Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
Piazza San Paolo a Ripa d'Arno: quanti ricordi !
Passeggiate, letture, giochi con i figli.
Anni '80 la presenza del Circo Bidone con poche ma valenti attrazioni. La grande nevicata di fine '82.
Ma iniziamo dal 1957: arrivato a Pisa da poco tempo passavo il pomeriggio a giocare a calcio con gli amici sull'erba del prato e, quando sentivamo il rombo delle Guzzi dei vigili urbani sul Ponte della Cittadella scappavamo per non farci sequestrare il pallone.
Anni dopo la storia si ripeterà per Cristiano Militello quando vedeva aprirsi la porta della canonica ed apparire sull'uscio Don Alberto.
Provai una forte emozione quando seppi che proprio su quella terra era stata giocata la prima partita di calcio del glorioso Pisa S.C. e che c'era stato anche un velodromo per competizioni ciclistiche e sportive.
E dall'altro lato del fiume quella Cittadella che si rispecchiava maestosa in Arno con accanto gli Arsenali dove venivano costruiti i galeoni della grande flotta Pisana.
Ma due ricordi ancora più vivi e spettacolari sono legati al mondo della TV e del cinema.
Il primo si riferisce a Mario Soldati e alla famosa trasmissione "Carosello": era il 1958 e stavo pedalando sulla mia bicicletta proprio di fronte all'attuale fermata dei bus tra i due alberi che erano di solito i pali della mia porta quando giocavo al calcio.
Quel pomeriggio vedo arrivare un piccolo furgone con alcune scritte pubblicitarie dal quale esce un signore magro, distino, con baffi e occhiali, insieme a lui un tecnico estrae una cinepresa, un microfono e altre attrezzature.
Era Mario Soldati che si apprestava a registrare uno spot per una azienda produttrice di formaggini.
Prima dello spot pubblicitario descriveva importanti luoghi storici delle città italiane.
L'uomo si avvicinò ad una coppia di innamorati seduti su di una panchina e pregò loro, ad un segnale convenuto, di camminare attraverso la piazza per poi sedersi nuovamente nello stesso posto.
Era chiara la volontà di animare la scena.
Io ero sorpreso ed attratto da questa situazione e come impietrito assistevo con la massima attenzione.
Soldati a braccio registrò il breve intervento dopodiché fecero delle verifiche.
Sempre con l'ausilio dei giovani registrarono nuovamente lo spot infine, velocemente come all'arrivo, chiusero il furgone che ripartì subito.
L'altro ricordo è relativo al film "Sette canzoni per sette sorelle".
Era la parodia di un film molto famoso che permetteva di esibire le doti canore di Claudio Villa.
La scena finale dell'uscita delle sette coppie di sposi fu girata proprio sul sagrato della nostra chiesa di San Paolo a Ripa d'Arno.
Andai poi a vedere il film ed ebbi la mia prima grande delusione cinematografica.
C'era un inquadratura di Memmo Carotenuto che sulla soglia del suo negozio osservava soddisfatto l'uscita degli sposi.
Io ricordo che esclamai "Ma sulla piazza non ci sono negozi !"
Ero ancora troppo piccolo per conoscere l'esistenza della fase di montaggio dei film!