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Nei giorni 26-27-28 aprile verranno presentati manufatti in seta dipinta: Kimoni, stole e opere pittoriche tutte legate a temi pucciniani , alcune già esposte alla Fondazione Puccini Festival.Lo storico Caffè di Simo, un luogo  iconico nel cuore  di Lucca  in via Fillungo riapre, per tre mesi, dopo una decennale  chiusura, nel fine settimana per ospitare eventi, conferenze, incontri per il Centenario  di Puccini. 

. . . per questo neanche alle 5. 50 prima di colazione. .....
. . . alle nove dopocena non ciai (c'hai) da far altro? .....
. . . il plenipotenziario di Fi, Tajani, ha presentato .....
Ieri 19 Marzo ci ha lasciato un Vs. concittadino Renato .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Il sole nutre
col suo splendore
il croco il bucaneve
la margherita. . .
Il cuore
cancella il dolore
se alimentato dall'amore
essenza della vita
Quando .....
Oggi è venuto a mancare all’affetto di tutti coloro che lo conoscevano Renato Moncini, disegnatore della Nasa , pittore e artista per passione. .....
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APPUNTAMENTO IL 24 MAGGIO 2023 ORE 11 ALLA GIPSOTECA DI ARTE ANTICA SAN PAOLO ALL'ORTO 20 PISA

16/5/2023 - 14:02

L’AUTRICE PLURIPREMIATA E ATTIVISTA EGIZIANO-AMERICANA MONA ELTAHAWY SARÀ IL 24 MAGGIO ORE 11 A PISA, IN TOUR PER PRESENTARE IL SUO MANIFESTO CONTRO IL PATRIARCATO SETTE PECCATI NECESSARI.

Il tour arriva a Pisa il 24 maggio, con un evento che si terrà alle ore 11, presso la Gipsoteca di ArteAntica (piazza San Paolo all’Orto, 20). Mona Eltahawy dialogherà con Renata Pepicelli, prof.ssaassociata del Dipartimento di civiltà e forme del sapere, docente di Storia dei paesi islamici, ed ElenaDundovich, prof.ssa ordinaria del Dipartimento di Scienze politiche, docente di Storia delle relazioniinternazionali e presidente del Comitato unico di garanzia (Cug) dell’Università di Pisa.

 

 

Un vero e proprio vademecum per sovvertire le regole del sistema al grido di “fanculo il patriarcato” quello di Mona Eltahawy, che la rivista Newsweek ha nominato tra le "150 donne senza paura del 2012", e il Time una delle attiviste più influenti al mondo. La scrittrice dal 21 al26 maggio sarà in tour Italia per presentare il suo libro, Sette peccati necessari, edito da le pluralieditrice, creando momenti di incontro con ospiti e talk.

 

Il Cug ha collaborato all’organizzazione dell’incontro, reso possibile anche grazie alla disponibilità della dott.ssaLuisa Panichi, lettora di lingua inglese dell’Università di Pisa, che si occuperà dell’interpretariato.Il tour (che toccherà anche Torino, Milano, Bologna, Firenze, Napoli e Roma) è organizzatodall’associazione Uniche ma plurali Odv e dalla casa editrice le plurali, con la collaborazione diAmnesty International Italia. L’autrice toccherà le principali città italiane dove incontrerà ilpubblico e dialogherà con ospiti, associazioni e istituzioni per sensibilizzare sui temi dei dirittidelle donne, della violenza di genere e dell’attivismo delle donne nel mondo, con una particolareattenzione al mondo arabo.

CHI È MONA ELTAHAWY

Mona Eltahawy è una pluripremiata editorialista e relatrice pubblica internazionale su questioniarabe e musulmane e sul femminismo globale. Nata in Egitto, ha vissuto nel Regno Unito, inArabia Saudita e in Israele, ora vive tra il Cairo e New York. È autrice di Perché ci odiano (Einaudi, 2015) e collabora alle pagine di opinione del New YorkTimes. Durante la rivoluzione di 18 giorni che ha rovesciato il presidente egiziano Hosni Mubarak,è apparsa sulla maggior parte dei principali media, portando il sito web femminista Jezebel adescriverla come "La donna che spiega l'Egitto all'Occidente". È diventata leader di un vero e proprio movimento contro l’oppressione femminile nel mondo arabo, quando sull’onda del #MeToo, salito alla ribalta per il coinvolgimento di Hollywood, manato dalle proteste delle donne afroamericane contro la violenza razziale di genere, ha lanciatol’hashtag #MosqueMeToo, per denunciare le violenze subite da lei e da tante altre donne in ambito religioso.

