Tifosi, delinquenti, semplici sprovveduti? Molti giovani manifestano il livello del loro disagio personale sfogando con atti violenti (e razzisti) il loro malessere, fuori e dentro gli stadi. Un ultimo episodio un paio di domeniche fa ad Arezzo, eclatante per la dinamica, ma epilogo di tanti altri piccoli episodi molto significativi, non ultimo quello di Pagani.
2° incontro con: La guarigione del corpo.
Una poesia di Daniela Testa
Circolo Arci e Cooperativa Teatro del Popolo, da oltre un anno stanno cercando soluzioni efficaci per contrastare la crisi legata alla gestione del bar del Circolo Arci, crisi divenuta più importante dopo il covid.
Come evidenziato in una lettera a nome di un gruppo di cittadini preoccupato per la chiusura del Circolo, questo spazio storicamente ha rappresentato un presidio attivo e dinamico per la socialità, la cultura, la politica e a disposizione della comunità per eventi, cene sociali e iniziative di vario genere.
Un luogo importante, un luogo per tutti e di tutti, che ha bisogno dell'attenzione, dell'impegno e della partecipazione di tutti per restare vivo, aperto e a disposizione della comunità.
Un dialogo e una ricerca di iniziative per resistere alla crisi che ha visto impegnati da oltre un anno il Consiglio del Circolo e della Cooperativa, il gruppo storico dei soci Arci, un gruppo di donne di paese e l'Amministrazione Comunale.
In questi giorni il Consiglio di Arci ha deciso di riaprire e riprendere alcune iniziative del Circolo, il burraco del venerdì e l'accensione dell'albero di natale con l'aiuto del gruppo delle donne di paese, l'apertura è assicurata con l'impegno attivo del consiglio di Arci.
L'avviso della ricerca di un gestore, con la speranza di ricevere risposte, rappresenta la possibilità di una ripartenza, tutta da costruire, ma insieme ce la possiamo fare.
Chiunque legga è pregato di diffondere la notizia tra i propri contatti, allargando i cerchi di questo sasso buttato nell'acqua che speriamo produca dei frutti per tutti.