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In questo nuovo articolo di Franco Gabbani le vicende storiche, incentrate tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, travalicano i confini della Valdiserchio, come già accaduto in diverse occasioni, e d'Italia, espandendosi in Europa.E' la storia di un giovane costretto a seguire la carriera militare per problemi e ripicche amorose, con l'inevitabile nefasta conclusione, raccontata utilizzando le stesse parole dell'ussero, che ci danno uno spaccato di un'esistenza iniziata negli agi della famiglia gentilizia e terminata sui campi di battaglia 

Comune di Vecchiano
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Massimiliano Angori sindaco
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La ricerca è attiva in tutta Italia
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Migliarino Nodica Pisa e Vecchiano.
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. . . dalla parte della Palestina ? Perché il governo .....
Com’è noto il generoso 110% e i suoi fratelli, .....
Bravo Bruno da o di ovunque tu sia, sono con te. .....
. . . prima che siano passati almeno 30/ 40 anni chiederà .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Vivrò con la faccia che tu amavi
Coi miei giochi sempre nuovi
Col difetto di sognare
Lo so che ho imparato a dirti amore
Quando ormai ci era di andare
Dove .....
Se i limiti di velocità servono a tutelare la sicurezza, non capisco perchè le auto della Polizia Municipale si debbano nascondere per poi rilevare .....
Appello di Frei Betto
Fermiamo il genocidio in corso in Brasile

19/7/2020 - 15:22


In Brasile è in atto un genocidio! Nel momento in cui scrivo, 16/07, il Covid-19, apparso qui nel febbraio scorso, ha già ucciso 76 mila persone. I contagi sono quasi due milioni. Domenica prossima, 19/07 arriveremo a 80 mila vittime fatali. E probabile che ora mentre leggi questo appello drammatico, siano già 100 mila.

Quando ricordo che nei vent’anni di guerra del Vietnam, sono state sacrificate 58 mila vite di soldati americani, si fa chiara la gravità di quello che avviene nel mio paese. Questo orrore causa indignazione e turbamento. E tutti sappiamo che le misure di precauzione e restrizione adottate in tanti altri paesi, avrebbero potuto evitare una mortalità così grande.

Questo genocidio non risulta dall’indifferenza del governo Bolsonaro. È intenzionale. Bolsonaro si compiace della morte altrui. Nel 1999, in qualità di deputato federale, durante un’intervista televisiva dichiarò: “attraverso le elezioni, in questo paese, non si cambierà mai niente, niente, assolutamente niente! Potrà cambiare qualcosa soltanto, purtroppo, se un giorno cominceremo una guerra civile,  per completare il lavoro che il regime militare non ha fatto: uccidere per lo meno 30 mila persone”.

Durante la votazione per impeachment della presidente Dilma Rousseff, dedicò il suo voto alle memoria del più noto torturatore dell’Esercito, il colonnello Brilhante Ustra.

È talmente attratto dalla morte, che una delle sue principali politiche di governo è la liberazione del commercio di armi e munizioni. Quando, davanti al palazzo presidenziale, gli venne chiesto come si sentisse in relazione alle vittime della pandemia, rispose: “In questi dati io non ci credo” (27/03, 92 morti); “Tutti noi un giorno dobbiamo morire” (29/03, 136 morti); “E allora? cosa vuoi che faccia?” (28/04, 5017 morti).

Perché questa politica necrofila? Fin dall’inizio dichiarava che l’importante non era salvare vite umane, ma l’economia. Da ciò deriva il suo rifiuto di decretare il lockdown, osservare le indicazioni della OMS e importare respiratori e dispositivi di protezione individuale. É stato necessario che la Corte Suprema delegasse questa responsabilità ai governatori di ogni singolo stato e ai sindaci di ogni città.

Bolsonaro non ha  rispettato neppure l’autorità dei suoi stessi ministri della salute. Dal febbraio scorso il Brasile di ministri ne ha avuti due, entrambi licenziati per rifiutarsi di adottare lo stesso atteggiamento del presidente. Ora a dirigere il ministero è il generale Pazuello, totalmente ignorante in questioni sanitarie; ha cercato di occultare i dati sulla evoluzione dei numeri delle vittime del coronavirus; si è circondato di 38 militari primi di ogni qualifica, assegnando loro importanti funzioni ministeriali; ha eliminato le conferenza stampa giornaliera attraverso la quala la popolazione avrebbe potuto ricevere importanti informazioni e consigli.

