In questo nuovo articolo di Franco Gabbani le vicende storiche, incentrate tra la fine del '700 e l'inizio dell'800, travalicano i confini della Valdiserchio, come già accaduto in diverse occasioni, e d'Italia, espandendosi in Europa.E' la storia di un giovane costretto a seguire la carriera militare per problemi e ripicche amorose, con l'inevitabile nefasta conclusione, raccontata utilizzando le stesse parole dell'ussero, che ci danno uno spaccato di un'esistenza iniziata negli agi della famiglia gentilizia e terminata sui campi di battaglia
Giuseppe Viviani, detto Bepi, ha abitato per molto tempo a Marina. Si definiva infatti “un vecchio marinese”.
Abitava in una casa che guardava verso il mare, verso quella Piazza che ora è intitolata a lui.
Nello stesso caseggiato, cinquanta metri più in là, c'era anticamente un robivecchi che, a partire dal 1951, cedette il posto ai locali del Circolo Il Fortino.
Dunque quello di sabato 4 dicembre, al Fortino, può bene essere definito un ritorno a casa, quello di “ Bepi, Vita, fisime e batticuori di Giuseppe Viviani, pittore e arsellaio”, la piece teatrale di Marco Azzurrini e Francesco Bottai.
Marco Azzurrini, regista e attore dalla comicità sanguigna dei pisani d'antan, si incontra con la fantasia anche musicale di Francesco Bottai, che ci regala alcuni brani originali e inediti, scritti per questo spettacolo.
L'evento fa parte della stagione del Fortino intitolata “La ragione insidiata”; la follia che si addebita a Viviani è quella di un eccesso di normalità, quella di un artista straordinario, di livello mondiale, che non volle mai (o quai mai) spostarsi da Marina e allontanarsi dalla sua ripaiola, preferendola di gran lunga alla frequentazione degli eventi mondani che gli proponevano.
Lo spettacolo costa 5 euro, è abbinato ad una cena di pesce,
Per prenotare 050 36195, green pass obbligatorio.
Tessera arci richiesta..