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L'articolo di oggi non poteva non far riferimento alla festa del SS. Crocifisso che Pontasserchio si appresta a celebrare, il 28 aprile.Da quella ricorrenza è nata la Fiera del 28, che poi da diversi anni si è trasformata in Agrifiera, pronta ad essere inaugurata il 19 aprile per aprire i battenti sabato 20.La vicenda che viene narrata, con il riferimento al miracolo del SS. Crocifisso, riguarda la diatriba sorta tra parroci per il possesso di una campana alla fine del '700, originata dalla "dismissione" delle due vecchie chiese di Vecchializia. 

. . . anche sommando Pd, 5Stelle, Azione, Iv, Avs .....
In Basilicata se il centro sinistra avesse optato per .....
. . . presto presto. Io ho capito che arrampicarsi .....
I democristiani veri e finti che si vorrebbero definire .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Gavia
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di Michelle Rose Reardon a cura di Giampiero Mazzini
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di Mollica's
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Di Siciliainprogress
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Colori u n altra rosa
Una altra primavera
Per ringraziarti amore
Compagna di una vita
Un fiore dal Cielo

Aspetto ogni sera
I l tuo ritorno a casa
Per .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
MANIFESTO PER IL NUOVO PD ITALIA 2030
Assemblea Costituente del Nuovo Partito Democratico 21 Gennaio 2023

21/1/2023 - 9:18


Assemblea Costituente del Nuovo Partito Democratico 21 Gennaio 2023

 

2 MANIFESTO PER IL NUOVO PD ITALIA 2030

 

Assemblea Costituente del Nuovo Partito Democratico 21 Gennaio 2023 Un nuovo PD per promuovere lo sviluppo sostenibile, lottare contro tutte le disuguaglianze e difendere e rafforzare la democrazia Noi crediamo che la forza di un Paese stia nella forza dei suoi legami sociali. Questo è per noi il senso profondo della democrazia: un orizzonte di emancipazione e di libertà. Una promessa di giustizia sociale, inclusione e uguaglianza da realizzare attraverso un impegno collettivo. Per noi disuguaglianze, povertà, discriminazioni e marginalità sociali sono il più grande impedimento a ogni forma di coinvolgimento collettivo e di emancipazione, perché rendono di fatto impossibile essere e sentirsi parte di una comunità. Stato ed enti locali hanno un compito primario e una responsabilità costituzionale nella lotta alle disuguaglianze: l’articolo 3 della nostra Costituzione infatti enuncia l’uguaglianza dei cittadini e richiama il ruolo attivo della Repubblica nella rimozione di tutti gli ostacoli che impediscono lo sviluppo della persona. È quindi solo tramite il pieno riconoscimento di diritti sociali e diritti civili, da considerare come inscindibili, che possiamo garantire a tutte e tutti la possibilità di essere protagonisti della nostra democrazia e del proprio futuro. Il nostro impegno per rafforzare i legami sociali e con essi la democrazia e le sue istituzioni ci richiama al compito di difendere la Costituzione, di valorizzare la cultura antifascista da cui nasce e di impegnarci per una sua compiuta applicazione. Siamo convinti che per riconoscere e tutelare i diritti fondamentali e garantire a tutte e tutti un’esistenza libera e dignitosa sia necessario un cambio di paradigma. Crediamo nel valore di un approccio integrato, fondato sulle tre dimensioni della sostenibilità: economica, sociale e ambientale. Non può esistere una crescita duratura senza la lotta alle disuguaglianze ed è miope e ingiusto scaricare sulle future generazioni i costi ambientali e sociali dell’attuale modello di sviluppo. Il nostro sistema socio-economico deve sostenere, non ostacolare, il raggiungimento degli obiettivi di giustizia sociale, inclusione, parità di genere, uguaglianza di fatto, coesione territoriale e sostenibilità ambientale. Un’economia dinamica e un welfare inclusivo sono fattori di sviluppo fondamentali e inscindibili, entrambi necessari per generare benessere condiviso, combattere la piaga della disoccupazione e garantire pari opportunità a tutte e tutti. Lavoro, istruzione e sanità pubblica sono i pilastri di un modello sociale che mette al centro la persona e i suoi diritti fondamentali. Crediamo quindi nella necessità di nuove modalità di intervento pubblico, che possono assumere di volta in volta gli strumenti e le forme più opportune. Uno Stato regolatore e innovatore è in grado di mettere in risalto la capacità trasformativa delle imprese, correggendo ed evitando al tempo stesso i fallimenti di mercato. Gli investimenti in lavoro, innovazione, infrastrutture sociali, istruzione, sanità e tutela ambientale assumono un valore strategico per la crescita e lo sviluppo economico, sociale e democratico del Paese. Dobbiamo allora rompere la spirale delle disuguaglianze e delle discriminazioni sistematiche, a partire da quelle di genere e territoriali che continuano a considerare le donne una minoranza e il Sud una periferia. Ciò vale a maggior ragione anche in prospettiva futura, per restituire alle giovani e ai giovani che crescono in Italia l’opportunità di costruire percorsi di vita autonomi e dimostrare così che solo un approccio lungimirante di coesione, integrazione e innovazione può permettere di affrontare l’enorme questione demografica che pesa sul nostro Paese. Il nostro modello sociale deve reggersi su una dimensione comunitaria che trova nel lavoro dignitoso la sua organizzazione e il suo riconoscimento. L’articolo 1 della nostra Costituzione eleva il lavoro non solo a fattore determinante per l’emancipazione di ogni persona, ma a strumento di

