Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Vinca o perda, è l’ultima battaglia di Salvini
Il leader della Lega ha bruciato tutti i ponti della politica e non può più tornare indietro. Solo un drappello di giornalisti e di intellettuali disperati può sognare ancora un mondo dominato dall'odio e da un luddismo antiumanitario. Giocate, divertitevi, fate casino. Ma avete già il fiatone.
Oggi termina la campagna elettorale in Emilia-Romagna e Calabria. In realtà non terminerà davvero.
Matteo Salvini continuerà ben oltre il limite di legge a fare casino. Lo ha già fatto prima di lui Silvio Berlusconi, ormai ridotto a penoso comprimario di una destra irriconoscibile.
Il dato saliente della vita pubblica italiana non è più lo scontro fra visioni del mondo, progetti, programmi, personalità. Salvini è riuscito a portarci là dove nessuno avrebbe mai immaginato che saremmo stati: a uno scontro in cui l’odio divide le case, le città, si alimenta di dolori che, qualunque sia stata la ragione che li ha provocati, diventano oggetto di campagna politica contro altre persone. Non c’è un tempo nel passato in cui si possano riconoscere i tratti di questa barbarie salviniana.
BONACCINI E SARDINE HANNO ARGINATO LA BESTIA
Comunque vada per Stefano Bonaccini e per le Sardine, dobbiamo loro riconoscenza. A Bonaccini per aver opposto ragione e sentimento alle infamie della Bestia. Alle Sardine per aver re-introdotto nella vita pubblica concetti elementari di civiltà. Non è un paradosso che questa battaglia stia avvenendo nell’Emilia-Romagna, una terra carica di simboli opposti nella storia politica del Paese.
Salvini è strutturalmente la rivincita del passato più remoto con i mezzi della modernità
Quello che agli intellettuali moderati che fiancheggiano Salvini non hanno capito è che il respiro del loro capo e del suo movimento sta diventano affannoso, che ormai gli resta solo la proclamazione della guerra civile perché ha bruciato tutti i ponti della politica e non può più tornare indietro.
LA FAVOLA DELLA SVOLTA MODERATA DI SALVINI
Appena poche settimane fa sui giornali alcuni commentatori si baloccavano per la svolta moderata che a loro sembrava Salvini avesse intrapreso. Non era vero. Non può diventare moderato. Può accadere che il suo mondo vinca e che si liberi di lui, ma Salvini è strutturalmente la rivincita del passato più remoto con i mezzi della modernità. Penso che il salvinismo stia arrivando al punto di non ritorno perché ha invaso tutto il campo e non può più retrocedere di fronte a qualsiasi manifestazione di umanità e di civiltà. È un feroce luddismo antiumanitario quello che viene praticato da questo facinoroso di poco pensiero e di parole tenute insieme dalla colla della violenza. Leggete i giornali che lo sostengono. Vittimisti e violenti, vogliono dirigere tutto, dalla politica alla fede, nella consapevolezza che una volta che il vento girerà i loro citofoni saranno intasati.
Solo un drappello di giornalisti e di intellettuali disperati può sognare che il mondo del futuro lo decideranno Vittorio Feltri, Mario Giordano o Rete4
L’ultimo sforzo che emiliani, romagnoli e calabresi devono fare non dirà, tuttavia, la parola finale in uno scontro che terminerà solo con la “distruzione politica” di questo mostro politico che sembra creato in un laboratorio da uno scienziato pieno di rancori e frustrazioni. In politica, come nella vita, vince la pazienza.
Solo gli stupidi potevano immaginare che il Movimento 5 stelle sarebbe durato più a lungo di una mezza stagione. Solo un drappello – formazione militare così chiamata perché diretta da un ufficiale di rango inferiore – di giornalisti e di intellettuali disperati può sognare che il mondo del futuro lo decideranno Vittorio Feltri, Mario Giordano o Rete4. Giocate, divertitevi, fate casino. Ma avete già il fiatone.
Vi citofoneremo.