In questo nuovo articolo di Franco Gabbani le vicende storiche, incentrate tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, travalicano i confini della Valdiserchio, come già accaduto in diverse occasioni, e d'Italia, espandendosi in Europa.E' la storia di un giovane costretto a seguire la carriera militare per problemi e ripicche amorose, con l'inevitabile nefasta conclusione, raccontata utilizzando le stesse parole dell'ussero, che ci danno uno spaccato di un'esistenza iniziata negli agi della famiglia gentilizia e terminata sui campi di battaglia
Sì ai progetti innovativi e sostenibili, no al consumo di territorio
Il rispetto dell'ambiente non è un 'vincolo'
I progetti del Parco tra agricoltura di qualità, turismo ambientale e cura del territorio
«Ci spiace leggere che per il Sindaco di Pisa le regole per il rispetto dell'ambiente siano 'vincoli'. Forse non vuole ricordare che le zone del litorale che più hanno bisogno di interventi di recupero stanno fuori dal territorio Parco - così il presidente dell'Ente Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli Giovanni Maffei Cardellini – Per quanto riguarda il piano strutturale, nella parte che pertiene al Parco, ribadisco che siamo favorevoli a progetti di sviluppo che rispettino l'ambiente e che incentivino l'agricoltura di qualità e il turismo sostenibile. Siamo contrari invece a progetti senza visione strategica la cui unica logica è quella del consumo del territorio e della trasformazione immobiliare». «Il Parco sta diventando un laboratorio per lo sviluppo sostenibile, che promuove agricoltura di qualità, turismo ambientale, manutenzione e cura del territorio, grazie ai progetti che stiamo portando avanti» continua Cardellini.
«Turismo attento all'ambiente come quello promosso con la campagna 'Spiagge del Parco' e come quello che incentiveremo grazie ad un piano che individuerà per tutti gli edifici di San Rossore, di proprietà dell'Ente, una destinazione d'uso e un percorso per programmare interventi di recupero mirati alla creazione di nuovi poli ambientali e turistici, a partire dalla Villa del Gombo che stiamo già restaurando. Con la nostra azienda agrozootecnica biologica e tecnologica, costituita da un allevamento allo stato brado di 200 mucche e oltre 30 cavalli di razza e di campi coltivati a fieno e foraggio biologico, proponiamo un modello di agricoltura di qualità che miriamo ad esportare fuori dai nostri confini e non viceversa, che permetta di evitare situazioni come quella dell'anno scorso a San Piero a Grado, risolta grazie al nostro intervento. Insieme ad altri partner pubblici e ad aziende agricole private stiamo realizzando importanti lavori di cura del territorio che consistono in protezione dal dissesto idrogeologico, regimazione idraulica, utilizzo delle fonti rinnovabili, valorizzazione della biodiversità, recupero di aree degradate, incentivazione della filiera corta, grazie al finanziamento regionale di 3 milioni di euro ottenuti con il progetto Pit-Pianura Pisana». «Ci aspettiamo quindi proposte, idee e innovazione invece di sterili attacchi» conclude il Presidente.
Ufficio stampa Raffaele Zortea
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