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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
Editoriale di
Christian Rocca
La battaglia giusta

17/1/2023 - 10:42

La battaglia giusta

Siamo nei guai, meglio concentrarsi sulla salvezza dell’Ucraina (sarà anche la nostra)
Meloni non sa governare, il Pd è finito, la Cgil suona l’inno sovietico, l’America per fortuna ha Biden ma i successori sono spaventosi. L’unica sfida ideale, civile e purtroppo anche militare per cui vale la pena vivere è quella di aiutare il popolo ucraino a sconfiggere il suprematismo nazista dei russi.

Diamoci una mossa, sul serio


Giorgia Meloni è inadeguata a governare l’Italia, si è circondata di una squadra di saltimbanchi con cui però, grazie alla complicità dei media e all’inconsistenza degli avversari, riesce comunque a dominare il discorso pubblico intorno a temi da asilo infantile, tipo il Pos, le accise e Dante padre fondatore della destra. 

Il Partito democratico perde consensi al ritmo di un punto percentuale a sondaggio, proprio nel momento di massima mobilitazione sul territorio e di maggiore esposizione mediatica, mentre i leader o presunti tali della cosiddetta ditta sono ormai consapevoli che la pacchia sia finita e che sia inevitabile un declino come quello dei socialisti francesi o, peggio ancora, un destino da portatori d’acqua dei populisti di Giuseppe Conte e Marco Travaglio (per decenza, meglio non soffermarsi sull’inno sovietico oscenamente suonato in chiusura di un raduno della Cgil).

I liberal democratici ancora non ci sono, anche se sabato Carlo Calenda ha finalmente delineato la roadmap della nascita del nuovo partito, tra marzo e settembre, spiegando pannellianamente ai liberali tutti d’un pezzo di smetterla di rompere i coglioni sul grado di purezza liberale degli interlocutori da coinvolgere nel progetto e sull’intransigenza ideologica che nei casi più estremi finisce per dare ragione ai picchiatelli no vax e no green pass (Più Europa è un caso a parte, forse disperato: in Lombardia sta con Majorino e i Cinquestelle e al massimo parla di lista elettorale comune alle Europee del 2024, non di partito unitario. Auguri). 

L’America e il mondo libero possono contare sulla barra dritta tenuta dal vecchio e malandato Joe Biden, sia fatto santo subito, il quale però guida un partito più frastornato dell’omologo italiano dalle politiche identitarie e adesso affronta una Camera dei rappresentanti guidata da repubblicani così fulminati da sembrare usciti da una trasmissione di Retequattro o da una pagina della Verità (senza contare il golpista e truffatore Donald Trump, inspiegabilmente ancora a piede libero e in testa ai sondaggi delle primarie repubblicane). 

In Italia e nel mondo, il quadro non è promettente, mentre non si conoscono ancora gli effetti dei tentativi americani di preservare il dominio tecnologico e militare degli Stati Uniti con enormi investimenti pubblici e con misure protezionistiche volte a evitare una pericolosa dipendenza dalla Cina, mentre le previsioni di Goldman Sachs raccontano che entro il 2050 l’India e l’Indonesia saranno la terza e la quarta economia del mondo, e poi toccherà anche alla Nigeria e al Pakistan, al momento non esattamente paesi amici dell’Occidente. 
Qualcosa gli americani si dovranno inventare, ma nel futuro non sembrano esserci leader politici all’altezza del compito. Il governatore della Florida Ron De Santis potrebbe addirittura essere peggio di Trump, perché la pensa allo stesso modo dell’ex presidente defenestrato a furor di popolo dalla Casa Bianca ma è più preparato e intelligente, e anche meno cialtrone: insomma, se dovesse organizzare un golpe è probabile che riuscirebbe a realizzarlo, al contrario di Trump. Non si vedono all’orizzonte nemmeno leader d’industria adulti, a meno di non considerare tali gli oligarchi anarchici e bamboccioni della Silicon Valley. 

