Il nuovo articolo di Simona si pone nel solco delle riflessioni profonde a cui ci ha abituato.
E chi ama la Natura non può che concordare con le argomentazioni e le impressioni. E' troppo evidente la mancanza di rispetto e di amore per l'ambiente che ci è stato donato e che pervicacemente cerchiamo di distruggere in nome del benessere e della comodità.
Vi porto con me.
Suggerirei ai giustificazionisti del criminale di guerra Putin di cambiare strategia difensiva.Invece di criticare il Tribunale penale internazionale, sostenendo che il mandato d’arresto allontana la possibilità di una trattativa diplomatica, dicano apertamente che le migliaia di bambini ucraini deportati per essere rieducati alla russa in realtà sono stati salvati dalla crudeltà dei loro compatrioti.
Come noto è il sanguinario e corrotto Zelensky che ha bombardato le loro case, raso al suolo le loro scuole, gli ospedali dove venivano curati, scatenato la furia omicida del suo esercito nazista che ha violentato le loro madri e sorelle, neanche tanto maggiori, poi uccise coi loro padri sotto i loro occhi.Sono i russi, con l’aiuto dei civilissimi volontari ceceni e i benefattori della Wagner, che li hanno portati in salvo dalle stragi toccate ai loro parenti, amici e vicini, per non farli finire nelle fosse comuni riempite dalla crudeltà dei “banditen” ucraini. Ce lo hanno raccontato il noto ex corrispondente di guerra dalla scrivania di casa sua, il famoso saltimbanco smemorato selettivo, il noto telecameriere obsoleto in cerca di pubblico, il professore caduto dal pero e il sempiterno direttore bancomat.
Adesso come si farà a convincere Putin a sedersi al tavolo delle trattative se gli si promette il banco degli accusati? Lui avrebbe tanto voluto trattare, invece i cattivi lo trattano male. L’unica è, oltre che promettergli il disarmo unilaterale di chi gli resiste dissennatamente, garantirgli anche che, dopo avere pacificato l’Ucraina, come Cesare Borgia pacificò Romagna, lo si lasci libero di liberare altri pezzi disgraziati d’Europa garantendogli l’impunità.
Una specie di pace fiscale: venga avanti la Moldova e si prepari la Georgia. Signori Baltici, Polonia e Finlandia avete preso il numerino eliminacoda? Magari arrivando fino a Scampia, al grido di “mo ce ripigliamm’ tutt’ chell che è ‘o nuost”.
Bambini compresi, ovviamente.