 

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Assemblea Costituente del Nuovo Partito Democratico 21 Gennaio 2023 partecipazione di ciascuno alla trasformazione e allo sviluppo della società tutta. Senza lavoro dignitoso non ci sono democrazia, progresso e benessere. Oggi che la crisi climatica globale mostra i suoi drammatici effetti è importante ridefinire il rapporto tra lavoro, diritti e ambiente, promuovendo la difesa dei beni comuni e individuando nuovi percorsi di sviluppo sostenibile. L’emergenza climatica è infatti la sfida che con più forza dimostra l’esigenza di un cambio di paradigma. “Italia 2030” vuol dire per noi mettere questo senso di urgenza davanti a tutto. Vuol dire agire con ben più coraggio e determinazione di quanto abbiamo fatto finora. Non solo perché il tempo a nostra disposizione si sta rapidamente esaurendo, ma anche perché la crisi climatica sta già presentando il conto attraverso difficoltà quotidiane e fenomeni estremi che colpiscono maggiormente le persone e i territori più fragili e in condizioni più precarie, alimentando nuove disuguaglianze. Non possiamo più permetterci né temporeggiamenti o esitazioni né una finta e strumentale contraddizione tra giustizia sociale e ambientale, perché le due sono inscindibili nella transizione verso un nuovo modello di sviluppo. Il nostro obiettivo è il raggiungimento della neutralità carbonica entro il 2050, seguendo l’approccio indicato dall’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite e attraverso la piena attuazione del Green Deal europeo. Siamo convinti che una società non possa produrre benessere, equità e uno sviluppo realmente sostenibile senza uno spazio pubblico aperto alla partecipazione attiva di tutte e tutti. Non c’è vera democrazia senza parità di genere in ogni ambito della vita. Non c’è vera democrazia se le giovani e i giovani non sono nelle condizioni di realizzarsi. Non c’è vera democrazia se le nuove italiane e i nuovi italiani continuano a rimanere ai margini della vita politica e sociale del Paese. Non c’è vera democrazia se istituzioni e spazi pubblici sono inquinati da soprusi, abusi, illegalità, violenza e infiltrazioni mafiose. Non c’è vera democrazia se il dibattito pubblico non è autenticamente libero perché manipolato da strategie di disinformazione e campagne d’odio. Una democrazia sana ha bisogno di strumenti e canali solidi di partecipazione. I partiti hanno una funzione di mediazione sociale irrinunciabile e per adempiere ad essa devono essere dotati di regole che garantiscano trasparenza, legalità, senso del dovere e dell’etica pubblica. Allo stesso modo società civile, altri corpi intermedi, mondo dell’associazionismo e terzo settore devono essere messi nelle condizioni di partecipare all’elaborazione delle decisioni che riguardano la vita pubblica del Paese. Crediamo che solo sul piano della cooperazione internazionale si possano trovare le risposte e gli strumenti giusti per affrontare le grandi crisi del nostro secolo. L’interesse e l’identità dell’Italia è in Europa, un’Europa più unita e rafforzata dal punto di vista dei processi decisionali, delle garanzie democratiche e delle competenze: il nostro orizzonte è sempre stato e rimane la costruzione di un’Europa realmente federale, in grado di promuovere i nostri valori e i nostri obiettivi comuni a livello globale. Così come l’interesse e l’identità dell’Italia, a partire dalla conferma del suo sistema di alleanze, è nella promozione di un multilateralismo di nuova generazione, capace di difendere i diritti umani, di adottare standard sociali e ambientali di alto livello, di garantire la pace e la prosperità e di evitare il ritorno a una logica di contrapposizione tra alleanze nelle relazioni internazionali.

