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Nei giorni 26-27-28 aprile verranno presentati manufatti in seta dipinta: Kimoni, stole e opere pittoriche tutte legate a temi pucciniani , alcune già esposte alla Fondazione Puccini Festival.Lo storico Caffè di Simo, un luogo  iconico nel cuore  di Lucca  in via Fillungo riapre, per tre mesi, dopo una decennale  chiusura, nel fine settimana per ospitare eventi, conferenze, incontri per il Centenario  di Puccini. 

. . . per questo neanche alle 5. 50 prima di colazione. .....
. . . alle nove dopocena non ciai (c'hai) da far altro? .....
. . . il plenipotenziario di Fi, Tajani, ha presentato .....
Ieri 19 Marzo ci ha lasciato un Vs. concittadino Renato .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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IL MARZO DELLE DONNE
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Calci
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Piazza Giuseppe Garibaldi, 56019 Vecchiano PI, Italia
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Locri 22-25 marzo
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Marina di Pisa, 24 marzo
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Il sole nutre
col suo splendore
il croco il bucaneve
la margherita. . .
Il cuore
cancella il dolore
se alimentato dall'amore
essenza della vita
Quando .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
Di Salvatore Carollo
Perché Bettini gioca una partita persa come Salvini

8/9/2021 - 11:05


Perché Bettini gioca una partita persa, come Salvini

Solo un dirigente politico disperato può dichiarare, oggi, che il governo Draghi non é il governo del PD, senza però dire quale é o sarebbe il suo governo (quello con Conte?). La sinistra ha assunto un ruolo fondamentale in Italia perché ha saputo far propria la lezione di Gramsci e Togliatti di porre al primo posto gli interessi del paese e non le ideologie di parte. E' quello che fece il primo Berlinguer della solidarietà nazionale, prima di tirarsi indietro, chiudersi in una posizione di parte e settaria, lasciando il campo a DC e PSI. Puntualmente, l'elettorato ha premiato la sinistra quando si è mossa a difesa degli interessi nazionali e l'ha castigata pesantemente quando è prevalsa la posizione di parte e settaria. Bettini, come co-leader della Ditta, ha progettato e realizzato la distruzione del tentativo riformista di Renzi. Insieme a D'Alema hanno teorizzato che al primo posto c'era l'interesse della Ditta, ignorando quello del Paese. Hanno fatto male al Paese, al PD, alla sinistra tutta. Caduto Renzi, avrebbe dovuto esserci un nuovo miracolo per la sinistra, risultati elettorali positivi, grande rilancio delle idee e progetti di sinistra. Invece, è successo l'opposto: una tenuta sullo zoccolo duro dell'elettorato storico, una totale incapacità di esprimere progetti per il governo del Paese, la separazione definitiva con i giovani.

L'alleanza con i 5S è apparsa come il salvagente per restare attaccati al potere, pur senza avere progetti di governo. Il ribaltamento imposto da Renzi con il governo Draghi è stato uno shock mai digerito. Con Draghi bisogna misurarsi sul governo del Paese, sulla gestione della pandemia, sull'economia, sul lavoro, sul futuro dei giovani.

Tutta roba ostrica per questo PD che ha ucciso il suo segretario riformista, che ha paralizzato il Paese con il NO al referendum istituzionale per riprendersi il controllo del sottopotere. Prendere le distanze da Draghi è nuovamente allontanarsi dagli interessi del Paese e dichiarare di non avere nulla da proporre per il suo futuro e per i giovani. Si propone un PD fuso con i 5S e LEU, settario, ideologico che fa appello ai nostagici di un mondo che non c'é più. Si segna una pesante rottura con il mondo imprenditoriale, con la cultura riformista, l'incapacità a misurasi con le sfide tecnologiche che si presentano all'orizzonte. Ci si illude che un pò di vernice verde sparsa qua e là sia la rivoluzione ambientale.

E' l'esaltazione dell'ignoranza antiscientifica. Politicamente, è l'inseguimento della sconfitta storica e definitiva. A sigillo di questa involuzione hanno messo un Letta che fa piangere ogni volta che apre bocca.

Che pena!

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10/9/2021 - 0:19

AUTORE:
Francesco T.

