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Il nuovo articolo di Franco Gabbani non riguarda un personaggio o un evento in particolare, ma esamina un aspetto sociale e lavorativo che, presente da molti secoli, ebbe grande sviluppo nell'800 ( fino all'inizio del '900), ma che fortunatamente terminò relativamente presto, grazie agli sviluppi economici e scientifici.

Si tratta del baliatico, un'attività spesso vista benevolmente, ma che è stata definita "calamità occupazionale"

Comune di Vecchiano
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di Stefania Magagna
Presidente Filarmonica Senofonte Prato
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Comune di Vecchiano
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. . . che sei amico curioso, chiedi all'amico del .....
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. . . dicci ndove, il come ed il perché la minoranza .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Valdo Mori
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di Emanuele Cerullo
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Libero caro
mio dolce tesoro
più ti guardo, ti "esploro"
più sembri un capolavoro
Un'inesauribile fonte
di emozioni
una sorgente
un erogatore .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
GRANDI RISULTATI PER ATLETE E ATLETI ITALIANI
LA PARALIMPIADI SONO STATE UN ESEMPIO DI VITA. UNA COMPETIZIONE CHE HA DIMOSTRATO CHE SI PU0' RICOMINCIARE

12/9/2024 - 17:51



Le Paralimpiadi di Parigi sono state un esempio di vita. La risposta che atleti e atlete hanno dato ribellandosi ad un destino beffardo è stata meravigliosa. Spunti di riflessione

 

DI MARLO PUCCETTI

 

 

L’Italia a Parigi con quasi 150 atleti e atlete la risposta l’ha data di qualità, è riuscita a superare le medaglie di Tokio 71 contro le 69 giapponesi, sesti nel medagliere (24 ori, 15 argento, 32 di bronzo). Le atlete e gli atleti che si sono presentati a gareggiare hanno suscitato ammirazione e rispetto. Dietro ognuno di loro nel passato c’è stata sofferenza perché reduci spesso da un incidente, una malattia grave o lesione spinale che li ha portati in carrozzina o all’amputazione di un arto o anche due. Sportivi preparati e determinati (4400 i partecipanti da tutto il mondo) che dopo tanti sacrifici potevano dimostrare di essere pronti a confrontarsi. Il pubblico ha risposto con le tribune esaurite o in fila all’esterno dietro le transenne. Come in tutte le competizioni c’è sempre un numero 1. Il nostro è Stefano Raimondi con 5 ori nel nuoto (100 rana, 100 sl, 100 farfalla, 200 misti ind, più staffetta mista. Fa riflettere quando Raimondi alla prima medaglia d’oro alla domanda cosa l’ha motivato a vincere ha risposto: ho guardato la foto di mio figlio Edoardo (ndr. La mamma è la Terzi) e ho detto ora vinco. Simone Barlaam oro 50 sl, Oro 100 farfalla cat.S9 più staffetta, La chiusura in piscina una certificazione dello sport, con la vittoria nella 4x100 mista con record mondiale, formata da Stefano Raimondi (26 anni) prima frazione, poi Giulia Terzi (29), Xenia Palazzo (26) e lo sprint finale memorabile di Simone Barlaam (24). Nel nuoto podio più alto anche per Carlotta Gilli 100 farfalla e 200 metri misto Francesco Bocciardo 200sl, Giulia Ghiretti, nuoto 100 rana, Federico Bicelli 400sl, Alberto Omodeo 400 sl e 100 metri Farfalla cat S8, Monica Boggioni 50 rana,Ma in tanti altri sport dove gli azzurri sono stati sul podio c’è una storia intrisa di impegno e sudore. Fabrizio Cornegliani ha vinto su ciclismo di strada, Oro per Oney Tapia, lancio disco maschile cat F11, Antonio Fantin 100 sl cat. S6, Elisabetta Mijno e Stefano Travisani con il tiro con l’arco. Il pubblico a Parigi l’ha capito con posti nelle tribune esauriti  ma anche stando comodamente davanti al televisore con interessanti percentuali di share. Un crescendo continuo d’attenzione verso questi ragazzi e ragazze che hanno buttato il cuore oltre l’ostacolo. Come non ricordare Matteo Parenzan che a 21 anni al tennis tavolo ha sbaragliato l’avversario conquistando l’oro.e Oro anche per Giada Rossi. Simpatia pura per l’azzurro Rigivan Ganeshamoorthy oro nel lancio del disco con l’indimenticabile battuta, lui romano: “se non me saluto la mi fidanzata mi fa bianco dagli schiaffi”. Lui che è di colore. Siamo rimasti attoniti a vedere la caduta durante la corsa dei 100 metri di Ambra Sabatini (oro a Tokio) per la protesi che non ha retto alla velocità coinvolgendo anche Monica Contraffatto arrivata con il braccio oltre l’arrivo. Anche il pianto e la commovente intervista di Ambra Sabatini hanno fatto riflettere (ne ho passate tante supererò anche questa). Sul podio Monica Contraffatto a cui hanno riconosciuto la medaglia di bronzo e un grande Oro per Martina Caironi la vincitrice (anche argento nel salto in lungo). Imponente e orgogliosa la presenza di Assunta Legnante argento nel Disco e oro nel lancio del Peso. La mitica schermatrice Bebe Vio si è confermata  sul podio con la medaglia di Bronzo.
Manuel Bortuzzo,già protagonista suo malgrado della cronaca nera; colpito da una pallottola alla colonna vertebrale per errore di persona e rimasto in carrozzina, dopo un primo rifiuto a continuare a fare nuoto che era il suo sport prima dell’attentato ha detto si a Parigi è ha vinto il bronzo nei 100 metri rana.
La fermezza e tenacia delle nostre idee la possiamo riassumere con questo confronto. Il senese Matteo Betti alle paralimpiadi ha vinto l’argento nel fioretto individuale dopo essersi avvicinato alla scherma dopo un difficile percorso di una malattia sviluppata sin dalla nascita. Il pisano Filippo Macchi alle Olimpiadi sempre di Parigi ha vinto la medaglia d’argento nel fioretto individuale. Diffferenza nessuna, entrambi hanno partecipato con il fine di salire sul podio raggiunendo lo stesso traguardo.
Ognuno di loro ha dato il meglio, il podio è importante certo ma ogni risultato  che questi ragazzi o ragazze hanno ottenuto ha raccontato la propria storia
Chi ci ha creduto per primo perché è stato il primo a credere in se stesso è stato Luca Pancalli, Presidente del Comitato italiano Paralimpico a sua volta plurimedagliato nel nuoto con record e primi posti, dalle Paraolimpiadi di New York 1984 fino ad Atlanta 1996.Aveva iniziato nel Pentathlon Moderno dove nel 1981 nella frazione a cavallo cadde riportando una lesione spinale ma non mollò. Si è sempre emozionato quando ha premiato gli Azzurri e le Azzurre sul podio, forse perchè su quel podio ci ha visto parte della sua storia.
Partecipazione, inclusione, amicizia, rispetto e divertimento, questi gli ingredienti di una ricetta perfetta da utilizzare nello sport praticato ad ogni livello.

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