L'analisi del nuovo articolo di Franco Gabbani si sposta questa volta nel mondo di un associazionismo antesignano, le confraternite, necessarie per togliere dall'isolamento e dal mutismo le popolazioni delle campagne, anche se basate esclusivamente sui pricipi della religione.
E d'altra parte, le confraternite, sia pur "laiche", erano sottoposte alla guida del parroco.Sono state comunque i primi strumenti non solo di carità per i più bisognosi, ma soprattutto le prime esperienze di protezione sociale verso contadini ed operai.
Chiusura Ponte della Botte – Confcommercio: “Non accetteremo ulteriori ritardi. Accelerare per i ristori”
Pisa, 12 novembre 2024 – “Purtroppo lo stanziamento di fondi per le attività commerciali danneggiate non è stato altrettanto celere come il provvedimento di chiusura totale del Ponte della Botte adottato dalla Provincia di Pisa. La nostra preoccupazione più grande è per tutte quelle imprese che vivono in emergenza economica e che allo stato attuale non hanno certezze”. Esprime tutta la sua amarezza il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli dopo la riunione convocata dalla Provincia di Pisa per l'aggiornamento sui lavori di manutenzione straordinaria del Ponte della Botte.
“Apprezziamo l'impegno del Comune di Vicopisano e del sindaco Ferrucci per la sensibilità dimostrata verso le attività danneggiate, che auspichiamo possa concludersi in un concreto stanziamento di risorse in tempi celeri. Un interesse non scontato, visto che un comune presente allo stesso tavolo come quello di Calcinaia non prevede al momento alcun tipo di sostegno. Il sindaco Alderigi non comprende forse che l'impatto di una chiusura così prolungata e soprattutto inaspettata, considerate le premesse delle riunioni precedenti, è di proporzioni devastanti per le attività limitrofe, già ampiamente danneggiate. Ci saremmo aspettati, contestualmente alla chiusura, un serio impegno anche da parte della Provincia e un importante e tempestivo stanziamento dei fondi, che finora non c'è stato”
“Abbiamo ricevuta rassicurazioni sulla prospettiva di riapertura per la data prevista del 15 gennaio 2025 e comprendiamo quanto la sicurezza sia prioritaria. Ma non possiamo accettare che a rimetterci di tasca propria siano le imprese.
Per questo fin dall'inizio Confcommercio ha espresso la sua più netta contrarierà alla chiusura totale del Ponte della Botte e continuerà a sollecitare ristori adeguati per tutte le attività danneggiate, azzeramento di tutte le imposte e un primo, significativo stanziamento di fondi a ristoro delle attività commerciali. Questi sono i provvedimenti che la Provincia e i comuni coinvolti non possono in alcun modo ulteriormente rinviare” - conclude il direttore di Confcommercio.