Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava.
Il quadro è ormai completo, eppure non ci voleva tanto a capire.
Marattin ha chiesto le dimissioni di Renzi cinque minuti dopo il risultato elettorale, e da quel giorno le chiede tutti i giorni, ogni momento, non dice altro...
Ed è vero che Matteo Renzi ha parlato di scegliere tra terzo polo o Margherita 2 subito dopo la sconfitta, cosa che secondo me dovrebbe evitare visto che ci sono gli avvoltoi pronti dietro le spalle, ma soprattutto era un ipotesi, come poteva immaginare davvero che bastasse dire facciamo il congresso, per cui prontamente Calenda avrebbe detto... bene lo facciamo anche noi, pure io mi dimetto e uniamo i due partiti... questo è il quadretto che Marattin vi ha raccontato, una balla spaziale. Calenda non se ne va, non si dimette e non si dimetterà mai, proprio oggi Rosato (lo ripeto Rosato) ha dichiarato che nessuno di Azione chiederà mai a Calenda di dimettersi.
MAI. Capite il significato della parola mai??
Ecco quindi perché Matteo Renzi ha cambiato strada, di dare italia viva in mano Calenda non ci pensa nè lui nè tantomeno nessuno dei dirigenti del partito e nessuno degli elettori che in questo partito ci credono davvero! Ha fatto bene oggi Bobo Giachetti a rispondere a quello schifo di articolo Di Velardi e rivolto a lui, a Costa e a Marattin gli ha detto, ma fatelo questo partito e lasciate in pace Renzi e pure noi che non siamo dei def@ci#nti che lo seguono.