Tornano, dopo la pausa estiva, i racconti storici di Franco Gabbani.
Un articolo, come per altri in precedenza, legato interamente alle vicende personali di una persona dell'epoca, una donna che ha vissuto intensamente una vita, ragionevolmente lunga, che potremmo definire di ribellione al ruolo che ai tempi si riconosceva alle donne, in aperta opposizione ai vincoli, alle scelte e al giudizio che la società di allora le riservava.
Dopo aver detto che il governo potrebbe cadere entro l’anno, e che la Schlein deve trovarsi pronta, che non è peggio di tanti leader che girano per l’Europa facendo finta di governarla, che deve maneggiare con cura certi capi bastoni alla De Luca che girano una barca di voti, che il suo eventuale governo che la vedrebbe come premier deve avere soluzioni condivise sui problemi economici e sulla politica europea; che Marina e Pier Silvio Berlusconi vogliono un governo solido ben vuluto dai mercati internazionali perché sanno perfettamente da chi fu fatto fuori il padre, che si sono stancati di stare per forza nel centro destra, al traino di uno come Salvini….Cacciari non si sottrae a esprimersi su Renzi…
“Vuol sapere in tutto questo di Renzi? Mi è simpatico, e’ un pazzo sublime, Renzi è quello che ha il biglietto vincente della lotteria e lo butta, però è uno che sa di politica, l’ha fatta…Francamente è di un’altra categoria. Dopo averle provate tutte, persino di accroccare un Centro con quel megalomane di Calenda, ora comprende che l’unica possibilità è di rimettersi col Pd. Calenda? No, senta, abbia pazienza non aggiungo mezza parola su Calenda, guardi che io sto lavorando su Kafka…”