Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
Si conclude oggi a Marina di Pietrasanta, nell' ineguagliabile ambientazione della Versiliana, la mostra di Gavia "Ikonika a chi?", quadri in libertà nel verde parco delle Ninfee, terzo appuntamento che certifica la grande sintonia tra l'artista e l'importante festival artistico, culturale, politico,ecc...
La mostra, come racconta Gavia, è un viaggio intimo, dove ognuno inventa un percorso, indugia davanti ad acquarelli, oli od organza dipinta, opere senza titolo, non solo per ammirarle, ma per dialogare con loro.
Perchè, aggiungiamo noi, se ogni opera contiene un messaggio, quello che viene recepito può essere anche diverso, legato all'emozione suscitata.
Ieri, a spiegare ed illustrare la personalità e i messaggi di Gavia, sono intervenuti il critico Lodovico Gierut e la storica Marilena Cheli Tomei, e hanno presenziato il sindaco di Pietrasanta Alberto Giovannetti ed i responsabili della Versiliana, con il presidente Alfredo Benedetti e diversi membri del Consiglio di gestione.
L'associazione La Voce del Serchio, presente con il presidente Sandro Petri, vuole rendere omaggio all'artista Gavia, così come all'amica Paola Pasqualetti, suo vero nome, pubblicando l'intera mostra, un evento davvero da non perdere.