In questo nuovo articolo di Franco Gabbani le vicende storiche, incentrate tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, travalicano i confini della Valdiserchio, come già accaduto in diverse occasioni, e d'Italia, espandendosi in Europa.E' la storia di un giovane costretto a seguire la carriera militare per problemi e ripicche amorose, con l'inevitabile nefasta conclusione, raccontata utilizzando le stesse parole dell'ussero, che ci danno uno spaccato di un'esistenza iniziata negli agi della famiglia gentilizia e terminata sui campi di battaglia
Il nuovo Ponte sul Polcevera si poggia al suolo tramite snelle pile in cemento armato a sezione ellittica di 4 metri per 9,5 metri, ed è sorretto da 18 pile con un passo costante di 50 metri (ad eccezione delle tre campate centrali) che, attraversando il torrente e le aree ferroviarie, hanno un passo di 100 metri.
Il viadotto ha una sezione curva, alta complessivamente 4.80 metri in mezzeria, realizzata con una struttura mista acciaio-calcestruzzo. La parte in acciaio dell’impalcato è costituita da tre conci trasversali, realizzati con lamiere di differenti spessori. Lungo entrambi i lati del ponte è presente la barriera protettiva anticaduta ed antivento alta 2.50 metri.
Un altro elemento caratterizzante è la presenza di pannelli fotovoltaici posti sul bordo dell’impalcato per tutto il suo sviluppo. La captazione della luce solare tramite i pannelli permette al ponte di produrre l’energia necessaria per il funzionamento notturno e diurno di tutti i suoi sistemi, come l’illuminazione, la sensoristica e gli impianti.
(Il team di Renzo Piano che ha lavorato sul progetto del Nuovo Ponte di Genova)
“Il nuovo Ponte dovrà essere semplice e parsimonioso, ma non banale. Sembrerà una nave ormeggiata nella valle; un ponte in acciaio chiaro e luminoso. Di giorno rifletterà la luce del sole ed assorbirà energia solare e di notte la restituirà. Sarà un ponte sobrio, nel rispetto del carattere dei genovesi”.
Renzo Piano