In questo contesto, nel mondo occidentale l’unica battaglia ideale, civile e purtroppo anche militare per cui vale la pena di vivere è la difesa del favoloso popolo e dello stato ucraino, ancora sotto l’indiscriminato attacco dei criminali di guerra e dei terroristi russi. Sono solo gli ucraini a dare un senso a questi tempi impazziti. 
L’Italia, l’Europa, l’America, il mondo libero dovrebbero concentrarsi su di loro, senza farsi distrarre da altro, per fermare la Russia, definirla formalmente uno stato terrorista, cacciarla dai consessi internazionali, chiudere le ambasciate che disseminano fake news, bloccare i visti turistici, aumentare al massimo le sanzioni e proteggere gli ucraini ancor più di quanto sia stato fatto finora, inviando a Kyjiv sistemi anti missili adeguati a respingere gli attacchi nazisti di Mosca e in numero sufficiente ad evitare le stragi civili come l’ultima a Dnipro che ha fatto almeno trentacinque vittime. E per fornire a un popolo di straordinaria civiltà e compostezza come quello ucraino, impegnato a difendere coraggiosamente la sua libertà ma anche la nostra, anche carri armati, generatori di corrente, denaro, sostegno politico e tutto quello che gli serve per rimandare a casa gli invasori imperialisti e, soprattutto, per sempre. 





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18/1/2023 - 11:34

AUTORE:
Lettore VdS

...sei come gli americani credinciani della foto n°2.
...in seguito spero tu guarisca come è successo a me giovane comunista credinciano che nel /61 tifavo Crusciov quando eresse il muro di Berlino contro il mondo liberale e contro Kennedy.
Se posso consigliarti una buona medicina per guarire prima: vedi l'intervista di Bruno Vespa nell'ufficio di Zelensky su rai replay è stata trasmessa il 17/1/23 E' un intervista illuminante per la pace mondiale che se non fermato in Ucraina, il "macellaio" Vladimir Putin invadendo a suo tempo la Polonia e gli ex stati appartenenti al patto di Varsavia scatenerebbe la terza ed ultima guerra mondiale.


nb: tieni conto che sono ferratissimo sulle questioni politiche-mondiali, europee, nazionali, regionali, provinciali, comunali ed autoctone strada per strada, piazza per piazza ed infine piove e sono in ferie a vita; quindi...

Vedi tutto il tramestio putiniano anche fra i nostri politici: con Savoini e Salvini sulla Piazza Rossa con le magliette putiniane, poi fatte ingoiare a Salvini dal ministro polacco.
Vedi Giuseppe Conte che invita a nostre spese 100 militari russi che in era covid scorrazzavano per mezza Italia per cosa?
Vedi Berlusconi che riceve doni natalizi dal "macellaio" ma è costretto a portare avanti l'agenda Draghi sostenuta da Crosetto.

"Luilà" sperava in Tramp, Bolsonaro che poi han perso e chi ha vinto come in Italia e Polonia anche se di destra sono fermamente convinti a non farsi trascinare nel baratro degli imperi sovranisti guerrafondai.
La Polonia da subito, visto che la guerra lampo per assassinare Zelensky non è riuscita allo "zar" dette subito ospitalità a 3 milioni di ucraini non combattenti ed anche da li si vide che la Polonia come i paesi nordici potevano essere il secondo morso dell'orso russo.
Chi chiedeva trattative e pace ed era un altolocato russo, si è ritrovato spiaccicato fuor di finestra, sugli scogli ed anche Roman Abramovic che fece parte dei primi tavoli di trattativa congiunti ed essendo trattativista convinto (anche per affari suoi con l'occidente): prese un gran raffreddore da polonio annacquato e...

Vacci lei a trattare la pace e la pace non è mai avvenuta sotto le bombe incendiarie, a grappolo, con droni armati che girano sulle teste degli aggrediti e mentre si caricano navi e bombardieri con missili.
Tieni conto che quel popolo fa da barriera per non far arrivare a Lisbona (Oceano Atlantico) i milioni di soldati che il sig. Roberto ha contato in Russia e detti pronti a fare un deserto per poi chiamarlo pace.
Slava Ucraina (Gloria Ucraina).

18/1/2023 - 11:11

AUTORE:
Roberto

Caro Lettore VdS tu mi giudichi un amante e amico di Putin ma ti sbagli di grosso, io sono un amante della pace e soffro a vedere quei bimbi morti sopo i bombardamneti dei russi. Proprio per questo mi domando quando si comincerà a parlare di pace, quando anche Zelensky smetterà di chiedere sempre nuove armi e deciderà di sedere a un tavolo di trattativa. Ogni contesa può essere affrontata a livello diplomatico e non necessariamente in un conflitto ci deve essere chi vince e chi perde. Ci possono essere soluzioni condivise dove ognuno cede qualcosa in cambio di altro, ci sono esempi nella storia. Finche i due contendenti, anche se con ben diversa responsabilità che io ammetto, pretendono entrambi la stessa cosa non ci potrà essere pace, non ci potrà essere treguea, ci saranno invece sicuramente altri morti. I giudizi poi sull'intera vicenda, sul ruolo assente dell'Europa e su quello interessato dell'America ognuno ha le sue idee e non vanno demonizzate ma rispettate, perchè ogni giudizio rimane personale e in una democrazia ognuno ha il diritto di esprimerlo.

