L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia.
CAMBIAMO PISA solidarietà alle categorie e proposte concrete contro la depressione economica.
Pisa. Il Comitato provinciale di Cambiamo! esprime vicinanza e solidarietà alle categorie che rivendicano il diritto ad esercitare le proprie attività del commercio, della ristorazione e dell’accoglienza, nella convinzione che la sopravvivenza economica e sociale del paese debba preoccupare al pari della pandemia e plaude all’atteggiamento di apertura che è stata loro riservata dall’Amministrazione comunale di Pisa tramite l’assessore Pesciatini, che li ha ricevuti ed ascoltato le loro ragioni, condividendo le loro preoccupazioni per il futuro.
Cambiamo! ritiene che non si tratti di una problematica “corporativa”, ma che sia ormai arrivato il tempo di un’inversione di tendenza salutare, pur nell’attenzione al contenimento della pandemia di Covid-19, attraverso una massiccia campagna di vaccinazioni e l’adozione delle necessarie misure di sicurezza e di distanziamento.
Cambiamo!, attraverso la sua componente parlamentare e i suoi organi direttivi nazionali, ha avanzato alcune ragionevoli proposte al governo Draghi, che si spera siano sostanzialmente raccolte nei prossimi provvedimenti:
- istituire una zona gialla nazionale, che preveda maggiori aperture, come ad esempio sport, palestre e piscine, spettacolo, consentire ai ristoranti di scegliere se aprire a pranzo o a cena, per dare a tutti l’opportunità di lavorare
- regolamentare i passaggi di colore non solo su base regionale, ma soprattutto provinciale e comunale in modo da isolare le situazioni di rischio e le varianti dove è necessario
- anticipare la comunicazione del cambio di zona che non può arrivare a ridosso del passaggio stesso, in modo da consentire ai cittadini di programmare la propria vita
- cambiare alcuni parametri di valutazione del rischio (ad esempio dall’Rt sintomi all’Rt ospedalizzazioni, che tiene conto dei letti occupati negli ospedali) e allargare la cabina di regia nazionale anche ai Ministeri che valutano il danno economico e sociale delle misure prese.