L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
Governo Draghi, nasce l’intergruppo parlamentare M5S-Pd-Leu. Conte: «Iniziativa giusta e opportuna»
Le tre forze politiche che sostenevano il governo Conte II starebbero predisponendo anche un documento programmatico. Lo scopo è predisporre «iniziative comuni sulle grandi sfide del Paese». Speranza: «Strada giusta». Rosato: «Per noi si aprono praterie»
Un primo passo nel solco di un progetto politico avviato nel precedente governo e destinato a proseguire nella nuova e più ampia maggioranza. Alla vigilia del voto di fiducia al nuovo esecutivo Draghi al Senato, tre forze che questo esecutivo sostengono, lanciano un’iniziativa comune. Pd-M5s e Leu creano un intergruppo parlamentare: «Sollecitati da senatrici e senatori dei tre gruppi parlamentari, abbiamo deciso di intraprendere un’iniziativa comune: la costituzione di un intergruppo parlamentare», spiegano in una nota congiunta i capigruppo al Senato di M5s, Ettore Licheri, del Pd, Andrea Marcucci, e di Leu, Loredana De Petris.
Il punto di partenza è proprio l’esperienza del governo Conte II, una realtà politica in cui lo stesso ex premier crede fortemente. «L’iniziativa annunciata dai capigruppo in Senato di M5S-Pd-Leu di costituire un intergruppo parlamentare per promuovere iniziative che rilancino l’esperienza positiva di governo che si è appena conclusa è giusta e opportuna», ha subito commentato Giuseppe Conte. «In questa fase è ancora più urgente l’esigenza di costruire spazi e percorsi di riflessione che valorizzino il lavoro comune già svolto e contribuiscano ad indirizzare la svolta ecologica e digitale e le riforme di efficientamento della Pa e della giustizia nel segno di una maggiore equità e inclusione sociale», ha concluso. Sostegno arriva anche da un esponente di peso del governo, Roberto Speranza: «La nascita dell’intergruppo parlamentare Leu-Pd-M5s è un’ottima notizia e indica la strada giusta per coltivare un’idea di Paese che metta al centro la difesa dei beni pubblici fondamentali», ha detto il ministro della Salute anche del precedente esecutivo.
La scelta disegna anche più marcatamente i confini tra gli elementi di cui la maggioranza variegata del governo Draghi è composta e punta anche a sottolineare la differenza dei numeri rispetto alla scorsa minoranza, oggi maggioranza (FI e Lega). Il compito del neonato intergruppo è quello di promuovere «iniziative comuni sulle grandi sfide del Paese, dalla emergenza sanitaria, economica e sociale fino alla transizione ecologica ed alla innovazione digitale. Con questo spirito, da domani, saremo insieme per rilanciare e ricostruire il nostro Paese», si legge ancora nella nota congiunta.
Non è tutto: Pd, M5s e Leu starebbero anche predisponendo un documento programmatico. Il punto di partenza è l’alleanza che a palazzo Madama ha fissato l’asticella a 157 sì. L’obiettivo, invece, è quello di rafforzare l’asse e orientare il programma del nuovo governo. «Sta nascendo qualcosa di importante», spiega una fonte parlamentare. Lo scopo è anche quello di creare un vero e proprio coordinamento prima di ogni conferenza dei capigruppo. Nel documento programmatico si sottolineerà la necessità di ripartire dai temi del governo Conte e allargare l’agenda alle questioni che il premier Draghi indicherà alle Camere. «L’Intergruppo con M5S e Leu ha un senso politico, soprattutto nelle attività di coordinamento parlamentare. Il Pd continuerà comunque ad avere un comportamento inclusivo con tutta la maggioranza, spero che lo faccia anche Salvini. La sua battuta sull’euro ad esempio non mi è piaciuta. Abbiamo tre emergenze da affrontare, sanitaria, economica e sociale: concentriamoci su questo» ha ribadito Marcucci nel tardo pomeriggio.
Frenata invece alla nuova iniziativa arriva da alcune anime del Pd: «Se ed eventualmente come strutturare un coordinamento parlamentare tra Pd, 5 Stelle e Leu non è certo un tema che si risolve con un comunicato sulla possibile nascita di un intergruppo, che è uno strumento di impegno trasversale lasciato alla libera scelta dei parlamentari», hanno commentato i senatori dem Vincenzo D’Arienzo, Tommaso Nannicini e Francesco Verducci.
Un tema che, secondo i tre esponenti dem, non si può sciogliere «senza una discussione ampia e approfondita all’interno dei gruppi parlamentari e di tutto il Pd. Ora non servono fughe in avanti né forzature ma una discussione vera su come il Pd vuole svolgere la propria funzione e definire la propria identità nella fase del tutto nuova che si è aperta col governo Draghi». «Siamo parlamentari del Pd. Pensiamo a rilanciare l’iniziativa del Pd e a farlo uscire da questa assurda subalternità. Intergruppi che guardano al passato hanno davvero poco senso. Pensiamo semmai al futuro», ha scritto su Twitter Matteo Orfini, parlamentare del Partito Democratico.
E la definizione sempre più marcato di una realtà come quella M5S-Leu-Pd è vista invece come un’opportunità da quelli che da quella alleanza si sono appena allontanati.
È il caso di Italia Viva, che con il presidente Ettore Rosato parla di «una prateria» che si aprirebbe « per chi vuole costruire la casa dei riformisti. Italia Viva c’è e ci sarà.
Per il riformismo, contro il populismo».