Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Questa volta a scatenare i ricordi di Valdo sugli "incontrati per caso", oggi di Dario Fo e Franca Rame, è un sonetto che gli ha dedicato Piero Nissim, pubblicato sulla rivista di cultura vernacola "Er Tramme", di cui diamo alcune informazioni per chi fosse interessato.
Ma partiamo dal sonetto...
VARDO MORI
Che cosa s’ha dì su Vardo Mori
caratterista attore dilettante ?
Che ai tempi … La Brigata de’ Dottori
di recite co’ lui ne fece tante.
Eppure un s’è mai messo sull’allori:
ha sempre in ruolo la parte brillante
dove riesce a fa’ venire fori
la genuinità, seduta stante.
Per causa di lavoro e pe’ passione
visse Milano “da bere e da sognare”:
Derby clebbe … Jannacci, Carosone…
E quando ir Dario veniva a recitare
ar Verdi a Pisa, finita la “tenzone”,
Vardo l’andava sempre a salutare
su’ retro, co’ gli amici. E poi a mangiare
co’ tutto ir cast ar Bar della Stazione …
(Vedi lo so per certo, Sant’Iddio!:
in ‘vella ‘omitiva c’ero anch’io …)
Piero Nissim
Ricordo di DARIO FO e FANCA RAME
Ringrazio l’amico Nissim per l’originale sonetto che mi ha dedicato.
Il pensiero è subito corso alle lunghe serate post spettacolo del Teatro Verdi di Pisa.
Erano gli anni ’60 e grazie a Giampaolo Testi eravamo un piccolo gruppo di appassionati sempre presenti, che potevano accedere al terzo ordine dei palchi pagando solo l’ingresso di Lire 300.
Che poi equivaleva al costo del loggione dove noi studenti squattrinati eravamo di casa.
Serate a parlare con Carmelo Bene ed Enzo Cerusico, Paolo Panelli e Bice Valori, Paolo Poli, Elvio Calderoni, Carlo Campanini, Aurora Banfi, Rossella Como, Antonio Colonnello, Laura Betti, Mino Bellei, Carlo Dapporto e tanti altri attori.
Il ricordo di Dario Fo e Franca Rame risale al 28 Febbraio del 1965 quando al Teatro Verdi andò in scena la commedia “Settimo ruba un po’ meno” di Dario Fo.
Al termine dello spettacolo attesi gli Artisti per parlare dello spettacolo. Dario ci invitò a seguirlo al buffet della stazione che era all’epoca l’unico posto dove poter mangiare ancora qualcosa dopo la mezzanotte.
Ci avviammo sul Ponte di Mezzo e poi in Corso Italia ridendo e scherzando, felici per questo incontro con una coppia mitica del Teatro. Da poco avevano lasciato, dopo una furibonda lite, la TV.
Arrivati al Buffet Dario ci disse “I miei ammiratori di qua dal tavolo e quelli di Franca di là….. non andate tutti di là !”
Ricordo bene le nostre facce sorprese perché stavamo andando tutti dalla parte di Franca : una bellissima donna bionda !
Parlammo dello spettacolo e dei suoi rapporti con la politica, delle difficoltà avute l’anno precedente con “Isabella, tre caravelle e un cacciaballe” commedia contestata in molte città per il messaggio politico lasciato dalla rivisitazione del personaggio di Cristoforo Colombo.
Ma l’argomento che più mi colpì e che ricordo con piacere fu quando ci disse “Avete visto le suorine e le prostitute ? Ebbene tra esse c’è una giovane attrice molto brava della quale sentirete senz’altro parlare in futuro. Segnatevi il nome: Mariangela Melato”
Cosa che feci subito sulla brochure dello spettacolo che conservai gelosamente insieme a tante altre nella mia collezione.
PS
“Er Tramme” è un periodico trimestrale di cultura vernacola e tradizioni pisane, stampato a Pontedera presso la tipografia Bandecchi & Vivaldi. Fondato nel 1985, è diretto dall'infaticabile Benozzo Giannetti, di Ponsacco, autore di vari volumi sulle storia e le tradizioni delle Colline Pisane e della Valdera.
Il nome deriva dalla tranvia ("Er tramme", in pisano) che univa un tempo Pontedera con Pisa, attraversando l'area della Provincia di Pisa più densamente popolata e quindi più "autenticamente" pisana.
Il periodico pubblica anche libri in forma di "Quaderni der tramme" o allegati.
Tra i maggior pregi del periodico si evidenzia il fatto di essere il principale luogo di pubblicazione dei poeti vernacoli pisani.
L’abbonamento annuale per 4 numeri ha il costo esiguo di € 15,00, che include anche la strenna.
Abbonatevi! C/C postale 10395564 intestato alla Casa Editrice Bandecchi & Vivaldi di Pontedera. Info: benozzo.gianetti@virgilio.it