Una serata di storie, sapori e voci.
Abbiamo scelto un gustoso menù vegetariano e un filo rosso di racconti: Silvia Belli condurrà l’incontro, presentandoci alcuni autori MdS; Daniela Bertini darà voce a brani tratti dai loro libri.
Con il biglietto è incluso un libro MdS a scelta dal catalogo: lo scegliete voi, al tavolo.
Parco delle Concette
Il Giardino del Video.
Ondavideo presenta: “Omaggio a Bill Viola”
30 luglio I ore 21,30
Omaggio a Bill Viola (1951-2024)
Marco Colonna (clarinetti) e Anais Drago (violino) in concerto
Déserts, Bill Viola, USA 1994
A pochi giorni dalla scomparsa di Bill Viola, protagonista indiscusso della videoarte e dell’arte internazionale, Pisa gli rende omaggio con una serata al Parco delle Concette, martedì 30 luglio alle 21,30.
Il ciclo “Il giardino del video”, a ingresso libero, è incentrato su musica del vivo e proiezioni di opere sperimentali, poetiche e innovative, ed è curato dall’Associazione Ondavideo, attiva nella nostra città dal 1985.
Bill Viola aveva uno speciale rapporto con la Toscana, fin dai suoi vent’anni: ed era stato anche a Pisa, invitato da Salvatore Settis, allora direttore della Scuola Normale Superiore, nel maggio 2001.
Quella affollatissima conferenza e la successiva serata restano memorabili e hanno fatto conoscere da vicino nella nostra città questo artista che ha incentrato la sua opera sui grandi temi dell’umana esistenza, donandoci uno sguardo profondo e toccante sui passaggi cruciali della vita.
L’omaggio, in sintonia con il tema delle serate del Giardino del Video, vede due importanti musicisti in concerto: Marco Colonna (clarinetti) e Anais Drago (violino).
A seguire, un video del 1994 di Bill Viola, Déserts (28’9”) in cui le immagini dialogano con l’omonima composizione di Edgar Varèse del 1954.
In questo video si susseguono intrecci fra fenomeni visivi e fenomeni sonori, seguendo la struttura musicale di Déserts di Varèse, innovativa composizione per fiati, percussioni e nastro magnetico.
Due precursori, due visionari della musica e dell’immagine elettronica, dialogano a distanza di decenni, in un’opera radicalmente sperimentale.