L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
Tra me e Roberto Calderoli c'è un mare che ci divide politicamente. Ma bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare: ha scritto un bell'appello sul rispetto delle norme, che merita di esser letto perché molto personale.
"Rivolgo un appello a tutti ma proprio a tutti.
Io ho 64 anni, sono ultra sessantenne e quindi per età anagrafica sono a rischio.
Io sono immunodepresso per le conseguenze delle terapie anti tumorali e quindi sono ancora più a rischio.
Io sono bergamasco e purtroppo ho visto troppo da vicino la tragedia che abbiamo vissuto qui a Bergamo.
Io sono un medico ospedaliero e quindi so bene di cosa stiamo parlando.
E quindi per tutte queste ragioni vi prego, vi supplico, anche in ginocchio, di rispettare la richiesta di mettere la mascherina, quella vera, non uno straccio che copra il naso e la bocca, di mantenere il minimo distanziamento, ma distanziamento vero, di non creare assembramenti anche nel fine settimana, quando sembra scattare il ‘tana libera tutti’.
Vi prego, perché i numeri di quest’ultima settimana, i numeri di oggi, numeri già allarmanti, non prevedono come conseguenza catastrofica solo il lockdown, che decreterebbe la morte economica del Paese, ma mettono a rischio la mia vita, la tua vita, la vostra vita.
Non si può predicare bene e razzolare male, ciascuno è responsabile del suo destino, di quello della sua famiglia, di quello degli sconosciuti che ha intorno e incontra.
Io voglio essere ottimista e pensare che queste misure possano consentire il contenimento dell’epidemia.
E sono convinto che il senso civico e sanitario che oggi dimostreremo potrà servire a contenere questa epidemia e a debellarla, prima con la sieroterapia e poi quando arriverà con il vaccino.
Vi prego, facciamo tutto quello che possiamo per arginare il virus, perché diversamente del ‘doman non vi sarà certezza’, per nessuno di noi!".
Complimenti, senatore. Parole davvero responsabili.