L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
Dopo lo stop dettato dal Covid, l'Osteria Pasta & Vino di Lucia Landi e dello chef Virgilio Casentini riprende il ciclo di esposizioni gratuite d'arte, ospitate presso i locali riconosciuti negli anni dalle principali guide del settore, dal Slow Food a Touring Club, da Gatti Massobrio alle guide culinarie de LaRepubblica.
Il pittore pisano Leonardo Ciucci è il nuovo ospite del connubio tra arte e cibo, nell'esposizione che apre sabato 4 luglio e chiude mercoledì 5 agosto 2020.
Dopo i contributi e i tributi degli artisti Keith Haring, Bruno Del Soldato, Daniela Billi, Fabio Perla, Luca Alinari, Alberto Gallingani, Giannetto Salotti, Riccardo Luchini, Massimo Castelli, i fotografi Matteo Rossini, Luigi Polito, Tatiana Di Sacco e Rolando Mannucci, SpeleoContest, ecco in arrivo le opere del pittore Leonardo Ciucci, che rappresentano sia in pittura che in disegno il suo grande amore per la città di Pisa, come si vede dai molti dipinti alla Cattedrale, a Piazza dei Cavalieri, agli scorci delle vie principali.
Come diceva Heinz Beck, "cucina non è mangiare, è molto, molto di più. Cucina è arte, è poesia", ma non solo: la storia dell’arte ci insegna che le osterie, le trattorie, i ristoranti, i caffè dal Settecento e Ottocento in avanti sono luoghi dove non accade solo il rito quotidiano del cibarsi, ma spazi aperti alla sperimentazione, ai ritrovi degli artisti, alle conviviali tra amanti dell’arte e amanti del buon cibo.
Le opere degli artisti non rischiano dunque svilimento, semmai un tacito raffronto tra il loro alfabeto contemporaneo e quello altrettanto raffinato e nobile dello chef che serve al tavolo le sue invenzioni.
Le opere sono visibili gratuitamente, su prenotazione.