none_o


L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . quanto ad essere informato, sicuramente lo sono .....
Lei non è "abbastanzina informato" si informi chi .....
. . . è che Macron vuole Lagarde a capo della commissione .....
"250 giorni dall’apertura del Giubileo 2025: le .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
Pontasserchio
Teatro Rossini: “Seconda possibilità” con Daniela Bertini e Valdo Mori

25/5/2022 - 17:11


Dopo il successo del debutto, la replica alla presenza della scuola media dell’Istituto comprensivo Gereschi di Pontasserchio.

Di cosa stiamo parlando?

Dello spettacolo teatrale organizzato dalla Associazione il Gabbiano, con Antitesi Teatro Circo e Stazione Leopolda che ha visto in scena l’attrice Daniela Bertini e l’attore Valdo Mori, con la partecipazione delle pugilistiche “C.Bartolomei e Villafranchese” con gli allievi pugili Anna Neri e Pietro Amir Abdel Hah, prossimo ad un incontro importante a Pontassieve e la collaborazione di Marcello Bartolomei maestro benemerito del pugilato.

Tratto dall’omonimo libro di Annachiara Giordani  “Seconda possibilità” ha come filo conduttore il bullismo e l’emarginazione sociale che trae linfa da intollerabili discriminazioni. 

Prima dell’inizio della commedia ha preso la parola la Vice Sindaco Lucia Scatena del Comune di San Giuliano Terme in qualità di assessore alla Cultura e Legalità.

Ha tenuto a precisare: “ parlare di tematiche come il bullismo, ma anche dei femminicidi sempre più numerosi, ci deve far riflettere su quello che sono le intolleranze verso l’altro o l’altra; il confronto di oggi così diretto incoraggia ad uscire allo scoperto senza la paura di sentirsi diversi. Ognuno di noi è unico, la nostra unicità è la nostra forza”

Questi sono stati gli obiettivi del testo teatrale per la regia di Cristina Sarti. La scenografia all’apertura del sipario è un ring e da lì si snoderanno tutti i dialoghi della brava Daniela Bertini e dell’esperto Valdo Mori.

Le storie sono quelle di Luciano Sordini (Mori) maestro di pugilato e di Chiara (Bertini) una ragazza che aveva dovuto subire le angherie della gente per il suo eccessivo peso ( quanta rabbia nelle sue parole di quando non si voleva far vedere perché la bilancia denunciava un peso a tre cifre).

Apparentemente le storie dei due protagonisti sembrano scorrere in parallelo senza mai incontrarsi ma il filo conduttore che li tiene insieme è lo sport. Sordini aveva voluto fare sin da piccolo il pugile ma le circostanze non glielo avevano permesso.

Nato in una famiglia complicata aveva subito nella sua adoloscenza la galera per le cattive compagnie che frequentava.

Chiara si ritrova in quella palestra quasi per caso e i colpi con i guantoni al sacco le servono per ragionare e scaricare la tensione. Qui conosce Sordini che era finalmente riuscito ad essere pugile ed ottenere vittorie di rilievo.

Il suo ruolo è anche aiutare i ragazzi, spesso con varie problematiche, a ritrovare uno spazio legale nella società. Il fine è dare loro una opportunità che è quella che Sordini ha già trovato e che Chiara cerca di conquistare.

Intenso il monologo di Bertini quando con disappunto racconta l’irruzione della polizia alla palestra per cercare sostanze stupefacenti nascoste da Felice uno dei ragazzi che frequentano la palestra e che Sordini stava cercando di recuperare senza successo.

Nel pugilato i pugni, che fanno male, vengono spesso metabolizzati e psicologicamente possono diventare carezze mentali.  In un confronto con il maestro di pugilato, Chiara si chiede se  l’amore, quello vero quello non corrotto, possa esistere.

Poi volgendo lo sguardo verso il pubblico esclama che l’amore è quello che sa metterti in gioco, che ama il rischio, un amore che sia passeggiare, fare l’amore, che abbia l’impeto di un incontro di pugilato ma anche la grazia di un balletto classico, un amore fluido, che non abbia paura e che non crei paure.

Poi rivolgendosi al maestro chiede ”ma esiste un amore così?”

Il maestro Sordini le risponde ”esiste una vita Chiara, dipende dall’impegno che ci metti, ci saranno incidenti di percorso ma se l’avrai vissuta intensamente sarà comunque bella”.

Continua dicendo” Penso a quando tutti mi salutavano solo perché avevano paura di me o a quando non mi volevano dare il brevetto di istruttore perché ero un pregiudicato.

Ma io sono stato più duro, ho lottato sono cambiato, ho ottenuto il mio brevetto e sono riuscito a riscattarmi e ora sono l’uomo che volevo…. tutti mi chiamano maestro”.

 

Si avverte in queste parole che la vita non va sprecata e se cadi devi avere la voglia di ripartire perché come dice Chiara prima della chiusura del sipario, c’è per tutti e per tutte una seconda possibilità. Applausi dal giovanissimo pubblico presente rimasto in silenzio a testimonianza dell’attenzione  su un argomento che tocca la sensibilità di ognuno di noi.


A sipario chiuso  un incontro dal palco, guidato da Martina Favilla direttore artistico del Teatro Rossini,  per approfondire l’argomento con la partecipazione di  Mariarosa Cranchi del progetto sociale “La Zattera”, sportello d’ascolto nelle scuole.

Ha personalizzato il suo intervento per dire che anche lei nell’adoloscenza ha subito il bullismo per la sua “bassezza” perché glielo facevano notare per prenderla in giro, ma lei ha convertito “la bassezza” mettendo a disposizione la sua professionalità e la capacità di dare utili consigli a chi chiede aiuto.

Ha continuato asserendo ” c’è difficoltà a parlare del proprio disagio perché spesso c’è indifferenza o peggio derisione dell’altro anche generica. Ora ha preso forza il cyberbullismo che è una manifestazione telematica senza limiti di diffusione.” Presenti tutti gli altri attori e collaboratori e la vice sindaco Scatena.
Molte domande dai ragazzi e le ragazze della “secondaria di primo grado” Fermi che hanno dimostrato interesse incuriositi anche dall’intervento del maestro Bartolomei che ha detto che si può parlare dello sport e in questo caso del pugilato come strumento per ritrovare se stessi e allotanare l’emarginazione sociale, una specie di boxe therapy.


Uno spettacolo che fa riflettere e offre le linee guida per aiutare quei ragazzi e ragazze che si trovano chiusi in una gabbia costruita su misura da una società che preferisce conformarsi ai canoni tradizionali, che con pregiudizio si impone con atteggiamenti ingiusti verso gli altri invece di accettare e vedere come valore aggiunto la  personalità che ognuno di noi esprime.

Fonte: Marlo Puccetti
+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri