Con questo articolo termina la seconda serie di interventi di Franco Gabbani, attraverso i quali sono state esaminate e rivitalizzate storie e vicende del nostro territorio lungo tutto il secolo del 1800, spaziando tra fine '700 e inizi del '900 su accadimenti storici e vite di personaggi, che hanno inciso fortemente oppure sono state semplici testimonianze del vivere civile di quei tempi.
“Il vero male del mondo” disse Carlo al fantasma di Umberto Eco “è uno e uno soltanto: l’ignoranza!”.
“In realtà è la semi-ignoranza” chiosò il professore.
“Che intendi dire?”“Intendo dire che una sana e completa ignoranza non crea danni.
Ad esempio, quando ero in vita e vivevo nella mia casa di Milano, non ne sapevo nulla di impianti elettrici ed ero completamente privo di nozioni sull’argomento. Perciò, consapevole della cosa, mi affidavo completamente al mio elettricista. Questo perché l’ignoranza totale è accompagnata anche dal timoroso rispetto dell’argomento ignorato, e di conseguenza dall’umiltà.
Se invece avessi letto al tempo due o tre manuali e, convinto di aver assimilato il sapere, mi fossi messo in testa di farmi l’impianto elettrico da solo, probabilmente avrei dato fuoco alla mia biblioteca di inestimabile valore.
”“Quindi mi stai dicendo che una conoscenza approssimativa è più dannosa rispetto a una totale ignoranza?
”“Esattamente, soprattutto se associata ad un’altra caratteristica molto comune.”“Sarebbe?
”“La coglionaggine.”