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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
....Ci siete? Proviamo ad aprire quella porta e ad incontrarci?
Mandateci un messaggio e noi organizzeremo un incontro.
Lettera Aperta da Parte di Palmiro Colognori e Serena Dilda; pres. ARCI e Coop Il Progresso Mig.

30/10/2021 - 12:46

C’è un’idea strana che aleggia su Migliarino, una sorta di profezia, a Migliarino non c’è niente e non succede niente.
Siamo sicuri che a Migliarino non ci sia nulla? Proviamo a fare un inventario.


C’è la società cooperativa Teatro del Popolo con i suoi locali e con le tante attività, alcune ospitate altre gestite.
C’è la polisportiva Migliarino calcio importante società a livello provinciale e regionale.
C’è il Migliarino  Volley fondata nel 1984, un’associazione sportiva che ha espanso la propria attività in modo eccellente.
Ci sono Le Dame di San Vincenzo, del Volontariato Vincenziano- AIC Italia, che opera nel territorio dal 1953 a favore delle persone fragili con visite domiciliari, distribuzioni generi alimentari e vestiario, accompagnamento  disabili, servizi in parrocchia.
C’è la Pubblica Assistenza, la sezione  di Migliarino, costituita nel primo dopoguerra, è presente sul territorio  sin dal lontano 1947. Ha rappresentato e rappresenta tuttora, un punto di riferimento importante per tutti coloro che hanno inteso promuovere e sviluppare la “cultura del volontariato e della solidarietà”. Svolge anche servizi di protezione civile e di antincendio.
C’è l’ASBUC con i suoi terreni e con il Polo sociosanitario che attualmente ospita un centro diurno per ragazzi e ragazze con disabilità.
C’è il circolo ARCI da sempre presidio importante per organizzare attività sociali e politiche volte alla solidarietà, alla pace e alla cultura dell’eguaglianza.
7 realtà associative, ma cosa vuol dire questo? Dietro ad ognuna di queste realtà ci sono persone che scelgono di mettersi a disposizione degli altri, che scelgono di fare qualcosa per la comunità. Le associazioni senza persone non esisterebbero e ne abbiamo visto il valore in questi 2 anni di pandemia. Stare insieme vuol dire costruire  un patrimonio di pensiero, attenzione, sensibilità, presenza, resistenza, disponibilità, vicinanza e possibilità.
Allora se c’è o non c’è qualcosa a migliarino, come in ogni altro posto, dipende fortemente da noi, dalla nostra scelta di impegnarci, di donare un po’ del proprio tempo e capacità alla costruzione di qualcosa per tutti.
 E arriviamo alla questione che ci ha spinto a scrivere questa lettera.
Noi non vogliamo che ci si accorga di essere presenti, quando si smette di esserci, vogliamo essere visibili per le cose che si fanno, perché c’è una comunità protagonista.
Una comunità protagonista si accorge di quello che c’è e contribuisce a farlo vivere, e si accorge di quello che è in difficoltà e reagisce per non farlo morire.
Ecco perché facciamo appello a tutte le persone che vogliono che la comunità di Migliarino viva e viva attraverso iniziative sociali, di condivisione, di convivialità.
C’è bisogno di tutti e di tutte le persone che vogliono far accadere cose per la comunità.
La solitudine produce stanchezza, frustrazione e rabbia, la condivisione invece, allarga lo sguardo, fa stare bene, produce benessere e benvivere, produce l’orgoglio dell’esserci e del fare insieme.
L’appello è quello di uscire dalla propria bolla social e di incontrarci di persona, provare a metterci a disposizione per non far morire le attività del Circolo Arci, ma per riappropriarci dei nostri spazi pubblici, per pensare iniziative di divertimento e di solidarietà, per riaccendere la voglia di fare ed essere una comunità protagonista.
Ci siete? Proviamo ad aprire quella porta e ad incontrarci?
Mandateci un messaggio e noi organizzeremo un incontro.
 
Serena 3281756611        
 Palmiro 3358023084
 
 
 

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