 

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Assemblea Costituente del Nuovo Partito Democratico 21 Gennaio 2023 Rilanciare il progetto europeo, Il futuro dell’Italia è in un’Europa più unita Il futuro dell’Italia è in Europa. Questa è stata e continuerà ad essere la nostra bussola per guidarci con sempre maggiore forza verso l’obiettivo di un’Europa federale. L’Europa è la nostra casa comune, la nostra protezione, la nostra opportunità. Solo una maggiore integrazione europea potrà consentire di elaborare politiche in grado di tutelare l’interesse nazionale su una scala adeguata. Nello spirito del Manifesto di Ventotene, vogliamo batterci per accelerare il processo di integrazione europea in materia economica, sociale, di politica estera e di sicurezza, di migrazione e di asilo, di mobilità interna e di cittadinanza, insistendo per una maggiore democratizzazione delle istituzioni europee e delle loro procedure decisionali. Se negli anni il progetto europeo si è evoluto e ha fatto notevoli passi in avanti, emergono ancora fragilità significative nell’Ue, troppo spesso bloccata dalla politica dei veti incrociati degli Stati membri. Per questo l’Unione europea va riformata per porla all’altezza delle aspettative e dei bisogni delle sue cittadine e dei suoi cittadini. Occorre impegnarsi per un approccio pragmatico a 27 quando possibile, ma dobbiamo essere pronti anche a fare di più con chi è disponibile e ha le capacità per farlo quando necessario. Vogliamo mantenere un orizzonte comune per tutti, ma crediamo sia necessario anche ricorrere a meccanismi di integrazione differenziata, a partire dalle cooperazioni rafforzate, che fin qui si sono rivelati spesso determinanti per l’evoluzione del progetto europeo. Per raggiungere questi obiettivi vogliamo stringere legami ancora più forti con gli altri movimenti e partiti progressisti, socialisti e democratici in Europa e in tutto il mondo. Crediamo sia fondamentale rafforzare la dimensione internazionale dell’Unione europea, a partire dalla difesa comune e dalla politica estera. Vogliamo impegnarci per la costruzione di un esercito europeo con autonomia strategica e operativa e, allo stesso tempo, lavorare per garantire un seggio all’Unione europea nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, con l’obiettivo di consolidare il ruolo dell’Ue e dell’Italia nello scenario globale. Ma il rafforzamento del progetto europeo passa anche per una politica estera coerente e attrattiva per Paesi vicini e partner. In questo senso vogliamo investire sulla vocazione mediterranea dell’Europa, quale chiave di una nuova centralità del nostro Paese nello scenario europeo e globale. Riteniamo cruciale anche rafforzare la cooperazione internazionale allo sviluppo, parte integrante e qualificante della politica estera, in linea con gli impegni presi in sede Onu, e abbattere le barriere di accesso ai mercati internazionali per i Paesi in via di sviluppo allo scopo di ridurre i divari tra il Nord e il Sud del mondo. Riteniamo inoltre fondamentale promuovere politiche strutturali e lungimiranti di governo solidale del fenomeno migratorio, fondate sul rispetto della dignità della persona e sull’integrazione. Per consolidare la proiezione internazionale del nostro Paese vogliamo valorizzare il ruolo di milioni di italiane e italiani che vivono all’estero - e i milioni di italodiscendenti - che rappresentano una rete di competenze, esperienze, contatti e credibilità a disposizione del rilancio e della crescita del nostro Paese. Per farlo intendiamo coinvolgere pienamente le italiane e gli italiani globali nelle scelte politiche nazionali ed europee, riconoscendo così il loro ruolo di 21° regione d’Italia e garantendo loro pari trattamento e pari diritti e doveri rispetto ai connazionali residenti nel nostro Paese. Viviamo in un mondo sempre più interconnesso, ma le crisi finanziarie, la pandemia, il ritorno delle tensioni internazionali e la crisi energetica ci hanno drammaticamente mostrato i limiti del modello di interdipendenza globale che ha caratterizzato l’inizio di questo secolo. Nel complesso sistema di relazioni odierno, vogliamo batterci per costruire una forte capacità europea di gestione dell’in-

