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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
Governo
Grillo come il genio della lampada, compare e la fronda M5S sul Mes svanisce

5/12/2020 - 11:06

Grillo come il genio della lampada, compare e la fronda M5S sul Mes svanisce

Come il genio della lampada ricompare quando serve, Beppe Grillo si è materializzato dopo un lungo silenzio per correre in soccorso di Giuseppe Conte e i vertici governativi del M5S della ‘banda Di Maio’ alle prese con una mezza fronda di un pugno di senatori e deputati decisi a mettersi di traverso sull’approvazione della riforma del Mes cui l’Italia, nella precedente versione, aveva posto il veto.

In verità la solita ammuina senza costrutto, troppa paura di perdere il posto con annessi stipendi e privilegi, da parte dei parlamentari pentastellati che ogni tanto alzano la voce per dare un segno della loro esistenza in vita e non sentirsi semplici scalda poltrone delle aule di Montecitorio e Palazzo Madama.

Anche se questa volta si erano spinti un po’ oltre nella caciara, tanto da mettere in fibrillazione i capi del Movimento, gli alleati di governo, lo stesso premier e loro stessi in imbarazzo nel dover fare marcia indietro senza perdere la faccia.
Ci ha pensato dunque il comico guru, l’elevato, il garante, il leader maximo a toglierli dall’impiccio, con una delle sue ‘spettacolari’ uscite sul proprio Blog di distrazione di massa, dove prima ha dato ragione ai dissidenti ammansendoli, poi ha spiegato che ci penserà Conte a salvare l’onore del Paese e dei Cinquestelle e che è di lui che bisogna fidarsi.
In fine, rispolverando due vecchie campagne identitarie dei bei tempi andati, quando si vagheggiava di scatolette di tonno da aprire: quella della patrimoniale e dell’Imu alla Chiesa.
“Non starò qui ad elencare le mille ragioni che fanno del Mes uno strumento non solo inadatto ma anche del tutto inutile per far fronte alle esigenze del nostro Paese in un momento così delicato” ha esordito col suo post.
“A farlo, ogni qualvolta gli viene messo un microfono sotto al naso – ha proseguito – ci ha già pensato il nostro Presidente del Consiglio Conte dicendo più e più volte che ‘disponiamo già di tantissime risorse’ (fondi strutturali, scostamenti di bilancio, Recovery Fund ecc..) e dobbiamo saperle spendere”.
Pertanto “incaponirsi sull’assurda discussione sui fondi del Mes, che vengono descritti come la panacea di tutti i mali, è una mera perdita di tempo ed energie”.
Naturalmente Grillo, ad uso dei suoi seguaci gonzi, ha sorvolato sulla questione della riforma del Meccanismo europeo di stabilità su cui si è accesa la bagarre interna, soffermandosi invece su quella dell’uso dei 37 miliardi dei fondi per l’emergenza sanitaria, sulla quale da mesi Luigi Di Maio, Vito Crimi e gli altri esponenti di primo piano Cinquestelle hanno espresso la loro contrarietà.
Poi è passato alla proposta scalda cuori di una tassa ai “super ricchi”, un contributo del 2% sui patrimoni “che vanno dai 50milioni di euro al miliardo” che genererebbero “un’entrata per le casse dello Stato di poco superiore ai sei miliardi” e una del 3% su quelli multimiliardari “che potrebbe fruttare ulteriori quattro miliardi”.
Aggiungendo a questi anche quanto non incassato dalla Chiesa su Imu e Ici, “nel biennio 2021/2022 si incasserebbero 25 miliardi subito spendibili e liberi da vincoli di rientro”.
Tanto è bastato che gli animi si sono placati e tutti hanno tirato un sospiro di sollievo. In sostanza, salvo forse qualche irriducibile dissidente vicino a Di Battista, mercoledì 9 dicembre i parlamentari 5 Stelle voteranno insieme al resto della maggioranza la riforma del Mes così come uscita dall’Eurogruppo.

E tutti vissero felici e contenti.



Fonte: Giuseppe Papa
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