L'analisi del nuovo articolo di Franco Gabbani si sposta questa volta nel mondo di un associazionismo antesignano, le confraternite, necessarie per togliere dall'isolamento e dal mutismo le popolazioni delle campagne, anche se basate esclusivamente sui pricipi della religione.
E d'altra parte, le confraternite, sia pur "laiche", erano sottoposte alla guida del parroco.Sono state comunque i primi strumenti non solo di carità per i più bisognosi, ma soprattutto le prime esperienze di protezione sociale verso contadini ed operai.
Modì. Vita di Amedeo Modigliani
Proiezione del film e incontro con il regista Franco Brogi Taviani
CINECLUB ARSENALE
Venerdì 15 novembre, ore 20,30
Vicolo Scaramucci, 2 I Pisa
Info evento: https://www.arsenalecinema.com/archivio-film/modi
Franco Brogi Taviani presenta in sala all’Arsenale MODÌ, il film che nel 1988 ha tracciato il ritratto del pittore toscano con grande partecipazione, rispetto, eleganza.
Il regista incontrerà il pubblico al Cineclub pisano venerdì 15 novembre, in occasione della mostra Les femmes di Modigliani, allestita presso la galleria "Eclektica Art Meinung" di Pisa.
Tutto è eccessivo nella biografia di Amedeo Modigliani, uno dei più grandi artisti figurativi del XX secolo.
La nascita a dir poco rocambolesca, la giovinezza a Livorno, la precoce partenza per Parigi, l’uso distruttivo di alcol e droghe, gli amori difficili, tormentati, tragici. Amedeo, nel film di Franco Brogi Taviani, è un bambino prodigio che si dedica alla pittura.
Trascorre la giovinezza a Parigi ma diventa un alcolizzato e nei vari caffè cerca l'ispirazione.
Durante la prima guerra mondiale alcune sue opere vengono esposte in un'importante galleria.
Ha una relazione con Beatrice che però ben presto lo abbandona.
Dopo la guerra a Londra espongono i suoi quadri ma la sua pittura è ritenuta difficile e poco commerciale.
Modì poi non gode nemmeno di buona salute.
Gli ultimi anni sono penosi.