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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
Ricordo di Libero Liberati
Il pilota d'acciaio

15/11/2020 - 16:05


Correvano gli anni Novanta, e dopo aver visitato la cascata delle Marmore percorrevo la strada Valnerina che si snoda intorno a Terni percorrendo una salita tortuosa costeggiata da alberi.

Mi allontanavo dalla città, mentre un dolce sole riscaldava un pomeriggio di inizio autunno.

Procedevo lentamente, osservando con piacere il colorito e vario paesaggio offerto dalle colline vicine.

Quando, superata una stretta curva, intravedo sulla sinistra un ampio masso nascosto da alcuni cipressi con in alto una targa.

Ho un lieve sobbalzo, e mentre mi fermo la memoria corre veloce.

In un attimo sono sotto la lapide che mi riporta indietro nel tempo.

Qui, alle 13:30 del 5 Marzo 1962 moriva tragicamente il campione di motociclismo Libero Liberati.

Rivedo la scena: quel giorno pioveva e il terreno bagnato rendeva quel tratto di strada più insidioso.

Il blocco del motore, o chissà cosa… un istante e la moto striscia sull’asfalto, schiantandosi con violenza sulla roccia.

Il rumore sordo dell’impatto lascia il tempo a un silenzio glaciale.

La rossa Gilera numero 38 è a pezzi e Libero è lì sulla terra.

Inutile la corsa verso il vicino ospedale.


Sono solo e mentre i pensieri si accavallano provo una forte emozione. Che cosa avrà provato, lui, durante quei pochi secondi?

Mi tornano alla mente le parole di Vittorio Buttafava che nel suo meraviglioso libro La vita è bella nonostante chiude con il paragrafo intitolato “Gli ultimi trenta secondi”.

L’Autore si immagina proprio le riflessioni che farà negli ultimi secondi di vita, scrivendo di amarezze e molti rimpianti.

Indugio su queste considerazioni, poi mi rendo conto che le stesse hanno un senso per noi comuni mortali, ma non per Libero che anche questa volta aveva lasciato indietro tutti, volando in cielo.
La sua città ha ricordato Libero Liberati, Campione del Mondo della Classe 500, nel 1957 con un monumento posto di fonte all’entrata dello stadio comunale a lui intitolato.
 
Nella foto la copertina del Libro Un sogno iridato - Ciao Libero di Sandra Bonafede Conti 

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22/11/2020 - 10:56

AUTORE:
anto61

Libero Liberati. Non lo conoscevo, ma basta il nome per sentirsi proiettati indietro nel tempo.
Grazie Valdo, hai saputo mirabilmente farci immaginare la scena di quella giornata piovosa, col suo tragico epilogo ... anche questa volta aveva lasciato indietro tutti, volando in cielo ...