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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Micol Fiammini, Il Foglio, 17 apr. 2025
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Rosanna Betti
per Fiab Pisa
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
Appuntamento domenica 21 marzo
Il Parco protagonista su Linea Verde

18/3/2021 - 13:10

Il Parco protagonista su Linea Verde

Appuntamento domenica 21 marzo su Rai1. Dalla spiaggia del Gombo agli allevamenti allo stato brado passando per la produzione tipica di miele e pinoli


Pisa, 18 marzo 2021 - Gli autori di Linea Verde hanno scelto di ambientare interamente nelle Terre di Pisa l’itinerario della puntata dedicata al settimo centenario della morte di Dante che andrà in onda domenica 21 marzo alle 12,20 su Rai 1. Si parte da Pisa, “novella Tebe” e da uno degli episodi più noti e drammatici della Divina Commedia, quello della tragedia del conte Ugolino che causò la famosa invettiva “Ahi Pisa, vituperio de le genti”. Claudio Ciociola, professore onorario della Scuola Normale Superiore, ha accompagnato Gaddo Della Gherardesca, discendente di Ugolino, a visitare per la prima volta l’interno della Torre dellaMuda “la qual per me ha 'l titol de la fame” e la sala blu della Scuola Normale dove è conservata una prima edizione della Divina Commedia illustrata da Gustave Dorè. Il set si è poi trasferito sulla Piazza dei Miracoli dove sono state ambientate le letture dei brani danteschi di Riccardo Starnotti, nelle vesti di Dante, per poi far visita alla tomba dell’imperatore Arrigo in Duomo, accompagnati dall’Assessore Paolo Pesciatini.

Il viaggio prosegue con Ingrid Muccitelli e Beppe Convertini, volti di Linea Verde, nella natura incontaminata del Parco di Migliarino San Rossore Massaciuccoli con il direttore Riccardo Gaddi: dalla spiaggia del Gombo per osservare le isole dell’Arcipelago toscano che Dante auspicava “Muovasi la Capraia e la Gorgona...” alla scoperta dell'Azienda Agricola di San Rossore con gli allevamenti allo stato brado del mucco pisano, delle vacche chianine e maremmane, dei cavalli Monterufolini e TPR, dei daini fino all’incontro con i dromedari che abitano il Parco dai tempi di Ferdinando de’ Medici. Sempre alla ricerca dei giacimenti alimentari di qualità, a San Rossore la trasmissione non poteva non puntare i fari sul pinolo e sul miele.

Altri episodi del poema dantesco toccano le Terre di Pisa e sono stati rievocati in questa straordinaria puntata: a San Miniato dove, accolti dal sindaco Simone Giglioli nella sala delle sette virtù, viene evocato Pier delle Vigne con i celeberrimi versi suicidi “L'animo mio, per disdegnoso gusto, credendo col morir fuggir disdegno, ingiusto fece me contra me giusto”. Davanti al Palazzo dei Vescovi, una grande tavola è stata imbandita con il re tartufo al centro dei prodotti di questa terra generosa illustrati da Gabriella Tessieri. Infine, dopo una breve tappa a Lari dove non poteva mancare il pastificio Martelli, sul “monte, per che i Pisan veder Lucca non ponno” per assaggiare l’oro verde, l’olio dei Monti Pisani con Ciro Vestita e Gianluca Bovoli del frantoio di Vicopisano. Sullo sfondo la Torre di Caprona: “così vid’io già temer li fanti, ch’uscivan patteggiati di Caprona, vegendo sé tra nemici cotanti”




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