none_o


L'analisi del nuovo articolo di Franco Gabbani si sposta questa volta nel mondo di un associazionismo antesignano, le confraternite, necessarie per togliere dall'isolamento e dal mutismo le popolazioni delle campagne, anche se basate esclusivamente sui pricipi della religione.

E d'altra parte, le confraternite, sia pur "laiche", erano sottoposte alla guida del parroco.Sono state comunque i primi strumenti non solo di carità per i più bisognosi, ma soprattutto le prime esperienze di protezione sociale verso contadini ed operai.

Il fu presidente Biden lascia la carica e fa un bel .....
E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
di - Maestra Antonella
none_a
Arabia Saudita
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
Dalla pagina di Elena Giordano
none_a
Circolo ARCI Migliarino
none_a
Cooperativa Teatro del Popolo Migliarino
none_a
Calcinaia, 13 dicembre
none_a
Vicopisano, 15 dicembre
none_a
Pisa, 11 dicembre
none_a
Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di Valerio Salviani
Putin, la ritirata da Kherson costa cara: ora l'elite russa lo vuole morto. Dugin lo attacca pubblicamente

12/11/2022 - 12:48

Putin, la ritirata da Kherson costa cara: ora l'elite russa lo vuole morto. Dugin lo attacca pubblicamente: «Va rovesciato»
© Redazione


Il re è nudo. La ritirata delle truppe russe da Kherson ha aperto una nuova fase della guerra in Ucraina. Vladimir Putin, ormai isolato dal resto del mondo (resiste solo Xi Jinping), non è mai stato così in difficoltà. E adesso i nemici se li ritrova anche in casa.

L'ultima umiliazione non è andata giù agli uomini del potere russo, che chiedono la sua testa. Il mormorio nei corridoi del Cremlino si è fatto insistente, nessuno guarda più lo zar con lo stesso timore e lo stesso rispetto di prima. 

L'attacco di Dugin su Telegram
Ha fatto rumore l'attacco di Aleksandr Dugin, neonazista soprannominato "Il cervello di Putin", che ha paragonato la sorte del presidente al «re della pioggia», sacrificato se non riesce a «salvare il suo popolo». Un messaggio chiaro, che è fomentato da gran parte dell'elite russa: «Putin va rovesciato».

Dugin, che ha perso la figlia in un attentato avvenuto a Mosca durante la guerra (che per l'intelligence americana è stato opera di Kiev), è sempre stato uno degli uomini di riferimento per Putin. Per questo adesso le sue parole - pubblicate su Telegram e poi rimosse - tengono lo zar in ansia. «Chi non è arrabbiato per la perdita di Kherson non è un vero russo», ha scritto Dugin.





+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

29/11/2022 - 18:38

AUTORE:
Oss 1

...allora dillo prima.

29/11/2022 - 18:33

AUTORE:
franchino

...sapientone. Era per dirti che spesso gli eserciti si ritirano per colpire meglio. E da quello che vedo alla tua televisione sta sucedendo questo. Ti è chiaro ora, tuttologo ?

29/11/2022 - 18:07

AUTORE:
Osservatore 1

Alla mia televisione ho visto cosa succede li e prima che ci fossero le TV si sentiva dire che quando un esercito si ritira, avvelenano i pozzi e li oltre seminare mine, lanciano missili sui liberatori ed il popolo che si è fatto liberare dalla loro tirannia.
Ti è chiaro ora?

29/11/2022 - 17:28

AUTORE:
franchino

I russi si sono ritirati, gli ucraini sono scappati. Praticamente è una città fantasma...

29/11/2022 - 14:48

AUTORE:
GIORGIO50

Nella nostra società narcisistica in cui si è persa la sensibilità empatica, l’altro è visto come mezzo e non come fine. In assenza della divinità cioè della coscienza del nostra specificità, del senso del nostro essere discesi su questa terra, l’unico interesse è quello di dominare di meccanicizzare e necrofilizzare l’altro per renderlo funzionale ai nostri bisogni. Questo presuppone la perdita in ogni uomo della consapevolezza della sua natura divina e quindi del suo potere creativo che lo renderebbe pago di se, tanto da annullare ogni bisogno egoico. Invece la sua natura è incorniciata da altri paradigmi ossia da credenze coincidenti con quei luoghi comuni che accecano l’uomo imponendogli di escludere dal suo orizzonte una esperienza diretta della divinità e che creano proprio in ragione di ciò quel senso di insoddisfazione esistenziale che è la formula corrosiva della esperienza umana del nostro mondo.!!! GIORGIO50