none_o


Giovedì 28 alle 18.00 si terrà, presso la Villa Roncioni di Pugnano, uno straordinario evento: con la mostra Romeo e Giulietta - 1968 la Fondazione Cerratelli riapre le sue attività a San Giuliano, permettendo di nuovo l'esposizione dei fantastici costumi che rappresentano, come sottolineano il sindaco Sergio Di Maio e la vicesindaca Lucia Scatena sul Tirreno, un patrimonio culturale di inestimabile valore. 

La Città della Luce, Spazio Cuore da inizio al corso di Biodanza
none_a
Al via il programma coordinato dalla Prefettura di Pisa
none_a
#suonosolo #vecchiano #debrafastviolinist #debrafast #violino#violinista
none_a
penso di sapere chi tu sia. . .

Certo sei ganzo .....
io non so sindaco e presidente come e se hai votato .....
NEL PD GUERRA TUTTI CONTRO TUTTI
BARSOTTI COMUNE DI .....
00:24 - 21/ 9/ 2023 498 utenti online?😒?

22. .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
di Andrea Mobiglia
none_a
Occhi, occhiali e lenti a contatto
none_a
Occhi, occhiali e lenti a contatto
none_a
Occhi, occhiali e lenti a contatto
none_a
Quando il dolore mi sovrasta
perche' è fuori controllo
mi sento persa
dispersa nella vastità del mondo
Un tormento prfondo
m'induce all'esistenza .....
Dopo questa estate finalmente si consolida il passaggio del giovane atleta Vecchianese Kevin Cirrone per ka stagione 2023/ 2024 nella massima serie di .....
di Iuri Maria Prado
Messaggio ai pacifisti
L’aggressione russa in Ucraina è un’operazione di annientamento

18/9/2023 - 8:53

Messaggio ai pacifisti

L’aggressione russa in Ucraina è un’operazione di annientamento

Il deliberato e sistematico massacro dei civili, le torture, gli stupri, le deportazioni, i saccheggi, la distruzione delle riserve alimentari e delle linee di approvvigionamento energetico. Non ci sono due eserciti che si combattono: c’è un esercito, quello degli aggrediti, che si difende; e c’è un esercito, quello degli aggressori, che rade al suolo tutto e ammazza tutti

L’opera di ferrea censura condotta dal collaborazionismo pacifista, coniugata con la propaganda russa che la alimenta e se ne alimenta, dopo un anno e mezzo di trionfi in prima pagina e in prima serata non ha potuto sopprimere la verità che comunque riesce a fare capolino su quella scena di pervasiva mistificazione: e cioè che quella portata dalla Russia all’Ucraina non è nemmeno propriamente una guerra. È tale bensì per i mezzi e gli uomini mobilitati, per durata e per capacità di devastazione: ma per le modalità di impiego di quella forza, per gli obiettivi che essa presceglie e persino per l’apparato di rivendicazione che ne saluta gli avanzamenti e i successi, quell’aggressione è in realtà un’altra cosa. È piuttosto, e più esattamente, un’operazione di annientamento organizzata e perpetrata, su scala vastissima, per via terroristica.

“Guerra” definisce in modo non solo fuorviante, ma oltraggioso, ciò che succede laggiù ogni giorno e da ormai diciannove mesi. Il deliberato e sistematico massacro dei civili, le torture, gli stupri, le deportazioni, i saccheggi, la distruzione delle riserve alimentari e delle linee di approvvigionamento energetico: tutto questo non rappresenta una componente di orrore non inedito di una guerra novecentesca; tutto questo rappresenta ed esaurisce, connota complessivamente, informa in modo esclusivo quanto è andato perpetrandosi nel ventunesimo secolo a due ore e mezza di volo da noi.

È così dall’inizio. Non ci sono due eserciti che si combattono: c’è un esercito, quello degli aggrediti, che si difende e difende le proprie case e le proprie famiglie; e c’è un esercito, quello degli aggressori, che rade al suolo tutto e ammazza tutti. La presa delle città e dei villaggi ucraini non trionfa nella sconfitta dei militari ucraini che li difendevano, ma nelle abitazioni dei civili ucraini depredate, nei sotterranei adibiti a camere della tortura dei civili ucraini e negli orti trasformati in fosse comuni per i civili ucraini. L’asilo incenerito non è l’effetto collaterale di un bombardamento impreciso: è una delle fungibili destinazioni del drone o del missile terrorista, fermo restando il proclama del generale russo sul dovere morale di bruciare i bambini ucraini.

Il collaborazionismo pacifista non ignora, ma lavora affinché si ignori, che è fatta di queste cose, di questi crimini, la guerra portata dalla Russia all’Ucraina. Il collaborazionismo pacifista sa, ma opera affinché non si sappia, di aver opposto i propri colori arcobaleno e le ragioni della diplomazia non “alla guerra”, ma ai massacratori e ai massacrati, agli stupratori e agli stuprati, ai torturatori e ai torturati, e cioè a chi rispettivamente non è impensierito né risarcito dai vaneggiamenti di pace.





+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

18/9/2023 - 23:54

AUTORE:
Massimo

...le guerre dei Papi erano sante?
O in che mondo vivi ?
Comunque il Papa buono era Giovanni XXIII, morto nel 1963, Pinochet andò al potere 10 anni dopo.
Quello che ci ha inciuciato era Wojtyla....

18/9/2023 - 23:11

AUTORE:
Lettore

...che facevano in passato ed anche il cosiddetto papa buono che andò in Cile e strinse la mano ad Augusto José Ramón Pinochet Ugarte😒

18/9/2023 - 22:57

AUTORE:
Massimo

...al sig. Iuri Maria Pardo. Quardi
che i pacifisti non collaborano con nessuno, sarebbe pure difficile farlo a 2000 km di distanza dalla Russia, siamo mica i fascisti che lo facevano in casa coi nazisti. Sa che il capo dei pacifisti italiani si chiama Jorge Mario Bergoglio, in arte Papa ?
Bello fare il guerrigliero dal divano eh...?