Sarebbe troppo lungo elencare in questa sede quante misure di elargizione di fondi per l’aiuto alle vittime e alle famiglie di bassa rendita (più di 100 mila brasiliani) sono state negate.

Le ragioni delle intenzioni criminali del governo Bolsonaro sono evidenti. Lasciare morire gli anziani per risparmiare sui fondi della Previdenza Sociale. Lasciare morire i portatori di malattie pregresse, per risparmiare i fondi del SUS, il sistema nazionale di salute. Lasciare morire i poveri, per risparmiare i fondi del “Bolsa Família” e degli altri programmi sociali destinati a 52,5 milioni di brasiliani che vivono sotto la soglia della povertà, e ai 13,5 milioni che si trovano in situazione di miseria estrema (sono dati del governo federale).

E ancora insoddisfatto di queste misure mortali, nel progetto di legge sanzionato il 3/07, il presidente ha vetato l’articolo che obbligava l’uso di mascherine negli stabilimenti commerciali, nei templi religiosi e nelle scuole. Ha vetato altresì l’imposizione di sanzioni e multe a chi non rispetti le regole; ha vietato l’obbligo del governo di distribuire mascherine alla popolazione più povera e vulnerabile, principale vittima del Covid-19, e ai carcerati (750 mila). Questo tipo di veto non annulla però le leggi locali che prevedono l’obbligatorietà dell’uso della mascherina.

Il giorno 8/07, Bolsonaro ha abrogato alcuni articoli di legge, già approvati al Senato, che obbligavano il governo a fornire acqua potabile, materiale di igiene e pulizia, installazione di internet e la distribuzione di ceste alimentari, sementi e utensili per la coltivazione della terra ai villaggi indigeni. Il veto presidenziale si è esteso anche ai fondi di emergenza destinati alla salute di quelle popolazioni, e parimenti alla facilitazione dell’accesso all’ausilio di emergenza di 600 reais (circa 100 euro) per tre mesi.

Ha vietato inoltre l’obbligo del governo di garantire assistenza ospedaliera, l’uso dei macchinari di respirazione e di ossigenazione sanguigna ai popoli indigeni e agli abitanti delle comunità afro-brasiliane “Quilombos”.

Gli indigeni e gli abitanti dei “Quilombos” sono stati decimati dalla crescente devastazione socio-ambientale, soprattutto in Amazzonia.

Per favore, divulgate al massimo questo crimine contro l’umanità. È necessario che le denunce di quello che accade in Brasile arrivino ai mass-media dei vostri paesi, ai social, al Consiglio dei Diritti Umani dell’Onu, al Tribunale Internazionale di Haia, così come alle banche e alle imprese che raggruppano gli investitori, tanto desiderati dal governo Bolsonaro.

Molto prima che The Economist lo facesse, nelle mie reti digitali chiamo il presidente con il soprannome di BolsoNero (in portoghese “Nero” è il nome dell’imperatore Nerone, ndt ) che mentre Roma brucia suona la lira e fa pubblicità alla Clorochina, una medicina senza alcuna prova scientifica di efficacia contro il nuovo coronavirus. Ma i suoi fabbricanti sono alleati politici del presidente…

Ringrazio il vostro solidale interesse nel divulgare questa lettera. Solamente la pressione proveniente dall’estero sarà capace di fermare il genocidio che martirizza il nostro “querido e maravilhoso” Brasil.

Fraternalmente

Frei Betto

(Frei Betto è frate domenicano e scrittore, consigliere della FAO e di movimenti sociali)

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26/7/2020 - 11:13

AUTORE:
evaristo

vai...fatti intubare te...vedrai come guarisci

26/7/2020 - 1:29

AUTORE:
Edoardo

Casomai dovesse ammalarsi, lei o qualche suo congiunto, ce lo faccia sapere. Un po' di clorochina si troverà da qualche parte. Al limite ce la facciamo mandare dal Brasile.

25/7/2020 - 7:46

AUTORE:
L'importante è crederci...