17/1/2023 - 21:53

AUTORE:
Cittadino

...non è Donald Trump che firmò il disimpegno americano nei confronti dei Mujaheddin afgani condannando quel popolo al buio della ragione.
L'America come la Francia, la Germania, l'Italia non lasceranno che l'orso russo sottometta chi si è liberato nell'/89.

17/1/2023 - 18:12

AUTORE:
Marino

Non so se corrisponde a realtà i 5 milioni di uomini pronti alla guerra di putin ma credo che la guerra finirà quando Biden, soddisfatto, comincerà a dire a Zelensky che il più è fatto e bisognerà cominciare a fare una trattativa.

17/1/2023 - 14:08

AUTORE:
Lettore VdS

Ecco, ci siamo arrivati a quello che ironicamente si diceva.
Anche il ladro tiene famiglia e se tutti i giorni viene fermato per vuotare il sacco della refurtiva, cosa porta da mangiare ai suoi figlioli piccini?
He si, ormai si erano abituati a prelevare dal sacco oltre al pane e cacio, anche calzerotti, scarpe e un pò di soldi per quaderni e libri per avere una vita "normale".

Abbiamo visto all'Assemblea generale delle Nazioni Unite votare a stragrande maggioranza contro l'aggressione della Federazione russa al libero popolo ucraino.

Lo abbiamo visto anche alla radio che i sostenitori di Vladimir Putin sono in primis dittatori sanguinari che uccidono giovani donne con i capelli al vento e impiccano altri giovani che chiedono libertà.

I teocratici iraniani riforniscono armi di distruzione alla federazione russa che dopo quasi un anno di ininterrotti bombardamenti su suolo altrui, ora sono agli sgoccioli di missili; anche perchè Cina ed India che si astennero nella condanna di aggressione non sono poi così coglioni da fornire armi di distruzione di massa e poi ricevere dal mondo libero sanzioni che li riporterebbe alla fame e carestie dei tempi andati.

E dalla sua (il macellaio) come lo chiamarono il ministro Di Maio e Biden, ha solo Lucascenko, Di Battista, Orsini ed il fantomatico "Roberto" nome certamente di fantasia perchè con quel che ha scritto bisognerebbe stesse attento, non a toccanne ma a perdere il 103% di amicizie paesane come succedeva a quei pochi fascisti che facevan la spia ai tedeschi dove erano nascosti i nostri partigiani o uomini da deportare in Germania.

La "cosa" dopo undici mesi si fa seria e le 25mila tonnellate di bombe atomiche che spesso per interposta persona ci fate bau-bau...e 25 milioni di soldati contro 8 miliardi che siamo (anche se 1,5miliardi son neutri).
Poi verrei vedere quanti ricchi indiani che comprano le nostre acciaierie e cinesi padroni delle squadre di calcio appartenute ai Moratti ed ai Berlusconi se son neutrali alla minaccia di fine del mondo.

Per concludere: io sto con la Repubblica italiana nata dalla Resistenza al nazifascismo; con Mattarella, Draghi, Meloni, Calenda Letta, ed altri nel mondo.
...e tu? Di Battista? me cojoni.

17/1/2023 - 11:27

AUTORE:
Roberto

Non so dove si scovano questi articoli riportati sul giornale sempre con la stessa visione: Terzo Polo e guerra. Stavolta anche gli USA, i principali responsabili non solo della guerra (almeno per omissione) e soprattutto per il suo proseguimento con i seguenti vantaggi: indebolimento militare della Russia, distacco del paese dall'Europa, soldi alle industrie americane di armi, forniture di gas liquido americano a prezzi aumentati.
Di tutto questo nemmeno una parola.
Sconfiggere la Russia: come si fa a pensare ad una cosa del genere quando questa ha la capacità di mobilitare 5 milioni di soldati e, in caso di rischio serio, passare ad un economi adi guerra con la mobilitazione di 25 milioni di soldati.
Invece di pensare ad una impossibile vittoria ucraina queste menti illuminate (compreso chi le segue) dovrebbe veramente cominciare a pensare a come farla finire risparmiando le migliaia di vittime, ucraine anche civili e russe, che ancora arriveranno.