Nei giorni 26-27-28 aprile verranno presentati manufatti in seta dipinta: Kimoni, stole e opere pittoriche tutte legate a temi pucciniani , alcune già esposte alla Fondazione Puccini Festival.Lo storico Caffè di Simo, un luogo iconico nel cuore di Lucca in via Fillungo riapre, per tre mesi, dopo una decennale chiusura, nel fine settimana per ospitare eventi, conferenze, incontri per il Centenario di Puccini.
L’opinione del giorno
Uomini soli …
Ci sono diverse cose che uniscono Letta e Conte, tutte legate da una campanella.
Io ho visto negli anni tante cose nella politica, la sola parola “ politica” implica un universo di cose, alcune le vedi, altre le percepisci, altre trovano logica nel tempo, nel bene e nel male.
Ma personaggi di così bassa levatura mai.
Entrambi l’unica forza che hanno viene dall’odio profondo che hanno per Matteo Renzi, ed è il motivo dei posti che attualmente occupano.
Uno è stato richiamato dalla Francia proprio perché incarnava e incarna quel rancore profondo che trova casa in un certo pd da tanto tempo e che nonostante tanti sforzi, non riesce a fermare quel vento fiorentino che si sentono sempre addosso. Poco importa se si minano le basi di quello che era il più grande partito della sinistra, poco importa se il tempo e in tanti modi gli eventi finiscono per dare ragione alla visione d’insieme della politica che Matteo Renzi ha sempre avuto e ha, importa cercare di isolarlo, magari con un “ cordone sanitario attorno” pensiero aberrante, come l’altro “ Renzi esiste e va eliminato” , quello che importa è attaccare Renzi, Letta ultima risorsa per provarci, nonostante alle recenti amministrative Italia Viva abbia dato una buona mano a quella sinistra tanto persa nel suo odio, Letta stesso ne ha beneficiato a Siena, ma lo ha dimenticato nel momento stesso in cui gli chiedeva i voti. Oggi si vede e si sente solo Letta, gli altri stanno dietro il sipario a vedere come va , dentro al pd, spifferi e correnti sono sospesi fra terra e cielo in attesa degli eventi, persino i riformisti muti, vige la regola del silenzio, che siamo in democrazia eh …!
Conte, sinceramente tracciare un profilo al personaggio non è semplice, per un solo motivo, quello che diceva ieri non è quello che dice oggi e non sarà quello che dirà domani, non è un politico, ma è e rimane un professore di diritto (?) tolto dalla sua cattedra e messo in un posto che certamente non gli era su misura o se lo era è stata un’immagine apparente che ha avuto vita solo con la regia sapiente di Casalino, Conte, un uomo vissuto sotto i riflettori per qualche anno e che oggi non può più farne a meno, difficile comprendere cosa vuole, dove vuole andare che fare per riaccendere quelle luci. Si dice leader del movimento, ma non ha il movimento dietro di lui, ma una forza che lontana da quei voti del 2018, si sta frammentando, sgretolando, quella forza dell’antipolitica che oggi si sta integrando nella politica abiurando un giorno sì e uno anche tutte le ragioni per cui era nata.
Il legame Letta-Conte, appare il sodalizio di due personaggi uniti solo da una campanella che Matteo Renzi ha tolto ad entrambi, e a colazione, pranzo, cena, si nutrono ancora di rancore crescente, che non fa bene ai e mettiamola pure così , rispettivi partiti, ne al paese.
Astenersi su una votazione su un metodo di indagine che ha ignorato la costituzione, bay passato tutta la letteratura giuridica, sconfessato per ben quattro volte dalla cassazione è gravissimo !
Poi Conte che apertamente dice “ in parlamento voterò contro Renzi” voterai contro Renzi ? E che c’entra Renzi, si chiede di votare una palese distorsione di regole democratiche e legislative, e lo dice un avvocato, e dove si è laureato? Se non sa per cosa si vota evidentemente il parlamento davvero non era il suo posto.
Alla fine mi rimane tanta amarezza, spinti da tanti , ciascuno con le loro ragioni, che sono tutto fuorché buona politica per un paese, sono in fondo uomini soli e davvero è molto triste, non valgono nemmeno che ci si arrabbi.