Gli esponenti di IV sono impegnati un giorno si e l'altro pure a criticate le politiche del PD. Legittimo per carità, come lo è l'inverso. Non ho le qualità per screditare nessuno, a livello politico, su quello storico si. Capisco che IV, come ho scritto nel primo intervento, non veda di buon occhio un'alleanza PD/5stelle, però la direzione sembra, per ora, quella. Questa può essere un'alternativa politica che può piacere o meno, però è lì, sul tavolo politico. A voi contrastarla, criticarla, quello che volete. Ma in caso di elezioni, all'angolo ci siete voi.
Le strane ragioni sono quelle che lei ha elencato, per farla breve avevo usato quella definizione. Vedo però che su Enrico Berlinguer abbiamo scritto le stesse cose, con termini differenti.
Il titolo è quello che ha letto perché mi sa che non ha visto il primo, se lo faccia raccontare.
Buona notte

9/9/2021 - 18:17

AUTORE:
democratico

"questo non è il nostro governo..."
"Infatti Funziona".

Con Salvini non c'è alcuna associazione, ne si parla male di Bettini. Si fanno invece analisi politiche degli ultimi 5 anni, con i quali si può non essere d'accordo. il resto, caro Francesco T. è un suo tentativo di screditare una valutazione politica attuale che Lei non condivide, pur senza una valutazione alternativa.

Berlinguer, dopo il golpe cileno, siamo nel 1973, riconobbe l'impossibilità di governare in contrasto con le alleanze occidentali (NATO) e (Trattati economici europei).
Gli anni politici seguenti 1974-75-76 videro una forte crescita elettorale del PCI... e le conseguenze di queste forte incremento politico-elettorale generarono i contrasti alla sinistra del PCI... e che sfociarono, da una parte allo scontro a sinistra (estremismo di sinistra), e dall'altra al proseguimento sanguinario della strategia della tensione(estremismo di destra, lo stragismo sui treni, piazza della Loggia...) per concludersi politicamente con il sequestro Moro e la strage di Bologna)
La perdita dei consensi fu la conseguenza dell'isolamento politico del PCI di Berlinguer, per arrivare alla sconfitta operaia nella manifestazione dei 40 mila della FIAT e l'abolizione della "scala mobile".
Il tentativo di Berlinguer di richiamare la Politica alla Questione Morale fu inascoltato. La Questione Morale esplose un decennio dopo con Mani Pulite, ma i gattopardi si erano già riciclati.

Non furono dunque per strane ragioni che non si realizzò il compromesso storico... ma perché intervennero fattori interni/esterni alla politica italiana ad ostacolarne i presupposti.
Un saluto.

9/9/2021 - 13:55

AUTORE:
Francesco T.

Penso che il suo intervento non tolga ne aggiunga niente a quello che ho scritto. La storia politica di Berlinguer è quella da me descritta, poi ognuno di noi si è fatto la sua idea se le scelte fatte al tempo era giuste i meno.
Su Craxi ci vide benissimo, difatti la storia poi ci ha detto che tipo di politico era.
Mancano le scuse per la foto assurda, tra l'altro manca anche il pezzo dove lo facevo notare, doverose. Censura o vergogna ?

Ndr, con il cell da sotto l'ombrellone ho sbagliato "ciccione"
Poi a casa senza sole negli occhi e con lo schermo grande del pc.ho tolto la rappresentante del Parmalat e....

9/9/2021 - 0:49

AUTORE:
BdB elettore IPV

Caro Francesco T, spero tu sia un giovanissimo e quello che riferisci su Enrico Berlinguer non lo ha vissuto dal vivo come me che ho tutte la tessere a firma di Enrico Berlinguer.
Enrico Berlinguer era il capo "assoluto" del PCI e nessuno di noi anche se della corrente migliorista con: Napolitano, Chiaromonte, Macaluso, Iotti, Lama, Bufalini; osava "scalare" il partito come permise di fare Pieluigi Bersani a Matteo Renzi e a quel tempo se un "sindaco di Fiorenza" avesse detto ad uno dei capi a vita del PCI a rifarsi da Togliatti: voglio scalare il partito con elezioni primarie e chi vince comanda; gli avrebbero detto: Badati di li, noi ci sa da fa'.
Ed infatti i capi dell'epoca PCI se ne andavano tutti "per coccolone" compreso Alessandro Natta che "dopo" disse: ritorno a fare il semplice frate, salvo poi quando si riprese un gocciolino voleva "ri/governare" il partito.