 

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Assemblea Costituente del Nuovo Partito Democratico 21 Gennaio 2023 terdipendenza in grado di offrire risposte adeguate ai cittadini, tutelando la loro sicurezza e garantendo l’integrità dei nostri valori chiave. Serve apertura dove possibile, ma abbiamo imparato che serve anche controllo e autonomia quando necessario. Le politiche di apertura internazionale devono essere accompagnate da politiche domestiche in grado di governare gli effetti del processo di integrazione economica globale, proteggendo i sistemi di welfare e i mercati del lavoro nazionali e tutelando così persone e imprese. Per questo crediamo sia fondamentale rilanciare il ruolo dell’Europa come principale motore di una nuova economia mondiale equa ed equilibrata, fondata su standard sociali e ambientali di alto livello. Nel nuovo (dis)ordine mondiale, caratterizzato dal diffondersi di regimi autocratici e illiberali e dal ritorno dell’uso della forza per risolvere le controversie internazionali, la difesa della pace, della democrazia e dei diritti umani deve costituire la bussola della nostra azione politica. Nel solco dell’articolo 11 della Costituzione condanniamo e ripudiamo tutte le guerre, a partire dall’invasione russa dell’Ucraina che ha sconvolto lo scenario europeo e l’ordine mondiale basato sulla forza del diritto e sull’intangibilità delle regole del diritto internazionale. Il posto dell’Italia è al fianco di tutti i Paesi che vogliono la pace e che difendono la forza del diritto dagli abusi della forza. Dentro questo quadro riteniamo fondamentale che Ue, Onu e Nato rimangano le organizzazioni internazionali di riferimento per l’Italia, all’interno delle quali svolgere un ruolo autorevole e da protagonisti. Nel pieno rispetto dei nostri impegni all’interno della Nato, crediamo sia necessario avanzare sul piano della difesa comune dell’Ue, rafforzando il pilastro europeo all’interno dell’organizzazione. Tuttavia, lo spirito multilaterale che caratterizzava gli ultimi decenni è venuto a mancare e stiamo osservando una profonda crisi dell’ordine internazionale. Per evitare lo scontro tra grandi potenze dobbiamo impegnarci a costruire un sistema multilaterale profondamente rinnovato, che abbia inclusione e pragmatismo tra i suoi punti cardinali. Vogliamo creare le condizioni per una società internazionale realmente inclusiva, capace di far coesistere le diversità, con particolare riferimento alle potenze emergenti del Sud globale. Questa è la condizione necessaria e fondamentale per arrivare a garantire beni pubblici globali, come la lotta ai cambiamenti climatici o il contrasto alle pandemie. Integrando e valorizzando anche attori e dinamiche non statuali, vogliamo impegnarci per promuovere la cooperazione internazionale e la solidarietà fra i popoli con l’obiettivo di contribuire a creare un ecosistema globale pacifico, giusto e solidale. In questo senso, per rilanciare il multilateralismo, crediamo sia fondamentale superare la logica della deterrenza nell’arena globale e perseguire con determinazione il valore della pace, anche spingendo per stringere accordi internazionali sempre più ambiziosi sul controllo delle armi atomiche, lungo il cammino che porta a un graduale e definitivo disarmo nucleare. Solo sostenendo i valori della solidarietà e della cooperazione e spingendo per un ruolo di primo piano per l’Ue nel contesto internazionale, potremo evitare tensioni tra alleanze contrapposte, aumentare gli spazi di condivisione e affrontare con più efficacia le grandi sfide globali di questo secolo.

 

