Il nuovo articolo di Franco Gabbani non riguarda un personaggio o un evento in particolare, ma esamina un aspetto sociale e lavorativo che, presente da molti secoli, ebbe grande sviluppo nell'800 ( fino all'inizio del '900), ma che fortunatamente terminò relativamente presto, grazie agli sviluppi economici e scientifici.
Si tratta del baliatico, un'attività spesso vista benevolmente, ma che è stata definita "calamità occupazionale"
Cineclub Arsenale
PREAPERTURA STAGIONE 2024/25
Primo appuntamento con la rassegna Regista in sala
Ospite del Cineclub pisano il regista Marco Tullio Giordana, che presenterà il suo nuovo film “La vita accanto”,
insieme al compositore Premio Oscar Dario Marianelli
https://www.arsenalecinema.com/contenitori/preapertura-marco-tullio-giordana-e-dario-marianelli-allarsenale-per-la-vita-accanto
La nuova stagione del Cineclub Arsenale di Pisa inizia con un primo imperdibile appuntamento con la rassegna Regista in sala.
È in programma per lunedì 16 settembre, alle 20,30, la speciale serata-evento di preapertura, con due grandi nomi del cinema internazionale: il pluripremiato regista Marco Tullio Giordana incontrerà il pubblico del Cineclub per presentare il suo nuovo film La vita accanto, basato sul romanzo omonimo di Mariapia Veladiano; ospite della serata anche il compositore Premio Oscar Dario Marianelli, autore di parte della colonna sonora del film.
Anni Ottanta, una città d’arte italiana, una famiglia ricca. Nasce Rebecca con una macchia rossa che ne deturpa il viso e getta nello sconforto la famiglia.
Vengono a galla veleni antichi, solo grazie al suo talento musicale potrà superarli. Il film è tratto dal romanzo omonimo di Maria Pia Valadiano.
Si legge nelle note di regia: “Il romanzo di Mariapia Veladiano è il racconto di come il disagio possa irrompere nella vita di una famiglia, sconvolgendola per sempre.
Nel libro questo disagio è rappresentato dalla mostruosità di un neonato subito rifiutato. Nel film questa 'mostruosità' è rappresentata da una macchia viola che copre metà del viso della bambina.
Per il resto la piccola Rebecca è bellissima e, scopriremo col tempo, straordinariamente dotata per la musica.
Ma l'angioma che la sfigura le rende difficile il rapporto con gli altri, soprattutto con la madre che non l'ha mai accettata e, per vergogna, l'ha sempre tenuta segregata in casa. Il tema centrale è quindi il corpo, la cui accettazione è alla base di ogni identità, e come le sue eventuali imperfezioni (quanto reali? quanto immaginarie? quanto indotte dallo sguardo altrui?) possano portare alla violazione per modificarlo e accettarlo secondo i canoni di un'illusione”.