Oggi è deceduto Oliviero Toscani.
Era ricoverato presso l'ospedale di Cecina per l'aggravarsi della sua malattia, l'amiloidosi, malattia rara e incurabile.Rimane la sua opera rivoluzionaria nel mondo della fotografia.
Lo ricordiamo con le parole di Paola Gavia, che ha avuto il privilegio di conoscerlo e di essere fotografata da lui per una campagna mondiale
DAL CANOTTO AL CARRO FUNEBRE
(La parabola di un uomo ridicolo)
Povero Elevato, ci sarebbe tanto da ridere, ma il sentimento prevalente è di profonda tristezza.
Poveretto, dopo l'abiura, nel giorno dell'apparizione, lo ritrovi, in bella mostra, in versione necrofilo, alla guida di un carro funebre che, come immediata reazione, richiede una grattatina da quelle parti.
Lui, da sempre, Uno e Trino, creatore dell'enciclica "uno vale uno", non conta più un ca@@o, può essere monito per futuri cultori del vaffanculo.
Proprio così, dal carro vittorioso a quello funebre, è n'attimo!.
Il Messia di Bibbona, colui che, come Mosè, portato a spalla su canotto, spartiva le acque reflue, l'anfitrione che nei giardini d'infanzia del mondo stellare, seguiva la crescita dei "ragazzi meravigliosi", esposto al pubblico ludibrio, mentre recita la lugubre liturgia del funerale. Una scena patetica, roba da avanspettacolo.
Lui che gridava agli altri
"Siete morti!"
Lo senti recitare il De-profundis e gridare
"Siamo morti!"
Povero Elevato, come sono cambiati i tempi, ma anche i consigliori.
Non c'è più professionalità, un Casalino dei tempi che furono, non lo avrebbe mai permesso, e una Taverna, dal predellino del carro funebre, avrebbe recitato:
"Siete delle merde, Mafiosi, dovete morire!"
altro che De-profundis.
E vabbè, recitiamo il salmo e mannamolo a vaffanculo assieme al Mago di Oz.