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Assemblea Costituente del Nuovo Partito Democratico 21 Gennaio 2023 Lottare contro tutte le disuguaglianze, il cuore della nostra identità Il cuore della nostra identità è la lotta contro tutte le forme di disuguaglianza: economiche, sociali, di genere, territoriali, generazionali. Riconoscere l’esistenza delle disuguaglianze non è però sufficiente. Serve considerarle come sistemiche, individuandone le cause e rifiutando quella narrazione che investe i singoli della responsabilità di combatterle; occorre guardare ai meccanismi che le producono e correggere gli approcci che ne favoriscono la riproduzione. Bisogna dunque non solo porsi nell’ottica redistributiva, ma agire con efficacia laddove le disuguaglianze si formano e si cristallizzano. Proprio per questo il nostro riferimento nella lotta alle disuguaglianze è l’articolo 3 della Costituzione che, enunciando l’uguaglianza dei cittadini, richiama il ruolo attivo della Repubblica nella rimozione di tutti gli ostacoli che impediscono lo sviluppo della persona. Compito della Repubblica è non far sentire nessuna persona invisibile, creando anzi occasioni e costruendo mondi dove ci sia spazio per le necessità, le libertà e le aspirazioni di tutte e di tutti. Come il rispetto del diritto a essere sé stessi e il diritto a non subire discriminazioni. È da questa consapevolezza che nasce la ferma intenzione di lavorare affinché l’autodeterminazione delle persone sia la bussola di ogni nostra azione: dal riconoscimento dei diritti delle persone appartenenti alla comunità LGBTQIA+ alla battaglia affinché tutti e tutte possano decidere per sé anche nelle fasi più delicate della vita. Vogliamo difendere la legge sull’interruzione volontaria di gravidanza da chi ne chiede lo stravolgimento e l’abolizione, impegnandoci per una sua piena applicazione sull’intero territorio nazionale. Vogliamo anche colmare la lacuna normativa nel campo del fine vita, per garantire certezze e dignità a tutte le persone che si trovano in condizioni di sofferenza intollerabile. Siamo e saremo un partito femminista. Per noi la parità di genere è al centro della costruzione di politiche pubbliche capaci di fare dell’Italia un Paese più giusto, più equo, più inclusivo e più competitivo. Sosteniamo l’urgenza di un radicale cambio di paradigma per permettere alle donne di vivere libere da violenze, ricatti, discriminazioni e stereotipi. Libere anche dall’obbligo di farsi carico delle mancanze di un sistema di welfare che scarica su di loro il peso del lavoro domestico, familiare e di cura. Ci batteremo affinché l’uguaglianza di genere sia al centro di tutte le politiche del lavoro: dall’abbattimento del divario retributivo, al contrasto delle prassi discriminatorie, alla lotta contro la violenza e le molestie nei luoghi di lavoro. Presidieremo ogni diritto delle donne affinché nei fatti, ogni giorno, vivano la parità e l’autodeterminazione garantite dalla Costituzione. Vogliamo batterci per eliminare tutte le povertà perché standard di vita insufficienti e vulnerabilità negano la dignità e la libertà delle persone, mettendo così in discussione il loro ruolo all’interno della società. Non c’è vera scelta quando si è costretti a mettere in alternativa il diritto all’abitare, il diritto alla salute o il diritto a un’alimentazione sana: ciascuna di queste rinunce trascina con sé la perdita di diritti essenziali. Crediamo che la lotta alle povertà sia una responsabilità collettiva di cui deve farsi carico la Repubblica. Per noi pretendere che chi è stato lasciato ai margini debba cavarsela da solo significa tradire e umiliare chi avrebbe più bisogno di aiuto. Vogliamo rafforzare un sistema di welfare che sia assieme motore di sviluppo e di coesione sociale. Per farlo è fondamentale agire sul doppio binario dell’uguaglianza: di opportunità e di risultati. Le politiche che si sovrappongono al sistema di disuguaglianze, anziché correggerlo, innescano un meccanismo di moltiplicazione all’origine delle stesse e di divaricazione sempre più ampia negli esiti. Per garantire uguaglianza e pari opportunità per tutte e tutti, vogliamo un welfare davvero universale, inclusivo, di qualità e realmente accessibile. La tutela della salute e le politiche per l’istruzione - intesa anche come orientamento e formazione permanente - devono essere il nucleo centrale di

 