Durante le rivolte di piazza Tahrir in Egitto, ha fatto conoscere al mondo le violenze subite dagli attivisti arrestati per mano della polizia egiziana, di cui lei stessa è stata vittima, riuscendo a salvarsi la vita grazie a un tweet e alla solidarietà internazionale. Eltahawy è stata giornalista in Medio Oriente per molti anni, di cui sei come corrispondente Reuters e ha lavorato per vari media da Egitto, Israele, Palestina, Libia, Siria, Arabia Saudita eCina. Nel 2012, la Missouri School of Journalism le ha conferito la medaglia d'onore per il serviziodistinto nel giornalismo. Nel 2009, l'Unione europea le ha conferito il premio Samir Kassir perla libertà di stampa e Search for Common Ground l'ha nominata vincitrice del premio Eliav-Sartawi per il giornalismo mediorientale. Si definisce un'orgogliosa musulmana liberale. Nel2005 è stata nominata Leader musulmana di domani dall'American Society for MuslimAdvancement e fa parte del Communications Advisory Group for Musawah, il movimento globaleper la giustizia e l'uguaglianza nella famiglia musulmana.


SETTE PECCATI NECESSARI

Sette peccati necessari, pubblicato in lingua originale nel 2019, dopo un successo internazionale, arriva in Italia grazie alla casa editrice indipendente le plurali, nata nel 2021 con l’obiettivo divalorizzare la voce autoriale e la professionalità delle donne, in un’ottica intersezionale einternazionale.Quali sono i sette peccati che le donne devono commettere per essere libere? Rabbia, attenzione,volgarità, ambizione, potere, violenza, lussuria. Mona Eltahawy ribalta il punto di vista delledonne attraverso la consapevolezza, elenca dati, numeri e avvenimenti simbolo della violenza digenere in tutto il mondo, racconta la storia e l’ispirazione di attiviste, che hanno sfidato il sistema in Cina, India, Uganda, Brasile, ma anche nel mondo Occidentale, negli Stati Uniti in primis. Mona Eltahawy, come scrive nella prefazione al libro l’autrice Igiaba Scego, candidataquest’anno al Premio strega, «costruisce non solo un vocabolario di lotta e rivoluzione, ma crea unnuovo linguaggio dove i corpi, qualsiasi sia la propria concezione di sé come genere, appartenenzao geografia, costruiscono una rivoluzione personale che è pronta a diventare universale».

 

Ufficio Stampa Sara Bertolozzi cell.3283788702 PR@lepluralieditrice.net

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20/5/2023 - 16:07

AUTORE:
AUTRICE Rosa Bianca

Qualche parola di conforto per Liberty che ha scritto amareggiata e delusa.
Cara Liberty non ti devi avvilire perché forse non hai accesso alle giuste informazioni e forse non sai che in ogni dove le donne, noi donne stiamo creando situazioni nuove e migliori per un futuro più vivibile.
Tu scrivi che ti sembra “la solita tiritera” ma non è così.
Anche il ruggito delle donne che occupano posti di comando se osservi bene è un diverso da quello degli uomini. Una differenza che cresce a mano a mano che ci allontaniamo dall’unico modello che abbiamo, cioè quello maschile.
La quantità di documenti, di libri e di saggi delle donne sulle donne che possiamo trovare nelle biblioteche, nelle librerie, nei circoli culturali e nelle cineteche; ovunque cioè giri pensieri e sapere sia femminile che femminista è in continuo aumento.
Cara Liberty vedi questo Spazio Donna, lo puoi criticare, gli puoi trovare tanti difetti ma oggi esiste e prima non esisteva.
Quindi coraggio cara Liberty, continua a fare quello che stai sicuramente facendo con le donne di tua conoscenza per un mondo migliore senza né illuderti né disilluderti. Utilizza questo spazio per descrivere le vostre attività di donne e per le donne.

16/5/2023 - 15:37

AUTORE:
AUTRICE Liberty

Da quello che sto constatando e mi dispiace, le donne libere al comando non sono migliori nei loro agognati scranni.
Facile è spodestare ma difficile sostituire migliorando perche' la fame cresce di pari passo con l'ambizione del potere.
Ci avevo creduto, sperato, augurato ma devo ricredermi, e mi brucia la delusione nel vedere ruggire il leone che alza la criniera...anzi la leonessa con la visiera che canta la stessa tiritera!