Amavo "la figura" Berlinguer, piansi alla sua scomparsa, partecipai al suo funerale a Roma e tenni il grade ritratto del suo funerale di Guttuso per tanti appeso in salotto.
Riavvolgendo il nastro della mia storia comunista ora vedrei chiaramente il "grande sbaglio" fatto dal mio "amato capo assoluto" che è ed era: aver "regalato" il giovane rivoluzionario Bettino Craxi alla DC di Andreotti, Fanfani, De Mita e poi di non aver preteso Lui la guida del "governo delle astensioni".
Bettino Craxi ha governato con il 14% di consensi suoi ed il resto li prestava la DC pur di governare come poi un partito del 2,05%, al Partito Repubblicano gli concessero il PdC.

Ritornando al capo occulto della "ditta" il sig. Bettini ed i suoi seguaci Bersani e Zingaretti hanno un solo obbiettivo; andare quanto prima alle elezioni politiche e perderle per poi stare "tanchilli-tanchilli" all'opposizione per 30/40 anni come ai tempi del PCI.
....dice: si otteneva di più stando all'opposizione che al governo!
Stiamo pagando salato quelle "gentili concessioni" fatte al PCI ed alla CGIL, il sindacato dei lavoratori che di detti lavoratori ne venivano messi 6 al posto di 3 negli uffici statali e specialmente nel Sud Italia, anche 16 al posto di 3 ed erano tutti voti per i partiti di governo; come aver concesso le pensioni dopo 19 anni 6 mesi ed 1 giorno "di lavoro" senza naturalmente escludere le gravidanze vere e le malattie false; per poi...poi andare ora in pensione a 70 anni e passa e quelle dei A19+M6+G1 sono da mezzo secolo in ferie a vita (pensione)
Con l'Italicum disse Bersani, noi si potrebbe anche perdere! Risposta del seg. PD Matteo Renzi: se si perde da loroli è giusto andare a casa ....
si è fatto tardi; fine del primo tempo .bona

8/9/2021 - 23:01

AUTORE:
Francesco T.

La disamina del sig. Carollo ha un paio di punti deboli : il primo parte dal titolo, si associa Bettini a Salvini ma si parla, male, solo del primo. Capisco che un esponente ( ?) o simpatizzante di IV possa vedere in malo modo la politica del PD, però dovrebbe spiegare il perché. Se è riferito al fatto di una presunta alleanza PD/ 5Stelle, è capibile, difatto IV ne sarebbe esclusa, se invece si riferisce ad una presunta superiorità politica da parte del partitino ( mi sia consentito ) di Renzi, beh qui c'è terreno, e tanto, su cui dibattere.
L'altro punto debole, nonché sbagliato, riguarda Enrico Berlinguer. Dire che il primo Berlinguer puntasse alla solidarietà nazionale vuol dire non sapere niente di Lui e ancor meno della storia del PCI.
Berlinguer fu eletto segretario generale del PCI nel "72, e le prime iniziative politiche puntarono ad allontanare il Partito da Mosca. Cosa che parzialmente riusci' con non pochi strascichi polemici. In quegli anni il PCI ottenne i maggiori successi elettorali, che durarono almeno fino al "77. Fu solo nel "78, con il rapimento Moro, che il PCI, e Berlinguer, aprirono alla solidarietà nazionale, sorreggendo dall'esterno il Governo Andreotti.
E fu questo l'inizio delle sconfitte elettorali e la perdita di consensi, in particolare tra i giovani. C'è da dire che negli anni precedenti ci furono i tentativi di Moro e Berlinguer di dar vita al famoso " compromesso storico ", cosa che per strane ragioni non vide mai la luce.
In conclusione sig. Carollo, parli di quello che sa, IV o giù di lì, ma lasci perdere la politica, se non le piace, del PD. Ma soprattutto lasci in pace la memoria di Enrico Berlinguer, semplicemente non ne sa niente.
Buona serata.