In questo nuovo articolo di Franco Gabbani le vicende storiche, incentrate tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, travalicano i confini della Valdiserchio, come già accaduto in diverse occasioni, e d'Italia, espandendosi in Europa.E' la storia di un giovane costretto a seguire la carriera militare per problemi e ripicche amorose, con l'inevitabile nefasta conclusione, raccontata utilizzando le stesse parole dell'ussero, che ci danno uno spaccato di un'esistenza iniziata negli agi della famiglia gentilizia e terminata sui campi di battaglia
Il Senato della Repubblica ospita la conferenza dello storico dell'arte Luca Nannipieri
"A cosa serve la storia dell'arte",
dopo essere stata accolta e discussa, in eventi da remoto per la pandemia, al Museo Novecento di Firenze, ai Musei Civici di Treviso,
all'Accademia di Belle Arti di Carrara e al MUS.e - Musei Civici Fiorentini.
Venerdì 23 aprile
in diretta sulla webtv del Senato e su Radio Radicale
Il Senato della Repubblica ospita la conferenza dello storico dell'arte Luca Nannipieri, dal titolo "A cosa serve la storia dell'arte" (Skira).
Venerdì 23 aprile, ore 10, in diretta sulla webtv del Senato, la conferenza sulla storia dell'arte, promossa dal Sen. Gianni Marilotti, vede gli interventi del Sen. Francesco Verducci, Vicepresidente della Commissione Istruzione Pubblica, Beni Culturali e Ricerca scientifica del Senato, del Sen. Gianni Marilotti, Presidente della Commissione Biblioteca e Archivio Storico del Senato, la moderazione di Giuseppe Di Leo, giornalista di Radio Radicale, e ovviamente la prolusione di Luca Nannipieri .
La conferenza al Senato, accolta in Sala Capitolare, è soltanto l'ultimo luogo che ospita la conferenza di Nannipieri, dopo essere stata discussa all'Accademia di Belle Arti di Carrara, al Museo Novecento di Firenze, al MUS.E - Musei Civici Fiorentini, ai Musei Civici di Treviso, e dopo in altri musei, fondazioni e istituzioni pubbliche italiane.
Le riflessioni sull'arte e sui popoli di Luca Nannipieri sono state ospitate, in conferenze e presentazioni di volumi, nei maggiori musei italiani, dai Musei Capitolini a Roma alla Biblioteca delle Gallerie degli Uffizi a Firenze, dalla Pinacoteca di Brera a Milano al Mambo Museo d'Arte Moderna di Bologna, dal Parco Archeologico di Pompei alla Camera dei Deputati.
Perché si conservano i manufatti e le opere? Cosa muove le comunità e i popoli quando preservano o distruggono i simboli e le testimonianze ricevuti dal passato? Questi e altri interrogativi, affrontati nel libro, verranno riproposti durante l'incontro.
In "A cosa serve la storia dell'arte" (Skira), approfondendo il rapporto tra patrimonio storico-artistico, persona e comunità, Luca Nannipieri riflette sulla responsabilità sociale dello storico e del critico d'arte, mettendo a confronto il suo pensiero non solo con i fondatori o punti di riferimento della disciplina, da Johann Joachim Winckelmann ad Arnold Hauser, da Alois Riegl a Erwin Panofsky, da Max Dvořák, Bernard Berenson e Heinrich Wölfflin, ma anche con gli storici direttori di alcuni dei più autorevoli musei italiani ed europei, come Palma Bucarelli, Franco Russoli, Ettore Modigliani e Fernanda Wittgens, così come con figure, come il soprintendente Pasquale Rotondi, che sono rimaste nella storia per i capolavori che hanno salvato dalle distruzioni e dalle guerre. Dunque un libro di teoria dell'arte e di militanza.
Luca Nannipieri, critico e storico dell'arte, ha pubblicato con Skira i libri "Capolavori rubati" (2019) e "Raffaello" (2020); dalla rubrica televisiva su RaiUno, "SOS Patrimonio artistico", Rai Libri ha pubblicato il volume "Bellissima Italia. Splendori e miserie del patrimonio artistico nazionale". In uscita, a giugno, le sue curatele sulle monografie di Gloria Campriani (Gli Ori) e Bluer (Skira). Dirige Casa Nannipieri Arte, curando mostre, cataloghi e conferenze, da Giacomo Balla a Keith Haring.
Foto di Luigi Polito