E' davvero con grandissimo piacere che pubblico il profilo di questa settimana, uscito come sempre dalla penna di Stefano Benedetti, ma con un valore in più.Quello delle storie compiute, che nascono in quel passato che abbiamo preso come riferimento, ma che arriva fino ai giorni nostri, dando completezza alle vite e alle vicende dei personaggi che vengono ricordati. Ancora di più quando si racconta la storia di un emigrante, quale che ne sia il motivo all'origine. Mi unisco perciò a quanto scrive Stefano, dedicando questo articolo all'amico Leo Gargi
Vi porto con me.
Foto scuola elementare Cambini di Pisa.
Questa foto ritrae le alunne della seconda classe elementare della scuola elementare Cambini di Pisa sita in Lungarno Gambacorti nell’anno scolastico 1947/1948.
La mia famiglia era “sfollata” come si diceva, in via sant’Antonio e dividevamo l’appartamento con un’altra famiglia come usava allora perché a Pisa tante case erano state bombardate dagli Alleati.
La scuola era vicina a casa e ci andavo a piedi, da sola, un po’impaurita perché dovevo passare davanti alle macerie di una casa e per metterci paura alcuni bambini ci avevano detto che sotto ci potevano essere ancora dei morti.
Noi vivevamo del piccolo ma fisso stipendio di mio padre dipendente dal Ministero delle Poste e Telecomunicazioni. Mio padre ha sempre amato le fotografie e mi dette i soldi per comprare questa piccola foto che ancora gira per casa mia. Chissà se anche le altre bambine la poterono comprare? Alcune come si vede non avevano il grembiulino e se ne dispiacevano, alcune all’intervallo non avevano portata la merenda. Differenze. Poi negli anni ’50 una grande ripresa.
Utilizzo la Voce del Serchio per fare andare in giro questa foto in cui magari si potrà riconoscere una nonna, una vicina di casa, donne oggi di circa 80 anni. Io sono la prima in basso a destra.
Matilde Baroni