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Assemblea Costituente del Nuovo Partito Democratico 21 Gennaio 2023 una strategia articolata che investe sulle persone, nella multidimensionalità della loro condizione, per ridurre le disuguaglianze. La scuola, infatti, è la grande possibilità democratica per tutte e tutti. Garantire che l’istruzione pubblica sia uno strumento di emancipazione è la nostra missione. Scuola, università e ricerca sono i pilastri di un sistema sociale ed economico in grado di promuovere lo sviluppo delle persone e generare innovazione. Vogliamo una scuola inclusiva, aperta, che dia opportunità anche a chi oggi sente di non averne. Vogliamo investire maggiori risorse nella ricerca pubblica, strumento fondamentale per liberare le potenzialità del nostro Paese. Promuovere l’emancipazione e difendere la libertà significa credere in un sistema che non soffochi le ambizioni e permetta a chiunque di creare autonomamente il proprio percorso di vita: per questo investire nello sviluppo della persona vuol dire per noi anche riconoscere e valorizzare i mondi dello sport, della cultura e dell’associazionismo nella costruzione del ruolo attivo di ognuno nella società. Allo stesso modo ci impegniamo a difendere il diritto alla salute fisica e mentale e il ruolo svolto dalla sanità pubblica. Il valore distintivo del nostro Servizio sanitario nazionale è l’universalità, che intendiamo tutelare e rafforzare. Gli anni drammatici della pandemia hanno confermato quanto sia indispensabile una sanità pubblica di qualità e di prossimità, disponibile per tutta la popolazione e sull’intero territorio italiano. Perché garantire l’erogazione egualitaria e diffusa dei servizi sanitari significa lottare per il benessere, l’occupazione, la crescita economica e la giustizia sociale. Vogliamo batterci per costruire un patto sociale che, considerando inscindibili i diritti sociali e quelli civili, promuova i primi e assicuri la piena effettività dei secondi, assumendosi una responsabilità nei confronti della comunità nella sua interezza. Un patto che guardi quindi a bambine e bambini, giovani e persone anziane, con l’obiettivo di proporre politiche pubbliche che, strutturando regole e servizi, abbraccino le diverse generazioni, anche future. Un patto che metta in discussione quei meccanismi escludenti per cui si rende sempre necessario creare spazi su misura per le persone con disabilità e non autosufficienti, anziché integrare e riorganizzare lo spazio pubblico in maniera realmente inclusiva. Un patto che ricomponga i divari che colpiscono le periferie, le aree interne e le isole; che ridisegni un’Italia uguale da Nord a Sud, “una e indivisibile”, valorizzando le peculiarità di ogni territorio e considerando lo sviluppo del Mezzogiorno strategico per l’intero Paese. Che affronti il tema dell’immigrazione con politiche lungimiranti di accoglienza, convivenza e interazione, nel rispetto del valore della vita e della dignità della persona. Un patto che promuova la partecipazione e la rappresentanza dei nuovi italiani, partendo dal riconoscimento della cittadinanza per affermarne il protagonismo nella nostra società. Un patto, insomma, che consenta di creare comunità. Vogliamo impegnarci affinché il Paese sia libero da soprusi, abusi, illeciti e violenza. La lotta alle mafie, alla criminalità organizzata transnazionale e alla corruzione rappresenta per noi un obbligo morale, per restituire dignità, sicurezza e libertà a chi oggi si vede negati diritti di cittadinanza fondamentali. Riteniamo che legalità e sicurezza rappresentino beni comuni essenziali per lo sviluppo di una società coesa. Vogliamo lavorare affinché il sistema processuale sia più rapido ed equo perché una giustizia lenta non tutela i diritti in modo efficace ed è profondamente diseguale, avvantaggiando strutturalmente chi ha più mezzi economici. Vogliamo superare l’idea che il sistema penale sia incentrato esclusivamente attorno al carcere, comunque battendoci per restituirgli la funzione rieducativa che la Costituzione gli attribuisce. Dunque, valorizzare gli strumenti di giustizia riparativa e sfruttare le potenzialità delle misure alternative, ma anche investire su un trattamento improntato ai principi di umanità e dignità per assicurare l’effettivo reinserimento sociale delle persone detenute.

 

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Assemblea Costituente del Nuovo Partito Democratico 21 Gennaio 2023 Crediamo che sia importante esserci da protagonisti nelle grandi trasformazioni - tecnologiche, infrastrutturali, ambientali - ma preoccupandoci dell’impatto che esse hanno sui più vulnerabili. Perché siamo fermamente convinti che disuguaglianze e povertà non siano solo inaccettabili, ma rappresentino anche il principale freno alla crescita dell’Italia. Il nostro obiettivo è ricucire quei legami sociali che disuguaglianze, povertà e discriminazioni hanno spezzato allontanando i cittadini dalla partecipazione ai processi democratici. In questo senso riconosciamo come attori fondamentali le associazioni e il terzo settore, organizzazioni sociali che consentono di ripensare all’agenda politica in chiave di prossimità. Prendersi cura delle persone è garantire che la loro dignità sia rispettata. È costruire un Paese in cui ciascuno possa sentirsi a casa. 



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