Dovevo prevedere la difficoltà nel parlare con un robot, come chiamano in Brasile gli elettori di Bolsonaro. Si legga la storia dell'omicidio di Marielle Franco, vedrà che Bolsonaro protegge decine di assassini. Lungi da me, tuttavia, fare comparazioni tra Bolsonaro e Lula. Io penso al momento attuale, il virus è globale e se permette io penso a tutto il mondo e non solo all'Italia. E gestire l'epidemia in Brasile come sta facendo il nostro nipote di oriundi italiani, ahimè, è da criminali. Lo hanno votato dopo una campagna a suon di fake news. Quindi i suoi elettori sono stati manipolati da un bugiardo e sono tutti suoi burattini, che a loro volta diffondono altre fake news. Qualcosa di molto simile alla "Bestia" salviniana. Io sono altra cosa. Arrivederci

24/7/2020 - 19:34

AUTORE:
Quello di prima

Senz'altro Lula era più empatico di bolsonaro... specialmente con i delinquenti...
Saluti e meglio se pensate all'Italia

24/7/2020 - 18:47

AUTORE:
Bruno della Baldinacca

...ho sentito più volte dire: avete la forza ma non la ragione!
Vedasi il fascismo, il comunismo alla Ceausescu o la dinastia comunista dei Kim della metà Corea tenuta fuori dal mondo.
Anche fra i due Matteo si sente dire: uno ha il 40% e l'altro (forse) il 4% ergo la ragione sta dove c'è uno zero in più?
Hai sentito per caso il dibattito al Senato della Repubblica sulle dichiarazioni del nostro Presidente del Consiglio?
Sarò di parte ma da una parte ho udito uno statista e dall'altra la tenebra per non dire altro perchè proprio non utile per tutto il genere umano ripetere gli obbrobri declamati con addirittura cattiveria per lo smacco subito da lui medesimo ed accoliti.

..poi anche Hittler fu eletto democraticamente e Mussolini il solo PdC eletto direttamente ...epperò come mi raccontò mio padre; al seggio nel /37 c'erano due schede, una già votata e l'altra no e la scelta era; passare indenne o prendere una forte manganellata nel groppone dal babbo di Antonio Palla, contadino nell'Azienda La Storrigiana confinante nel podere Baldinacca e...quando Giulio del Baglini incontrò Giulietto del Palla da solo, il Palla si riprese "l'asciugamano" e rimase "sgovonito" per una settimana...e zitto.
Il tempo è galantomo e la ragione non sempre è dei più forti pro tempore.

24/7/2020 - 18:17

AUTORE:
N'importe pas

Chissà perché ha avuto il 55,10 di voti a favore...a me questo basta..le vostre son malignità tendenziose....in democrazia il popolo è sovrano....io non sarò empatico, ma nemmeno bugiardo

24/7/2020 - 16:40

AUTORE:
Importa ogni vita

La pandemia in Brasile si sta rilevando una tragedia sociale oltre che sanitaria. Sa quante persone muoiono di fame perché non arrivano i sussidi, quante ne sono morte perché non non sono state diffuse le corrette regole di comportamento e invece del distanziamento sociale si è preferito puntare sull'inutile oltre che dannosa clorochina? Sa quanti indigeni muoiono perché Bolsonaro ha negato loro anche l'acqua? Oltre a bruciare letteralmente la terra sotto i lori piedi: approfittando della pandemia lui e chi e chi per lui continua impunemente a devastare l'Amazzonia. Quello che i governi precedenti avevano fatto in favore delle classi più povere è stato spazzato via da questo delinquente, un pupazzo in mano a lobbies, un asociale e malato mentale perfetto per mettere la firma istituzionale sugli affari più loschi. Il governo Conte avrà fatto i suoi sbagli, ma pensi a quante vite si sarebbero salvate se al posto di Bolsonaro ci fosse stata qualsiasi altra persona..
Si faccia un giro sui giornali brasiliani e studi un pò di storia, ma soprattutto sia un pò più empatico con il genere umano.

22/7/2020 - 21:35

AUTORE:
n'importe pas

qualcuno gli dica che in Brasile sono 210 milioni di abitanti...in proporzione ne sono morti molti di più in Italia..che pure ha chiuso tutto per mesi,,,continuate a raccontare menzogne..non vi crede più nessuno