il Comune di Pisa a farsi carico e responsabile di ciò, a riprendere attivamente il dialogo con tutti e cinque i comuni dell'Area Pisana al fine di riattivare il disegno originale di sviluppo territoriale.
 
La nostra Associazione da tempo chiede inoltre un ulteriore atto di coraggio e responsabilità alla classe politica e dirigente pisana: uno studio di fattibilità del Comune Unico dell'Area Pisana.
 
I cittadini sarebbero cosi correttamente informati e consapevoli dei notevoli benefici derivanti da tale riassetto istituzionale e salvi da ogni pretesto o fuorviante propaganda tesa e minimizzare o distrarre dall'importanza di questo piano.
 
Lo abbiamo detto tante volte: il Comune Unico rappresenta per noi non l'annessione a Pisa dei comuni vicini, ma un patto di amicizia e collaborazione reciproca per cui garantendo una forte e ampia autonomia ad ogni comunità, stiano assieme per le scelte strategiche che riguardano tutti. Altrimenti, come avevamo detto e come ci confermano tutte le analisi, questa frammentazione porterà ( e già in questi anni gli esempi sarebbero numerosi) inevitabili arretramenti.
 
E' giunta l'ora di un salto di qualità, i politici di ogni schieramento e idea partitica lascino da parte le polemiche, si faccia subito lo studio di fattibilità sul Comune Unico dell'Area Pisana, si metta l'interesse dei cittadini davanti a tutto.
 
 
Il Presidente Amici di Pisa
         Stefano Ghilardi
 
 
 
 

Fonte: Stefano Ghilardi
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